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L’impegno e la tenacia di Pasquale Uva fecero di lui, come avrebbe sottolineato lo psichiatra barese Luigi Insabato, un «infaticabile, intelligentissimo fiancheggiatore della Psichiatria e profondo conoscitore della parte essenziale di essa».
Dopo la guerra, nella Casa biscegliese, vennero eretti nuovi padiglioni, ampliati i servizi medici e reclutati nuovi specialisti e infermieri. Nonostante l’immane lavoro compiuto da Uva, la situazione meridionale restava, però, ancora drammatica: gli ospedali psichiatrici del sud erano ancora troppo pochi e strutture quali quelle di Aversa e Nocera continuavano a essere sovraffollate. Uva progettò quindi la costruzione di altri istituti psichiatrici: a Foggia, Potenza, Benevento e Cosenza. Videro quindi la luce un ospedale psichiatrico a Foggia (la cui prima pietra fu posta nel 1945) e uno a Potenza (che sarebbe entrato in funzione solo dopo la morte di Uva). I progetti di Benevento e Cosenza non trovarono attuazione ma, in compenso, per andare incontro alle difficoltà del manicomio romano di Santa Maria della Pietà, venne costruito nel 1954-55 un ospedale psichiatrico a Guidonia, vicino Roma.
Pasquale Uva morì a 72 anni. La sua opera fu portata avanti dalla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza, l’ordine delle suore da lui fondato che lo affiancò sin dagli inizi della sua avventura, e dai suoi successori. Grazie a loro, l’“Opera Don Uva” si è potuta diffondere anche all’estero, raggiungendo l’Argentina il Perù e il Paraguay.
Lorenzo Leporiere
05/07/2023
Anonimo (1985). Un sacerdote per la società. Casa della Divina Provvidenza Opera Don Uva-Bisceglie. Bari: Gedim.
Armenise, P. (1933). Relazione sullo sviluppo e sull’attività dell’istituto (1921-1933): contributo allo studio degli anormali psichici. Bari: Tip. popolare.
Dell’Olio, G. (1977). Cristo ebbe bisogno di lui. Vita di Don Pasquale Uva fattosi servo degli esclusi. Roma: Tip. Poliglotta Vaticana.
De Sanctis, S. (1931). Lettera di Sante De Sanctis a Giuseppe Carlo Riquier del 18 aprile 1931. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Felsani, G. (1990). Casa Divina Provvidenza. Cronistoria dell’opera ed attrezzatura tecnica degli ospedali psichiatrici ed istituti ortofrenici. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
Garofalo, S. (1995). La più difficile carità: il servo di Dio Don Pasquale Uva (Bisceglie 1833-1955). Gorle: Casa della Divina Provvidenza.
Insabato, L. (1933). Bari e la questione manicomiale. Bari: Laterza e Polo.
Leporiere, L. (2020). Oltre, la follia. La professionalizzazione della Psichiatria in Terra di Bari nel primo Novecento. Bari: Edizioni Giuseppe Laterza.
Riquier, G. C. (1929). Lettera del prof. Giuseppe Carlo Riquier al Magnifico Rettore Giuseppe Mariani del 16 ottobre 1929. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Uva, P. (1929). Lettera di don Pasquale Uva al Magnifico Rettore Giuseppe Mariani del 7 novembre 1929. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Uva, P. (1931). Lettera di Pasquale Uva a Sante De Sanctis del 20 giugno 1931. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Uva, P. (1933). Lettera di don Pasquale Uva al dottor Domenico Sarno del 20 giugno 1933. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
(1944). La Casa della Divina Provvidenza in Bisceglie. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
(1944). La Casa della Divina Provvidenza in Foggia per le opere assistenziali nella provincia di Foggia. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
(1948). Un aspetto della grave questione del Mezzogiorno d’Italia. La mancanza dell’assistenza psichiatrica. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
(s.d.) Meditazione alle ‘ancelle’ di don Pasquale Uva. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza Opera don Uva.
(s.d.) Il sogno di ieri e la realtà di oggi. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza Opera don Uva.
Biografia
Nato in una famiglia di agricoltori, da Pasquale e Popa Maria Chiaromonte, a 12 anni entrò nel Seminario di Bisceglie per poi passare a quello di Benevento, al Collegio di Conversano (dove nel 1903 conseguì la licenza, l’attuale maturità classica) e infine a Roma, al Collegio Capranica, frequentando presso la Pontificia Università Gregoriana i corsi di teologia e di diritto canonico. Ordinato sacerdote e terminati gli studi, nel 1908 tornò definitivamente a Bisceglie. Qui, ispirato dal modello di Giuseppe Benedetto Cottolengo, diede vita a un centro che, dal 1922, prese ad accogliere epilettici, storpi e minorati psichici: la Casa della Divina Provvidenza. Con gli anni, nel centro sarebbero sorti dapprima un Istituto ortofrenico e, a partire dal 1933-34, anche un Ospedale psichiatrico, il primo della Terra di Bari. Per realizzare questo ambizioso progetto, Pasquale Uva chiese l’aiuto di medici locali (quali Giuseppe Silvestris, il chirurgo Giovanni Cocola, l’otorinolaringoiatra Enrico Girone, l’oculista Giuseppe Trerotoli, il chirurgo Vincenzo Bonomo) e di docenti di Clinica delle malattie nervose e mentali della appena nata Università di Bari, come Giuseppe Carlo Riquier e Serafino D’Antona (che tra il 1938 e il 1939 avrebbe assunto la consulenza dell’Ospedale psichiatrico biscegliese). Fondamentali anche i consigli ricevuti da psichiatri del calibro di Sante de Sanctis, Agostino Gemelli e Giuseppe Ferruccio Montesano, che intrattennero con il sacerdote biscegliese un fitto carteggio. Dopo tante ricerche, Uva riuscì a individuare anche validi psichiatri in grado di dirigere il suo istituto, tra cui Pietro Armenise (direttore dell’Istituto ortofrenico dal 1931 al 1933 e anche dell’Ospedale psichiatrico nel 1936-37), Domenico Sarno (a capo della struttura dal 1933 al 1936), il già citato D’Antona (consulente effettivo dell’Ospedale nel 1938-39) Carlo Pasquale (direttore dal 1939 al 1941) e Girolamo Di Gregorio (dal 1941 al 1971).L’impegno e la tenacia di Pasquale Uva fecero di lui, come avrebbe sottolineato lo psichiatra barese Luigi Insabato, un «infaticabile, intelligentissimo fiancheggiatore della Psichiatria e profondo conoscitore della parte essenziale di essa».
