Marco Levi Bianchini

Rovigo, 28 Agosto 1875 – Nocera Inferiore (Salerno), 21 Agosto 1961
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Biografia

Levi Bianchini rappresenta un momento di incontro fra due mondi diversi e contrastanti, quello della psichiatria e quello della psicoanalisi.
Laureatosi in medicina a Padova nel 1899, con una tesi d'argomento psichiatrico e d'impostazione lombrosiana, prestò servizio negli ospedali psichiatrici di Firenze, Ferrara e Girifalco (Catanzaro); nel 1909 cominciò a lavorare presso il manicomio di Nocera Inferiore. Si distaccò progressivamente dalle idee di Cesare Lombroso per avvicinarsi alla nuova psichiatria di area tedesca, in particolar modo a Kraepelin.
Nel 1913, conseguita la libera docenza in psichiatria all'Università di Napoli e la nomina a primario nel manicomio di Nocera Inferiore, intraprese un viaggio di studi presso i principali istituti psichiatrici tedeschi. Fu in quest'occasione che si consolidò il suo interesse per la psicoanalisi. Tornato in Italia, fondò nel 1915 la collana editoriale Biblioteca psichiatrica internazionale (dal 1921 Biblioteca psicoanalitica italiana), per la quale tradusse e pubblicò una serie di testi psicoanalitici, che segnarono l'ingresso della psicoanalisi nella letteratura scientifica italiana.
Nel 1920 si adoperò per la nascita dell'Archivio generale di neurologia e psichiatria (dal 1921 Archivio generale di neurologia, psichiatria e psicoanalisi), la prima rivista italiana ad occuparsi, tra i vari temi, anche di psicoanalisi.
Nel 1924 fu chiamato a dirigere il Manicomio provinciale di Teramo, dove rimase fino al 1931, quando tornò a Nocera Inferiore in qualità di direttore dell'ospedale psichiatrico. Nel periodo teramano aveva dato vita alla prima istituzione societaria di carattere psicoanalitico in Italia, la Società psicoanalitica italiana, fondata il 7 giugno 1925 e salutata con favore da Freud. Dopo la riorganizzazione della società nel 1932 ad opera di Edoardo Weiss, ne divenne presidente onorario a vita. Nel 1938, in seguito all'emanazione delle leggi razziali, fu allontanato dalla direzione dell'ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore e gli venne tolta la proprietà dell'Archivio, trasferita ad Agostino Gemelli. Dal 1945 al 1957 fu direttore dell'ospedale psichiatrico privato "Villa Russo" a Miano (Napoli). Nel 1951 diede vita alla sua ultima iniziativa editoriale, la Rivista di psicopatologia, neuropsichiatria e psicoanalisi (dal 1954 Archivio di neuropsichiatria e psicoanalisi), che diresse per sei anni, prima di ritirarsi a vita privata.

Marina Manotta
06/11/2010

Bibliografia

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