L’archivio dell’Istituto di fisiologia umana dell’Università di Torino

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L’archivio storico dell’Istituto di fisiologia dell’Università di Torino è conservato dal Sistema museale di ateneo nella sede dell’Archivio scientifico e tecnologico (ASTUT) in corso Massimo d’Azeglio 52.
Si tratta della documentazione prodotta dall’Istituto tra il 1879 e il 1967: corrispondenza, carte amministrative e contabili, studi e ricerche condotti presso i laboratori di Torino e l’Istituto Angelo Mosso al Col d’Olen sul Monte Rosa.
Le carte si presentavano in cattivo, e talvolta pessimo, stato di conservazione, in quanto danneggiate da un’alluvione. Dopo un lavoro di pulitura e ricostituzione di fascicoli, si è proceduto nel 2005 alla schedatura e quindi al riordino, che ha presentato notevoli difficoltà, poiché nella documentazione erano presenti anche carte prodotte da Angelo Mosso (corrispondenza, attività didattiche e direttive, sperimentazioni) e carte dell’Istituto prodotte negli anni in cui Mosso ne fu direttore. Diverse le possibilità di intervento: costituire un unico corpus archivistico; mantenere distinti i due fondi; integrare le carte di Mosso con quelle del Fondo Angelo Mosso conservate presso la Biblioteca di Fisiologia e, viceversa, unire alla documentazione conservata all’Astut le carte conservate nelle serie di studi e sperimentazioni e proprie dei laboratori alla Capanna Regina Margherita.
Poiché il Fondo Angelo Mosso si presentava con una fisionomia consolidata e sembrava inopportuno stravolgerne la struttura, ci si è rifatti a un criterio di riordino storico-sistematico, nel rispetto del principio della provenienza. Si è costituito un “superfondo” virtuale; le carte prodotte da Angelo Mosso e durante gli anni della sua direzione sono state integrate nelle serie di pertinenza del Fondo Angelo Mosso, specificando in nota alla descrizione dei fascicoli la precedente conservazione presso l’Astut; la documentazione prodotta dall’Istituto nelle sue diverse attività costituisce invece il Fondo Istituto di fisiologia; la serie Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa si ripete perché rispecchia due diversi momenti della vita del centro: quello della sua costruzione, organizzazione e direzione di Angelo Mosso e quello degli anni successivi, di consolidamento, ampliamento e diversificazione delle attività del centro. Il Regolamento del 1932, gli atti dei lavori ai laboratori del Col d’Olen e le pubblicazioni degli anni successivi alla morte del Mosso, avvenuta nel 1910, sono stati lasciati nel Fondo Angelo Mosso perché ivi storicamente conservate.
Il riordino specifico del fondo dell’Istituto di Fisiologia si è presentato complesso anche per altre ragioni: non era chiara la relazione tra l’Istituto di Fisiologia e il Centro di studi e ricerche di medicina aeronautica, né se l’Istituto Angelo Mosso fosse autonomo o dipendesse da quello di fisiologia; le carte degli anni Trenta e fino al 1945 si presentavano con una struttura archivistica originaria, dovuta a una classificazione di protocollo in categorie e fascicoli. Per quanto riguarda il primo problema, la lettura della corrispondenza (in particolare quella con i direttori dell’Istituto di Fisiologia) ha permesso di verificare che tutti i centri di ricerca e sperimentazione dipendevano dall’istituto di corso Raffaello, che ne coordinava le attività in collaborazione con altri enti e istituzioni (ad esempio, il Ministero della guerra e l’Aeronautica militare, il CONI); l’Istituto Mosso al Col d’Olen aveva una sua amministrazione che rendeva conto all’Istituto di fisiologia.
Nel secondo caso, le carte si presentavano conservate in cartelline suddivise per anno e, all’interno, le camicie contenevano la corrispondenza classificata con un numero di categoria, impropriamente definito di protocollo, e con un numero di fascicolo, che tuttavia corrispondeva soltanto a un numero progressivo dato alla corrispondenza nella sua stratificazione. L’esame delle carte ha rilevato che in realtà non si trattava solo di corrispondenza ma anche di documenti con diversa funzione (carte contabili, fatture, relazioni…); la corrispondenza stessa negli anni precedenti e successivi era distinta per oggetto e competenza.
Si è pertanto deciso nuovamente di mantenere fede al principio del rispetto della struttura originaria: si è creata una sottoserie della corrispondenza con classificazione, è stato ricostruito un titolario di classificazione e nella descrizione delle unità archivistiche all’interno della sottoserie sono state elencate le categorie presenti, con rimandi ad altre serie qualora esse conservino documentazione del medesimo soggetto (ad esempio, le carte di corrispondenza con la Rockfeller Foundation) per gli anni precedenti o successivi.
L’intervento di riordino e inventariazione, a cura della sottoscritta, concluso nel 2005 grazie ai contributi della Soprintendenza per i beni archivistici del Piemonte e della Valle d’Aosta, ha quindi comportato una suddivisione del fondo in 11 serie:

1. Regolamenti e disposizioni (1933-1955)
2. Corrispondenza (1919-1955)
3. Sede (1879-1961), che comprende le sottoserie Amministrazione (1911-1949); Personale (1918-1961), in cui sono conservati anche i fascicoli personali dei direttori; Utenze e forniture (1920-1961); Acquisto di apparecchiature scientifiche (1921-1961); Lavori e manutenzione (1913-1959); Contabilità (1879-1959)
4. Consorzio universitario (1890-1959)
5. Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) (1928-1960)
6. Attività dell’Istituto (1880-1989), che comprende le sottoserie Attività didattica (1920-1959); Attività scientifica (1901-1989); Eventi (1926-1954); Biblioteca (1880-1961)
7. Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa – Istituto Angelo Mosso (1913-1960)
8. Medicina sportiva (1958-1960)
9. Centro studi e ricerche di medicina aeronautica di Torino (1920-1955)
10. Ufficio psico-fisiologico dell’Aviazione – Sezione di Torino (1917-1934)
11. The Rockfeller Foundation (1919-1946)
 
Nel gennaio 2015 l’Archivio storico dell’ateneo ha curato la migrazione dei dati dal software Guarini Archivi alla piattaforma AtoM, pubblicando l’archivio online sul proprio sito, a questo indirizzo: http://atom.unito.it/index.php/fondo-istituto-di-fisiologia.

Si segnala inoltre che nella sede dell'ASTUT è conservato anche un ricco fondo fotografico costituito da più di 900 lastre che ritraggono in particolare i volti dei giovani aspiranti piloti che si sottoposero ai test attitudinali durante la prima guerra mondiale, le attività svolte da Angelo Mosso sul Monte Rosa con i suoi collaboratori e i locali dell'Istituto di fisiologia in corso Massimo d'Azeglio.
 
Caterina Testa
18/11/2020
 
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