Dopo la guerra, nella Casa biscegliese, vennero eretti nuovi padiglioni, ampliati i servizi medici e reclutati nuovi specialisti e infermieri. Nonostante l’immane lavoro compiuto da Uva, la situazione meridionale restava, però, ancora drammatica: gli ospedali psichiatrici del sud erano ancora troppo pochi e strutture quali quelle di Aversa e Nocera continuavano a essere sovraffollate. Uva progettò quindi la costruzione di altri istituti psichiatrici: a Foggia, Potenza, Benevento e Cosenza. Videro quindi la luce un ospedale psichiatrico a Foggia (la cui prima pietra fu posta nel 1945) e uno a Potenza (che sarebbe entrato in funzione solo dopo la morte di Uva). I progetti di Benevento e Cosenza non trovarono attuazione ma, in compenso, per andare incontro alle difficoltà del manicomio romano di Santa Maria della Pietà, venne costruito nel 1954-55 un ospedale psichiatrico a Guidonia, vicino Roma.
Pasquale Uva morì a 72 anni. La sua opera fu portata avanti dalla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza, l’ordine delle suore da lui fondato che lo affiancò sin dagli inizi della sua avventura, e dai suoi successori. Grazie a loro, l’“Opera Don Uva” si è potuta diffondere anche all’estero, raggiungendo l’Argentina il Perù e il Paraguay.
Lorenzo Leporiere
05/07/2023
Bibliografia
Anonimo (1944). La casa della Divina Provvidenza in Bisceglie, Bari. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.Anonimo (1985). Un sacerdote per la società. Casa della Divina Provvidenza Opera Don Uva-Bisceglie. Bari: Gedim.
Armenise, P. (1933). Relazione sullo sviluppo e sull’attività dell’istituto (1921-1933): contributo allo studio degli anormali psichici. Bari: Tip. popolare.
Dell’Olio, G. (1977). Cristo ebbe bisogno di lui. Vita di Don Pasquale Uva fattosi servo degli esclusi. Roma: Tip. Poliglotta Vaticana.
De Sanctis, S. (1931). Lettera di Sante De Sanctis a Giuseppe Carlo Riquier del 18 aprile 1931. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Felsani, G. (1990). Casa Divina Provvidenza. Cronistoria dell’opera ed attrezzatura tecnica degli ospedali psichiatrici ed istituti ortofrenici. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
Garofalo, S. (1995). La più difficile carità: il servo di Dio Don Pasquale Uva (Bisceglie 1833-1955). Gorle: Casa della Divina Provvidenza.
Insabato, L. (1933). Bari e la questione manicomiale. Bari: Laterza e Polo.
Leporiere, L. (2020). Oltre, la follia. La professionalizzazione della Psichiatria in Terra di Bari nel primo Novecento. Bari: Edizioni Giuseppe Laterza.
Riquier, G. C. (1929). Lettera del prof. Giuseppe Carlo Riquier al Magnifico Rettore Giuseppe Mariani del 16 ottobre 1929. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Uva, P. (1929). Lettera di don Pasquale Uva al Magnifico Rettore Giuseppe Mariani del 7 novembre 1929. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Uva, P. (1931). Lettera di Pasquale Uva a Sante De Sanctis del 20 giugno 1931. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Uva, P. (1933). Lettera di don Pasquale Uva al dottor Domenico Sarno del 20 giugno 1933. Bisceglie: Archivio Casa della Divina Provvidenza.
Opere
(1925). Istituto ortofrenico: ricovero per i deficienti dell’Italia meridionale. Trani: Tip. Fanciulli abbandonati.(1944). La Casa della Divina Provvidenza in Bisceglie. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
(1944). La Casa della Divina Provvidenza in Foggia per le opere assistenziali nella provincia di Foggia. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
(1948). Un aspetto della grave questione del Mezzogiorno d’Italia. La mancanza dell’assistenza psichiatrica. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza.
(s.d.) Meditazione alle ‘ancelle’ di don Pasquale Uva. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza Opera don Uva.
(s.d.) Il sogno di ieri e la realtà di oggi. Bisceglie: Tip. Scuola Casa della Divina Provvidenza Opera don Uva.