Vai al menù contestuale
Nel 1948 si trasferisce a Milano seguendo la sua aspirazione di diventare psichiatra e psicoanalista e inizia la sua carriera vincendo il concorso per un posto di assistente nell’Ospedale psichiatrico provinciale “Paolo Pini”.
A Milano intraprende, nel 1949, l’analisi personale con Cesare Musatti e sviluppa gran parte della sua carriera. Nel 1952 inizia a dirigere il Centro medico psicopedagogico dell’Opera nazionale maternità e infanzia (ONMI) e dal 1957 diventa dirigente del Gabinetto medico psicopedagogico del Centro di rieducazione per minorenni della Lombardia del Ministero di grazia e giustizia. Il Centro viene inaugurato nel giorno in cui nascono le due figlie gemelle, Roberta e Marina.
Tommaso Senise appartiene alla seconda generazione di psicoanalisti italiani che hanno contribuito alla rinascita della Società psicoanalitica italiana (SPI) nel secondo dopoguerra. Nel 1963 diventa socio del Centro milanese di psicoanalisi, nel 1965 socio ordinario della SPI e nel 1975 analista didatta. La sua attività istituzionale si sviluppa ulteriormente nel 1986 con l’incarico quadriennale di segretario nazionale del training della SPI.
Senise è considerato un pioniere e un maestro della psicoanalisi italiana dell’adolescenza e contribuisce, assieme ad Arnaldo Novelletto, a riabilitare la “cenerentola della psicoanalisi” nel contesto italiano. Il taglio della “scuola milanese” di Senise, contrariamente a quello della “scuola romana” di Novelletto, è marcatamente clinico e su questo piano si possono riscontrare le sue più importanti innovazioni. Invero alla straordinaria e quarantennale esperienza clinica di Senise si accompagna una quantità relativamente modesta di pubblicazioni, tra le quali spicca il volume, pubblicato assieme alle collaboratrici Maria Teresa Aliprandi ed Eugenia Pelanda, Psicoterapia breve di individuazione. La metodologia di Tommaso Senise nella consultazione con l’adolescente (Milano, 1990). Il modello senisiano, profondamente radicato nella teoria psicoanalitica e in particolare alla Self Psychology di Heinz Kohut e alla personnation di Paul Claude Racamier, presenta notevoli elementi di novità rispetto alla situazione analitica classica e diventa una vera e propria pietra miliare della teoria della tecnica della clinica dell’adolescenza. Concetti portanti nell’approccio di Senise sono l’individuazione, il Sé, l’empatia.
A partire dagli anni Ottanta inizia un’attività didattica molto intensa in diversi istituti di formazione di psicoterapia e in particolare di psicoterapia dell’adolescenza. Tra i suoi allievi più noti, il gruppoanalista Luciano Cofano.
L’opera senisiana costituisce il fondamento dell’istituzione, nel 1989, del Centro di consultazione e del Centro studi per l’adolescenza afferenti al “Progetto A” di Milano.
Alessandro Musetti
28/11/2012
Corsano, P. e Musetti, A. (2012). Dalla solitudine all'autodeterminazione. Processi di separazione e individuazione in adolescenza. Milano: Raffaello Cortina.
De Vito, E. (1996). Ricordo di Tommaso Senise. Adolescenza, 7(1), 99-100.
Goisis, P.R. (1996). Ricordo di Tommaso Senise. Adolescenza, 7(1), 98-99.
Goisis, P.R. & Gorla, G. (2002). Uno spazio per Tommaso Senise. L'attualità di una metodologia di intervento con gli adolescenti. Pubblicazione on line di Psychomedia.
Momigliano, L.N. (1991). Maria Teresa Aliprandi, Eugenia Pelanda, Tommaso Senise. Psicoterapia breve di individuazione: la metodologia di Tommaso Senise nella consultazione dell'adolescente. Feltrinelli, Milano, 1990. Rivista di Psicoanalisi, 37, 747-753.
Senise, T.L. (2005). Gli esami non finiscono mai. Il ruolo terapeutico, 2, 13-25.
Zapparoli, G.C. (1996). Tommaso Senise. Rivista di Psicoanalisi, 42, 533-536.
