Angelo Mosso

Torino, 30 Maggio 1846 – Torino, 24 Novembre 1910
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Biografia

Mosso è conosciuto soprattutto per gli studi condotti nel campo della fisiologia sperimentale tra Otto e Novecento.
Nel 1864 si iscrive alla Facoltà di medicina dell'Università di Torino. Prima allievo e poi assistente del fisiologo di origini olandesi Jakob Moleschott, dopo la laurea, conseguita nel 1870, lavora nel laboratorio del fisiologo tedesco Moritz Schiff all'Istituto di studi superiori di Firenze. Importanti sono anche le sue esperienze all'estero: a Lipsia, dove dal 1874, per due anni, studia nel laboratorio di Karl Ludwig, e in seguito a Parigi, dove collabora anche con il neurologo Jean-Martin Charcot. È proprio durante questo periodo che il giovane ha l'occasione di apprendere tecniche e conoscenze che gli permetteranno in seguito di ideare i suoi apparecchi secondo un'innovativa metodologia sperimentale.
Nel 1875 consegue a Torino la libera docenza in farmacologia e terapia sperimentale, mentre dal 1879, con il trasferimento di Moleschott all'Università di Roma, è chiamato alla cattedra di fisiologia del capoluogo piemontese. L'istituto diviene con lui un vivace centro di studi, dove, tra gli altri, si formano Zaccaria Treves (in seguito trasferitosi a Milano nel Laboratorio civico di psicologia pura e applicata) e Mariano Luigi Patrizi, che a Modena fonda un laboratorio di psicologia applicata al lavoro.
Nel 1879 Mosso è nominato membro dell'Accademia dei Lincei, in virtù dei suoi studi sulla circolazione e i movimenti del cervello. Nel 1882 fonda la rivista Archives italiennes de biologie, pubblicata in francese per far conoscere anche all'estero i lavori degli studiosi italiani.
Interessato ai rapporti tra fisiologia e psicologia sperimentale, studia il cervello, i problemi dell'educazione e fenomeni quali la paura e la fatica, a cui dedica due importanti monografie nel 1884 e nel 1891. I suoi interessi spaziano dalla fisiologia all'anatomia, dalla psichiatria alla psicologia e comprendono studi sulla respirazione, la fisiologia ad alte quote, la pulsazione delle arterie, la relazione tra emozioni e circolazione periferica, lo sport e l'educazione fisica.
Mosso è anche l'ideatore di numerosi strumenti, pensati appositamente per i suoi studi e i suoi esperimenti: dal pletismografo, usato per misurare le variazioni di volume degli arti in rapporto al flusso sanguigno e le variazioni del flusso sanguigno in relazione a pensieri ed emozioni, allo pneumografo, che registra i movimenti respiratori del torace; dallo sfigmomanometro, che misura la pressione arteriosa, all'ergografo, impiegato per misurare il lavoro e la fatica muscolare. È inoltre il primo in Italia a registrare, grazie a un'apposita strumentazione, i fenomeni biologici nel loro divenire temporale, ottenendo tracciati sperimentali grazie al chimografo di Karl Ludwig.
Per le sue ricerche sulla fatica, Mosso conduce numerose esperienze in montagna ad alta quota, pubblicando nel 1897 il volume La fisiologia dell'uomo sulle Alpi. Per questo, accanto al Laboratorio di fisiologia di Torino, collocato prima in via Po e poi nei nuovi locali del complesso universitario di corso Raffaello, nel 1893 dà vita al laboratorio della Capanna Regina Margherita sul Monte Rosa. Qui egli svolge studi di fisiologia, concentrandosi sul mal di montagna, sulla meteorologia e la fisica terrestre, mentre presso i laboratori del Col d'Olen conduce esperimenti sulla riduzione della quantità di anidride carbonica nel sangue.
Tra il 1898 e il 1900 tiene alcune conferenze negli Stati Uniti, raccontando le sue impressioni di viaggio nel volume La democrazia nella religione e nella scienza. Studi sull'America (1901). Autore di numerosi libri, saggi e articoli, in tarda età s'interessa anche di archeologia e paleontologia.
All'inizio del Novecento gli vengono assegnate importanti cariche istituzionali: nell'anno accademico 1899-1900 è nominato rettore dell'Università di Torino, mentre nel 1904 è eletto senatore.

Elena Canadelli
12/12/2012

Bibliografia

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