Le carte di Silvio Brambilla

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Soggetto produttore

Le carte di Silvio Brambilla sono conservate presso le abitazioni dei due figli a Milano: in particolare presso la figlia si trova la documentazione relativa alla carriera professionale dello psichiatra, e presso il figlio (in quella che fu l'abitazione di Silvio Brambilla) una parte cospicua del fondo fotografico.
In base alle testimonianze degli eredi, potrebbe trovarsi ulteriore documentazione presso la casa, già di proprietà dello psichiatra, a Domaso in provincia di Como, ma per il momento non è possibile verificare.
Né le carte né il fondo fotografico sono mai stati riordinati e inventariati. La preziosa documentazione rimasta si riferisce sia alla formazione e alla carriera dello psichiatra, sia in parte alla sua attività didattica e scientifica, e può essere suddivisa indicativamente nelle seguenti serie:
1. Curricula vitae, attestati e certificati di studio e di carriera: nomina ad assistente presso la Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università degli studi Milano nel 1935, certificato di specializzazione in “malattie nervose” presso l’ateneo milanese nel 1940, attestato di abilitazione all’esercizio della professione medica nel 1947, nomina a psichiatra primario dell'Ospedale psichiatrico di Milano in Mombello nel 1948, attestato di libera docenza del 1952, nomina a consigliere ordinario della Corte d’appello di Milano (Sezione minorenni) nel 1966, attestato di servizio presso l’Amministrazione provinciale di Milano relativo al periodo 1941-1955, rilasciato nel 1966.
2. Documenti personali: documentazione relativa ai contributi pensionistici (1958-1963). 
3. Carteggi: lettere a Brambilla di Giulio Andrea Belloni, direttore della rivista “La giustizia penale” (1943), di Benigno Di Tullio, fondatore della Società italiana di criminologia (1947), di Jakob Klaesi, direttore della Scuola di psichiatria dell’Università Waldau di Berna (1948) e di padre Agostino Gemelli (1954); lettere di Brambilla agli psichiatri Riccardo Bozzi (1955) e Umberto Raggi (1960). 
4. Attività didattica (documenti amministrativi): dichiarazione di prestato servizio presso la Scuola per assistenti sanitarie della Croce rossa italiana (1950), copia del verbale della riunione dei responsabili del corso per assistenti psicologi presso l’Università Cattolica, quadro sinottico dei corsi per la Scuola di perfezionamento in psichiatria (1958-1959), comunicazioni di servizio di Gildo Gastaldi, direttore della Scuola di perfezionamento in psichiatria dell’Università di Milano (1958).
5. Scritti e appunti: manoscritti e dattiloscritti inerenti diverse tematiche, tra cui “l’isterismo infantile”, un “Contributo allo studio del clono del piede”, “Oligofrenia”, “Fenomenologia e analisi esistenziale”, “patologie della pubertà”, “Nozioni fondamentali di psichiatria con speciale riferimento all’età evolutiva”.
6. Lezioni: testi, appunti, schemi di lezioni di Brambilla su diversi argomenti, tra cui “Nozioni di psicopatologia generale dell’età evolutiva”, “La schizofrenia infantile”, “Lo sviluppo della personalità secondo la psicanalisi”, “Sviluppo normale ed abnorme nell’infanzia”, “Le oligofrenie infantili”, “La motorica infantile”, “Motorica e freniastenia”, “Sviluppo della vita affettivo-volitiva del bambino”. 
7. Ville Turro: relazioni di Brambilla sull'organizzazione della Casa di cura Ville Turro (anni Sessanta circa).
8. Fotografie: circa 900 stampe fotografiche e centinaia di negativi conservati in diverse scatole senza alcun ordine; si tratta quasi esclusivamente di fotografie scattate dallo stesso Brambilla, appassionato fotografo dilettante; numerose le immagini del periodo vissuto in Africa negli anni Trenta, tra cui di particolare interesse quelle dei pazienti affetti dalla cosiddetta “malattia del diavolo” o "Cherbè", e in generale della popolazione locale; si trovano anche diverse fotografie di colleghi, amici e pazienti scattate all'interno o all'esterno di strutture ospedaliere.
9. Pubblicazioni: raccolta completa delle opere di Brambilla (prevalentemente opuscoli ed estratti).
Complessivamente le carte coprono un arco cronologico compreso tra il 1935 circa e il 1969.

Paola Bianchi
26/01/2018 (aggiornamento 23/02/2018)
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