Domenico Antonio Pisani

Bruzzano (Reggio Calabria), 11 Marzo 1896 – Bruzzano (Reggio Calabria), 24 Dicembre 1985
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Biografia

Conseguì la laurea in medicina e chirurgia nel 1920 all’Università di Roma, dove fu poi assistente e aiuto presso la Clinica neuropsichiatrica, sotto la guida di Giovanni Mingazzini e Sante De Sanctis. Profondamente influenzato anche dalla figura e dal pensiero di Giuseppe Sergi, nell’ottobre 1936 vinse il concorso alla cattedra di Clinica delle malattie nervose e mentali all’Università di Messina, “con lusinghiero ed unanime giudizio” della Commissione, composta da Giuseppe Ayala, Carlo Besta, Alfredo Coppola, Lionello De Lisi e Giuseppe Carlo Riquier. Due mesi dopo fu nominato professore straordinario e tre anni più tardi professore ordinario. Poco dopo, nel 1937, fu incaricato di Psicologia sperimentale e di Biologia delle razze umane nelle tre facoltà di Medicina e chirurgia, Lettere e filosofia, e Magistero. Alla cattedra di psicologia, da lui creata, gli successero negli anni Cinquanta gli allievi Francesco Sacco e Aurelio Papalia.
Durante la seconda guerra mondiale svolse gli incarichi di commissario prefettizio e direttore sanitario dell’Ospedale “Principe di Piemonte” di Messina, allora sede delle cliniche universitarie. Tra il 1955 e il 1959 fu nominato preside della Facoltà di medicina e chirurgia e al termine del mandato istituì la prima cattedra italiana di Neuropsichiatria infantile, affidandone la direzione all’allievo Franco De Franco. Nel 1965 istituì inoltre la prima cattedra di Igiene mentale, affidata a Francesco Micalizzi, e nel 1970 la Scuola di specializzazione in psichiatria. Divenuto nel 1966 professore fuori ruolo, lasciò l’insegnamento nel 1971.
Tra il 1948 e il 1970 preparò e diresse numerosi convegni della Lega di igiene mentale e della Società italiana di neurologia, di cui fu presidente.
Per quanto riguarda la sua attività scientifica, in seguito alle esperienze maturate nel laboratorio tedesco di Viktor Kafka, negli anni Venti si occupò del Laboratorio di biochimica della Clinica neuropsichiatrica dell’Università di Roma, dove approfondì lo studio del liquido cefalo-rachidiano, evidenziando per primo le caratteristiche della sindrome umorale della sclerosi multipla e di molte altre malattie del sistema nervoso come la paralisi progressiva conseguente alla malarioterapia, i tumori encefalici, le malattie oftalmiche, le meningiti. Tra le sue ricerche di carattere neuropatologico, si segnala quella su I tumori del lobo frontale (1926), in cui osservò come tra le numerose sindromi cliniche insorgenti in tali tumori vi fossero anche frequenti sindromi extrapiramidali, ponendo le basi per l’ipotesi, successivamente confermata, dell’esistenza di aree extrapiramidali nella corteccia frontale. Tra le sindromi cliniche neuropsichiatriche che egli osservò e descrisse per la prima volta, meritano attenzione la sindrome familiare di frenastenia di alto grado con ittiosi congenita, paraplegia, degenerazioni retiniche e sindrome di Little (rilevata nel 1935 e successivamente ripresa da Karl Gustaf Torsten Sjögren e Tage Larsson nel 1957, nota come sindrome di Sjögren-Larsson), e la “sindrome di inefficienza somatopsichica in età evolutiva da carenze alimentari” (in collaborazione con l’allievo Matteo Vitetta), apprezzata dalla letteratura specialistica internazionale.
I suoi lavori scientifici spaziarono dall’igiene mentale alla neuropatologia, dalla psichiatria infantile alla psicopedagogia, dalla criminologia alla psicologia generale e clinica, in una continua attenzione allo studio dell’uomo nei suoi molteplici aspetti biopsichici, relazionale e sistemici.

Silvia Molinari
30/03/2021

Bibliografia

Tratto da:
Mancuso, V. (2011). Domenico Antonio Pisani, neurologo e psichiatra. Sito Cariddiweb, 12 marzo.

Fonte iconografica

Mancuso, V. (2011). Domenico Antonio Pisani, neurologo e psichiatra. Sito Cariddiweb, 12 marzo.
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