Gioacchino Fumarola

Lecce, 31 Ottobre 1877 – Roma, 25 Luglio 1962
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Biografia

Figlio dell’avvocato Angelantonio e di Maddalena Tafuri, si laureò in medicina e chirurgia nel luglio 1902 all’Università di Roma, discutendo la tesi A proposito di un caso di albuminuria famigliare.
Chiamato alle armi nel luglio 1903, durante il servizio di leva seguì un corso teorico-pratico di medicina militare, ottenendo il grado di sottotenente medico. Assistente medico chirurgo negli Ospedali riuniti di Roma nel 1905, fu poi aiuto nel Gabinetto elettrodiagnostico ed elettroterapico del Policlinico Umberto I (1907-1911).
Appassionatosi allo studio della neurologia, iniziò la carriera accademica nel 1907 alla Clinica neuropatologica dell’Università di Roma, dove si formò sotto la guida del direttore Giovanni Mingazzini, che divenne per lui un riferimento scientifico e umano. Conseguita la libera docenza in neuropatologia nel 1914, si dedicò ad una intensa attività didattica, insegnando semiotica e diagnostica delle malattie del sistema nervoso, anche nei corsi di specializzazione in clinica oculistica e chirurgica, in oncologia e otorinolaringoiatrica.
Capitano medico e poi colonnello durante il primo conflitto mondiale, prestò servizio militare senza interruzione dal 1915 al 1918. Dopo aver passato il primo anno in zona di guerra, nel 1916 tornò a Roma, destinato alla direzione del reparto neuropatologico dell’Ospedale Regina Margherita. 
Nominato aiuto ordinario nel 1919, dall’anno accademico 1920-1921 fu incaricato dell’insegnamento della psichiatria presso la neonata Clinica delle malattie nervose e mentali, istituita fondendo, a norma di legge, gli insegnamenti di neurologia e di psichiatria, affidata alla direzione del Mingazzini. Dal 1922 e per un ventennio fece inoltre parte, in qualità di “membro alienista”, delle commissioni provinciali per la vigilanza sui manicomi di Ascoli Piceno, Pescara, Teramo, Chieti, Terni e Salerno.
Vincitore del Premio Baccelli, medaglia d’oro al merito clinico nel 1923, partecipò ai concorsi per le cattedre di Clinica delle malattie nervose e mentali delle università di Bari (1924), Messina (1925) e Sassari (1926). Non ottenne la cattedra, come invece era stato proposto e verbalizzato nelle relazioni di minoranza sostenute da Mingazzini.
Nel dicembre 1929, alla morte di Mingazzini, la Facoltà medica affidò a Fumarola l’incarico dell’insegnamento e la direzione della Clinica delle malattie nervose e mentali, che egli mantenne fino all’ottobre 1930. In questo periodo seguì e stimolò le ricerche di alcuni studiosi che avrebbero raggiunto notevole fama: Giuseppe Ayala, Vittorio Challiol, Lucio Bini. A sostituire Mingazzini fu invece chiamato lo psicologo e psichiatra Sante De Sanctis, che confermò Fumarola nel ruolo di aiuto e nei vari insegnamenti. Scomparso De Sanctis nel 1935, per un breve periodo ricoprì di nuovo il ruolo di sostituito e continuò poi a collaborare con il nuovo direttore Ugo Cerletti.
Parallelamente all’insegnamento, Fumarola portò avanti un’appassionata attività scientifica, iniziata con la pubblicazione della tesi di laurea e proseguita anche durante la guerra, quando continuò a fare ricerca e a pubblicare. Fedele al metodo dell’anatomismo clinico di Mingazzini, predilesse l’indagine istopatologica e l’osservazione clinica, ma non ignorò i nuovi mezzi d’indagine e di diagnosi messi a disposizione dalla radiologia e dall’elettrofisiologia. I suoi numerosi lavori riguardarono gli svariati campi della neuropatologia: il sistema nervoso centrale e periferico, la sierologia, la terapia e in particolare la semiologia delle malattie del sistema nervoso. Si occupò anche di malattie mentali, mettendo a frutto i molti anni passati nell’ambulatorio della Clinica neuropsichiatrica di Roma. A conoscenza del francese e del tedesco, pubblicò su riviste italiane e straniere e le sue opere monografiche ebbero vasta notorietà, arricchendo e aggiornando gli ancora esigui studi nell’ambito neuropatologico. Oltre al saggio sui Tumori dell’angolo ponto-cerebellare (Roma, 1914), merita ricordare i quattro volumi della Diagnostica delle malattie del sistema nervoso (Roma, 1922-1928), apprezzati in Italia con recensioni di Enrico Morselli, Leonardo Bianchi, Sante De Sanctis, Marco Levi-Bianchini e all’estero. Nel 1936 pubblicò a Roma, con Giulio Moglie, il manuale Terapia delle malattie nervose e mentali, frutto della lunga esperienza nella Clinica romana. Collaborò inoltre all'Enciclopedia Italiana con varie voci.
Appartenente a numerose società scientifiche, dal marzo 1938 fu consulente neuropatologo del R. Istituto Regina Elena per lo studio e la cura dei tumori. Con decreto motuproprio reale del dicembre 1939 fu nominato commendatore della Corona d’Italia.  
Costantemente impegnato nella ricerca, pubblicò nel 1958, sempre a Roma, Quesiti neurologici, la sua ultima opera.

Matteo Fiorani e Carlo-Maria Tardivo
23/06/2017

Bibliografia

Anonimo (1962). Necrologio. Il Policlinico. Sezione pratica, 69, 1391 s.
Bonuzzi, L. (1998). Fumarola Gioacchino. In Dizionario biografico degli italiani, vol. 50. Roma: Istituto della enciclopedia italiana.
Fumarola, G. (1930). Curriculum. Roma: Stab. Lito-Tipografico ditta Armani di Mario Courrier.

Fonte iconografica

Collezione privata Carlo-Maria Tardivo, Roma.
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