Biografia
Dopo avere conseguito la laurea con lode in medicina, lavora per alcuni anni presso la Clinica neuropsichiatrica dell’Università di Napoli sotto la guida di Onofrio Fragnito e pubblica nel 1946 il saggio di istologia sperimentale L’azione dei raggi Roentgen sul sistema nervoso centrale.Nel 1948 si trasferisce a Milano seguendo la sua aspirazione di diventare psichiatra e psicoanalista e inizia la sua carriera vincendo il concorso per un posto di assistente nell’Ospedale psichiatrico provinciale “Paolo Pini”.
A Milano intraprende, nel 1949, l’analisi personale con Cesare Musatti e sviluppa gran parte della sua carriera. Nel 1952 inizia a dirigere il Centro medico psicopedagogico dell’Opera nazionale maternità e infanzia (ONMI) e dal 1957 diventa dirigente del Gabinetto medico psicopedagogico del Centro di rieducazione per minorenni della Lombardia del Ministero di grazia e giustizia. Il Centro viene inaugurato nel giorno in cui nascono le due figlie gemelle, Roberta e Marina.
Tommaso Senise appartiene alla seconda generazione di psicoanalisti italiani che hanno contribuito alla rinascita della Società psicoanalitica italiana (SPI) nel secondo dopoguerra. Nel 1963 diventa socio del Centro milanese di psicoanalisi, nel 1965 socio ordinario della SPI e nel 1975 analista didatta. La sua attività istituzionale si sviluppa ulteriormente nel 1986 con l’incarico quadriennale di segretario nazionale del training della SPI.
Senise è considerato un pioniere e un maestro della psicoanalisi italiana dell’adolescenza e contribuisce, assieme ad Arnaldo Novelletto, a riabilitare la “cenerentola della psicoanalisi” nel contesto italiano. Il taglio della “scuola milanese” di Senise, contrariamente a quello della “scuola romana” di Novelletto, è marcatamente clinico e su questo piano si possono riscontrare le sue più importanti innovazioni. Invero alla straordinaria e quarantennale esperienza clinica di Senise si accompagna una quantità relativamente modesta di pubblicazioni, tra le quali spicca il volume, pubblicato assieme alle collaboratrici Maria Teresa Aliprandi ed Eugenia Pelanda, Psicoterapia breve di individuazione. La metodologia di Tommaso Senise nella consultazione con l’adolescente (Milano, 1990). Il modello senisiano, profondamente radicato nella teoria psicoanalitica e in particolare alla Self Psychology di Heinz Kohut e alla personnation di Paul Claude Racamier, presenta notevoli elementi di novità rispetto alla situazione analitica classica e diventa una vera e propria pietra miliare della teoria della tecnica della clinica dell’adolescenza. Concetti portanti nell’approccio di Senise sono l’individuazione, il Sé, l’empatia.
A partire dagli anni Ottanta inizia un’attività didattica molto intensa in diversi istituti di formazione di psicoterapia e in particolare di psicoterapia dell’adolescenza. Tra i suoi allievi più noti, il gruppoanalista Luciano Cofano.
L’opera senisiana costituisce il fondamento dell’istituzione, nel 1989, del Centro di consultazione e del Centro studi per l’adolescenza afferenti al “Progetto A” di Milano.
Alessandro Musetti
28/11/2012
Bibliografia
Aliprandi, M., Pelanda, E., Senise, T. (1990). Psicoterapia breve di individuazione. La metodologia di Tommaso Senise nella consultazione con l'adolescente. Milano: Feltrinelli.Corsano, P. e Musetti, A. (2012). Dalla solitudine all'autodeterminazione. Processi di separazione e individuazione in adolescenza. Milano: Raffaello Cortina.
De Vito, E. (1996). Ricordo di Tommaso Senise. Adolescenza, 7(1), 99-100.
Goisis, P.R. (1996). Ricordo di Tommaso Senise. Adolescenza, 7(1), 98-99.
Goisis, P.R. & Gorla, G. (2002). Uno spazio per Tommaso Senise. L'attualità di una metodologia di intervento con gli adolescenti. Pubblicazione on line di Psychomedia.
Momigliano, L.N. (1991). Maria Teresa Aliprandi, Eugenia Pelanda, Tommaso Senise. Psicoterapia breve di individuazione: la metodologia di Tommaso Senise nella consultazione dell'adolescente. Feltrinelli, Milano, 1990. Rivista di Psicoanalisi, 37, 747-753.
Senise, T.L. (2005). Gli esami non finiscono mai. Il ruolo terapeutico, 2, 13-25.
Zapparoli, G.C. (1996). Tommaso Senise. Rivista di Psicoanalisi, 42, 533-536.