Lettera di Giuseppe Corberi, direttore del Laboratorio di psicologia del Manicomio provinciale di Milano in Mombello, a Giulio Cesare Ferrari (4)

Vai al menù contestuale

Manicomio Prov. di Milano / in / Mombello

1 marzo 1927

Caro professore,
Lei ha speso male i suoi quattrini, perché non ho da mandarle alcuna recensione dopo quelle deicattolici. Donaggio [1] mi ha inviato due cosette già pubblicate: una commemorazione di Golgi ed una comunicazione al Congresso di medicina del lavoro di Venezia. Se fosse il caso di prenderle in considerazione me lo scriva: a me parrebbe di no, dato che sono cose già note. Le commemorazioni poi non credo che valga la pena di recensirle.
Io ho spedito quasi tutte le circolari ai manicomi, alle cliniche e alle cattedre di psicologia della mia Circoscrizione, stiamo dunque a vedere. Devo ora annoiare Lei chiedendoLe un favore per conto del Fiamberti [2] di Brescia. Ha concorso ad Imola, come primario: vorrebbe non dar noia a Mondini, ma avere qualche considerazione. Come Lei sa sono le solite cose dei concorsi. Fiamberti è un bravo giovane: ama la nostra disgraziata professione e lavora volentieri. Veda Lei, che oramai ha raggiunto la saggezza dei Maestri.
Sono impegnato in un corso per la preparazione delle maestre per anormali, con Medea: però, se Lei mi fa sapere quando dovrò farlo, Le posso preparare la nota dell'associazione di Möller [3] per il prossimo fascicolo della Rivista.
Caro professore mi ricordi a tutti i suoi: vedo che Carlo Alberto [4] è prudente (alludo all'articolo sull'abitudine) [5]. Non così l'amico Bauer: da quasi tre mesi vede il sole a scacchi [6]. Non si tratta però di imprudenza, bensì di destino o caso, perché l'accidente gli è occorso facendo una gita in auto con degli amici, verso la frontiera. La gita era una vera gita.
Mi creda il suo
Corberi
 
[1] Arturo Donaggio (1868-1942), professore di psichiatria all'Università di Modena.
[2] Lo psichiatra Adamo Mario Fiamberti (1894-1970) del Manicomio provinciale di Brescia.
[3] Si vedano le comunicazioni sulla Association internationale de psychologie et de psychotechnique, in «Rivista di psicologia», 1927, pp. 12 e 116. Si tratta dell'associazione fondata dal dr. Möller a Riga in Lettonia.
[4] Il figlio di Ferrari, l'ingegnere Carlo Alberto.
[5] C.A. Ferrari, L'abitudine nell'organizzazione razionale del lavoro (danni e vantaggi), in «Rivista di psicologia», 1926, pp. 183-190.
[6] Lo storico e politico antifascista Riccardo Bauer (1896-1982), già direttore del Museo sociale della Società Umanitaria di Milano, in quel momento si trovava in carcere per aver aiutato Filippo Turati e altri socialisti a lasciare l'Italia.
back to top