Centro milanese di psicoanalisi “Cesare Musatti”

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Verso la fine degli anni Quaranta del Novecento, Cesare Musatti, professore di psicologia presso l'Università degli studi di Milano, prima alla Facoltà di medicina poi alla Facoltà di lettere e filosofia, raccolse intorno a sé un piccolo numero di allievi, interessati a studiare e approfondire gli insegnamenti di Freud. Il gruppo si incontrava ogni settimana presso l'Istituto di psicologia dell'Università, situato in via Pascoli; in seguito si trasferì presso l'abitazione di Musatti, prima in Corso di Porta Romana poi in via Sabbatini. Del gruppo facevano parte Renato Sigurtà, Franco Ciprandi, Marcella Balconi, Mariolina Berrini, Franco Fornari, Mariangela Barbieri, Giancarlo Zapparoli e Pietro Veltri, molti dei quali lavoravano presso istituzioni ospedaliere, psichiatriche e giudiziarie. Le riunioni del gruppo che si ispiravano al modello delle riunioni della Società psicoanalitica di Vienna erano finalizzate alla discussione di casi clinici, alla lettura e commento delle opere di Freud, al confronto e alla discussione di ipotesi teoriche.
Nel corso del tempo il nucleo originario si arricchì della presenza di altri appassionati di psicoanalisi, come Bianca Gatti, Anteo Saraval, Tommaso Senise, Franco Ferradini ed Egon Molinari, e per un certo periodo fu ospitato presso la Fondazione Carlo Erba di Milano.
All'inizio degli anni '60 si avvertì l'esigenza di dare una veste ufficiale alle attività del gruppo e di trovare una sede adeguata. Fu così fondata nel 1963, grazie all'iniziativa di Franco Ciprandi, Renato Sigurtà e Pietro Veltri, e sotto la guida di Cesare Musatti che ne fu il primo presidente, l'Associazione Centro milanese di psicoanalisi. L'organizzazione, situata in via Corridoni, era finalizzata originariamente alla promozione dell'attività scientifica e culturale nell'ambito psicoanalitico e alla preparazione degli analisti (selezione e formazione); a queste due attività si affiancò ben presto un servizio di consultazione clinica, prestato dai soci.
I primi decenni di vita dell'Associazione furono contraddistinti da un grande fermento di idee: il Centro si confrontò con i contributi teorici di orientamenti diversi rispetto a quello freudiano, in special modo con le ricerche provenienti dall'Inghilterra. Divennero così oggetto di studio il pensiero di Melanie Klein, di Donald Winnicot e Wilfred Bion. Lentamente si venne delineando una "via milanese alla psicoanalisi", caratterizzata dall'apertura agli stimoli internazionali.
Sin dalla nascita il Centro ha contribuito alla diffusione della psicoanalisi nel contesto culturale italiano, favorendo l'incontro e lo scambio con le istituzioni universitarie, italiane e straniere, con le istituzioni psichiatriche e di servizio sanitario.
Il Centro ospita una delle biblioteche più importanti del settore psicoanalitico in Italia, comprendente oltre 4400 volumi e 90 riviste specializzate, che è stata intitolata a uno dei sui membri più prestigiosi, Franco Fornari. Da alcuni anni sono a disposizione del pubblico i Quaderni del Centro milanese di psicoanalisi, una collana di volumi monografici che riprendono dibattiti e seminari di studio svolti presso il Centro.
Il Centro è una delle sezioni locali della Società psicoanalitica italiana (SPI) e collabora con una delle tre sezioni locali dell'Istituto nazionale di training, l'organismo della SPI che presiede alla formazione degli psicoanalisti secondo gli standard previsti dall'International Psychoanalytical Association (IPA).
Per onorare la figura del fondatore, che continuò fino all'ultimo a partecipare alla vita del Centro, nel 1989 l'Associazione assunse il nome di Centro milanese di psicoanalisi "Cesare Musatti".

Marina Manotta
02/03/2011

Bibliografia

Chiari P. (2009). Per una storia del Centro milanese di Psicoanalisi. Seminario tenuto il 15 gennaio 2009 presso il Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti.
Opuscolo del Centro milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti, a cura del Comitato Direttivo, 1994-1996.
Breve storia del Centro milanese di Psicoanalisi, a cura di Paolo Chiari, sito Spiweb
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