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La maggior parte del materiale esistente presso la Biblioteca dell’ex Istituto di fisiologia consiste in manoscritti di Angelo Mosso: studi e osservazioni destinati a pubblicazione, la produzione scientifica (quaderni di laboratorio con i tracciati sperimentali conservati nelle loro cartelline originali), gli appunti di archeologia; il fondo è poi costituito da corrispondenza di Mosso e di altri medici e scienziati, composizioni letterarie di Angelo Mosso, documentazione didattica e amministrativa riconducibili alla sua attività di docenza, pubblicazioni diverse, fotografie e materiali provenienti dal Laboratorio al Col d’Olen: gli Atti del Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa, i volumi rilegati di altre esperienze di fisiologia e anche alcuni oggetti.
Le carte, in parte conservate in scatole di legno, si erano nel tempo molto impolverate ed erano state sistemate in modo disordinato: le copertine o le pagine di molti fascicoli di manoscritti si erano lacerate o scomposte, in modo da rendere difficile la ricomposizione dei fascicoli per argomenti di studio e osservazione.
Non sono stati ritrovati precedenti inventari della documentazione ma solo alcuni elenchi delle pubblicazioni di Angelo Mosso o di volumi della biblioteca dell’Istituto Mosso.
Un primo intervento è stato quindi di ricomposizione fisica dei fascicoli o dei gruppi documentari; con la schedatura si sono poi volute individuare la tipologia e la funzione dei manoscritti, per accorpare in un secondo momento i documenti in serie che rispecchiassero sia il percorso di vita, gli interessi e le attività di Angelo Mosso, sia il suo progetto scientifico.
L’intervento di riordino e inventariazione a cura della sottoscritta è stato realizzato nel 2005 con il contributo della Soprintendenza per i beni archivistici del Piemonte e della Valle d’Aosta e ha comportato una suddivisione dei materiali nelle seguenti sette serie:
1. Carte personali (1868-1910), che comprendono anche la corrispondenza di Mosso
2. Studi universitari (1861-1867)
3. Docenza (1892-1909)
4. “Laboratorio di Fisiologia (attività scientifica)” (1863-1934), che comprende quaderni di studi e sperimentazioni, oltre che tracciati sperimentali
5. Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa (1896-1938), che comprende oltre alla corrispondenza gli atti del Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa (1904-1938)
6. Pubblicazioni scientifiche (1876-1910), che comprende anche i manoscritti delle pubblicazioni di Angelo Mosso (1879-1904)
7. Pubblicazioni di archeologia e di carattere politico e sociale (1882-1908).
Completa il fondo un’Appendice di manoscritti e tracciati di Lazzaro Spallanzani, Traube, Carl Ludwig, Jakob Moleschott, Adolf Fick e Hermann Helmholtz pervenuti ad Angelo Mosso e da lui custoditi in Istituto.
Nel gennaio 2015 l’Archivio storico dell'ateneo ha curato la migrazione dei dati dal software Guarini Archivi alla piattaforma AtoM, pubblicando il fondo Mosso online sul proprio sito, a questo indirizzo: http://atom.unito.it/index.php/fondo-angelo-mosso
Caterina Testa
19/11/2020
Il fondo Angelo Mosso (1861-1938) è conservato dal Sistema museale di ateneo dell’Università di Torino, nella sede dell’Archivio scientifico e tecnologico (ASTUT) in corso Massimo d'Azeglio 52.
La maggior parte del materiale esistente presso la Biblioteca dell’ex Istituto di fisiologia consiste in manoscritti di Angelo Mosso: studi e osservazioni destinati a pubblicazione, la produzione scientifica (quaderni di laboratorio con i tracciati sperimentali conservati nelle loro cartelline originali), gli appunti di archeologia; il fondo è poi costituito da corrispondenza di Mosso e di altri medici e scienziati, composizioni letterarie di Angelo Mosso, documentazione didattica e amministrativa riconducibili alla sua attività di docenza, pubblicazioni diverse, fotografie e materiali provenienti dal Laboratorio al Col d’Olen: gli Atti del Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa, i volumi rilegati di altre esperienze di fisiologia e anche alcuni oggetti.
Le carte, in parte conservate in scatole di legno, si erano nel tempo molto impolverate ed erano state sistemate in modo disordinato: le copertine o le pagine di molti fascicoli di manoscritti si erano lacerate o scomposte, in modo da rendere difficile la ricomposizione dei fascicoli per argomenti di studio e osservazione.
Non sono stati ritrovati precedenti inventari della documentazione ma solo alcuni elenchi delle pubblicazioni di Angelo Mosso o di volumi della biblioteca dell’Istituto Mosso.
Un primo intervento è stato quindi di ricomposizione fisica dei fascicoli o dei gruppi documentari; con la schedatura si sono poi volute individuare la tipologia e la funzione dei manoscritti, per accorpare in un secondo momento i documenti in serie che rispecchiassero sia il percorso di vita, gli interessi e le attività di Angelo Mosso, sia il suo progetto scientifico.
L’intervento di riordino e inventariazione a cura della sottoscritta è stato realizzato nel 2005 con il contributo della Soprintendenza per i beni archivistici del Piemonte e della Valle d’Aosta e ha comportato una suddivisione dei materiali nelle seguenti sette serie:
1. Carte personali (1868-1910), che comprendono anche la corrispondenza di Mosso
2. Studi universitari (1861-1867)
3. Docenza (1892-1909)
4. “Laboratorio di Fisiologia (attività scientifica)” (1863-1934), che comprende quaderni di studi e sperimentazioni, oltre che tracciati sperimentali
5. Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa (1896-1938), che comprende oltre alla corrispondenza gli atti del Laboratorio scientifico internazionale del Monte Rosa (1904-1938)
6. Pubblicazioni scientifiche (1876-1910), che comprende anche i manoscritti delle pubblicazioni di Angelo Mosso (1879-1904)
7. Pubblicazioni di archeologia e di carattere politico e sociale (1882-1908).
Completa il fondo un’Appendice di manoscritti e tracciati di Lazzaro Spallanzani, Traube, Carl Ludwig, Jakob Moleschott, Adolf Fick e Hermann Helmholtz pervenuti ad Angelo Mosso e da lui custoditi in Istituto.
Nel gennaio 2015 l’Archivio storico dell'ateneo ha curato la migrazione dei dati dal software Guarini Archivi alla piattaforma AtoM, pubblicando il fondo Mosso online sul proprio sito, a questo indirizzo: http://atom.unito.it/index.php/fondo-angelo-mosso
Caterina Testa
19/11/2020