Lionello De Lisi

Barga (Lucca), 27 Agosto 1885 – Genova, 1 Settembre 1957
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Biografia

Dopo aver vissuto in Sicilia e in Abruzzo, si stabilì con la famiglia in Veneto, iscrivendosi a soli 16 anni alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Padova. Qui divenne allievo interno dell’Istituto psichiatrico e neuropatologico diretto da Ernesto Belmondo e nel 1907 si laureò con una tesi sui disturbi mentali delle comunità, entrando l’anno successivo come assistente volontario nella clinica medica di Achille De Giovanni. Trascorse poi tre anni all’Istituto di anatomia patologica dell’Ospedale civile di Venezia diretto da Giuseppe Jona e un anno a Firenze, presso la cattedra di patologia medica di Ferruccio Schupfer, dove si dedicò a ricerche di biologia e patologia generale.
Nel 1913 si trasferì all’Università di Cagliari come aiuto di Carlo Ceni presso la Clinica delle malattie nervose e mentali, ottenendo nel 1916 la libera docenza.
Dopo aver pubblicato diversi lavori di anatomia patologica e di neuropsichiatria clinica, condusse durante la prima guerra mondiale (alla quale partecipò come ufficiale medico) diverse ricerche sui disturbi e le lesioni da combattimento e sulle alterazioni psiconevrotiche, come la cosiddetta “schizofrenia dei tre giorni”, per la quale sottolineò l’importanza dei fattori emotivi. Ideò anche metodologie (psicoterapie e narcosi da etere) per la cura di queste sindromi, in particolare per i blocchi e i mutismi emotivi. Nel 1920 pubblicò Psiconevrosi di guerra in collaborazione con Ezio Foscarini e tra il 1921 e il 1925 studiò l’encefalite epidemica cronica con Armando Businco.
Ottenuto nel 1928 l’incarico dell’insegnamento di clinica neurologica e divenuto nel 1935 professore ordinario di clinica delle malattie nervose e mentali (dal 1932 straordinario), subentrò a Ugo Cerletti nella direzione della clinica neuropsichiatrica di Genova, dove rimase per un ventennio. Qui diede alle attività un indirizzo sperimentale, potenziando a livello terapeutico l’elettrofisiologia, la neuroradiologia e soprattutto la neurochirurgia; rinnovò inoltre il reparto di radiologia e creò i nuovi reparti di psicologia sperimentale, di elettroencefalografia e nel 1955, ultimo anno della sua direzione, di neurochirurgia.
Nel 1946 guidò la ricostituzione della Società italiana di neurologia, di cui fu presidente sino al 1949, anno in cui fondò la rivista Sistema nervoso. Fu anche condirettore della Rivista sperimentale di freniatria e dell’Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria.
Autore di molte pubblicazioni, scrisse per il manuale Medicina interna di Angelo Ceconi il capitolo sulle Malattie del sistema extrapiramidale (1936) e si occupò di afasie crociate, atrofia muscolare progressiva, psicopatologia dei lebbrosi, anomalie psichiche infantili; descrisse le mioclonie nel sonno e la malattia di Wilson, e studiò il problema della motilità e l’apoplessia.
 
Silvia Molinari
10/07/2020
 

Bibliografia

Fiasconaro, L. (1988). De Lisi, Lionello. In Dizionario biografico degli italiani, vol. 36. Roma: Treccani, disponibile online.
Molinari, S. (2020). Lionello De Lisi (p. 13). In Biblioteca scientifica (a cura di). Esploratori del cervello. Immagini di neuroscienziati. Pavia: IRCCS Fondazione Mondino.
Pintus, G. (1957). [Necrologio]. Sistema nervoso, 9(6), 396-400.
 
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