Carlo De Sanctis

Ficulle (Perugia), 4 Maggio 1888 – Roma, 16 Gennaio 1973
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Biografia

Figlio dello psichiatra e psicologo Sante De Sanctis e di Ersilia Ottaviani, nel 1912 si laureò in medicina e chirurgia presso l’Università di Roma. Successivamente, seguendo le orme del padre, si specializzò in psichiatria. Tra il 1913 il 1914 frequentò l’Istituto di ricerca psichiatrica diretto da Emili Kraepelin a Monaco di Baviera. Terminato il primo conflitto mondiale, a cui prese parte come addetto all’ambulanza di chirurgia diretta da Raffaele Bastianelli, superò il concorso per assistente effettivo degli Ospedali riuniti di Roma.
Nel 1919 fu nominato assistente di ruolo presso la Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Roma e nel 1921 cominciò a lavorare come assistente all’Ospedale psichiatrico provinciale Santa Maria della Pietà, dove in seguito ricoprì la carica di primario (che mantenne fino al 1954). Ottenuta nel 1928 la libera docenza in psichiatria, dal 1930 si dedicò all’insegnamento in varie istituzioni formative della capitale, assumendo anche la direzione dei reparti psichiatrici infantili del Santa Maria della Pietà. In particolare, insegnò neuropsichiatria infantile fino al 1957 presso la Clinica pediatrica, e igiene mentale (dal 1952 al 1965) presso la Clinica delle malattie nervose e mentali, presso l'Ente nazionale scuole italiane di servizio sociale (ENSISS) e presso l'Opera nazionale di assistenza religiosa e morale agli operai (ONARMO); tenne inoltre, dal 1928 al 1943, corsi di psicopatologia dell'età evolutiva e poi di psicologia presso l'Accademia di educazione fisica.
Dopo il 1945 si impegnò nella Lega italiana di igiene e profilassi mentale, ricoprendo il ruolo di segretario sotto la direzione di Eugenio Medea. In tale ambito, allo scopo di lasciarsi alle spalle gli anni del fascismo e l’appiattimento su una visione eugenetica della prevenzione, fu tra i promotori di una ridefinizione culturale della Lega, basata su modelli anglosassoni di psichiatria sociale. Nel 1948 fece parte della delegazione italiana (con Maria Venturini, Gaetano Boschi, Beniamino Di Tullio, Gislero Flesch, Ernesto Codignola, Vittorina Petri Cannella e Virginio Porta) che partecipò all’importante International Congress on Mental Health di Londra. Nel 1957, insieme con Domenico Pisani e Gabriele Tripi, fondò la rivista Igiene mentale (organo ufficiale della Lega, già Atti della Lega di igiene e profilassi mentale e L’igiene mentale) della quale fu anche condirettore. Dal 1960 al 1962 ricoprì la carica di presidente della Lega europea d’igiene mentale.
Contestuale e collegato all’impegno nel campo della psicoigiene e della prevenzione delle patologie psichiche, fu il lavoro che De Sanctis portò avanti al fianco di Giovanni Bollea per affermare la Neuropsichiatria infantile come disciplina autonoma nelle università italiane (la prima scuola di specializzazione universitaria in tale materia venne avviata a Roma nel 1959). Nel 1947 fu tra i promotori, assieme a Giuseppe Ferruccio Montesano e ad altri specialisti del settore, della Società italiana per l’assistenza medico-psico-pedagogica ai minorati dell’età evolutiva (SIAME), di cui per un decennio ricoprì la carica di presidente nazionale (1958-1969). L’anno seguente, contribuì ad istituire un comitato di neuropsichiatria infantile interno alla Società italiana di psichiatria, del quale fu presidente e che condusse, nel 1960, alla creazione di una sezione autonoma di neuropsichiatria infantile. Nel 1956 ottenne la libera docenza in neuropsichiatria infantile, appena istituita presso l’Università di Roma.
La sua produzione scientifica fu orientata soprattutto agli ambiti preventivi e terapeutici dell’igiene mentale e della neuropsichiatria infantile. Nella pratica psichiatrica, nei settori degli adulti e dei minori, sostenne un approccio psicodinamico e di psichiatria sociale basato sul lavoro di équipe multiprofessionali. Convinto della necessità di valutare l’individuo nella sua complessità biopsicosociale, fu particolarmente attento ai nessi tra gli aspetti psicologico-psichiatrici e pedagogico-educativi. Dedicò inoltre particolare attenzione al dialogo tra medici e genitori, svolgendo una costante opera divulgativa riguardante pratiche mediche e concetti scientifici.
 
Matteo Fiorani
11/03/2024
 

Bibliografia

Tratto da:
Zanobio A. (1991). De Sanctis, Carlo. In Dizionario biografico degli italiani, vol. 39. Roma: Treccani.
 

Fonte iconografica

Amministrazione provinciale di Roma (1963). Cinquantenario dell’Ospedale psichiatrico “Santa Maria della Pietà” 1913-1963. Roma: Stampa “La Rotografica romana”.
 
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