Giuseppe Pintus

Iglesias (Sud Sardegna), 16 Novembre 1902 – Pisa, 19 Maggio 1960
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Biografia

Nel 1926 si laureò in medicina e chirurgia all’Università di Cagliari, dove iniziò nel 1927 la sua carriera come assistente volontario nella Clinica delle malattie nervose e mentali diretta da Carlo Ceni, apprendendovi le conoscenze di base in campo endocrinologico. L’anno successivo cominciò la sua vera formazione scientifica sotto la guida di Lionello De Lisi, diventando nel 1934 incaricato e assistente ordinario. Contemporaneamente, dalla fine del 1930 al 1932, fu assistente incaricato anche presso l’Istituto di anatomia normale diretto da Luigi Castaldi, dove apprese l’importanza di una forte base anatomica in neuropsichiatria.
Nel 1936 seguì De Lisi all’Università di Genova, divenendo suo aiuto. Qui, grazie agli studi iniziati in Sardegna (il cui isolamento geografico rappresentava una condizione ottimale) e all’esperienza acquisita nel 1937 presso gli istituti di genetica di Monaco di Baviera e di Berlino, si dedicò alle ricerche sulla ereditarietà delle malattie nervose. Ottenne quindi nel 1946 l’incarico dell’insegnamento di Clinica delle malattie nervose e mentali all’Università di Pisa e nel 1948 la nomina a professore straordinario.
Grazie al suo carattere deciso, la Clinica pisana venne riorganizzata e ampliata con la creazione di un Consultorio medico-psicologico, di un Centro per l’epilessia, di un Centro di genetica neuropsichiatrica e di un Reparto neurochirurgico. Contribuì inoltre in modo significativo alla costituzione dell’Istituto medico-pedagogico “Stella Maris” di Calambrone, di cui fu condirettore, e all’istituzione del Servizio di igiene e profilassi mentale della Provincia di Pisa.
Da De Lisi ereditò nel 1957 anche la direzione della rivista Sistema nervoso, mantenendone l’indirizzo eclettico voluto dal maestro.
Gli studi sulla trasmissione ereditaria del tremore essenziale, risalenti al 1932, rappresentano la prima delle sue molteplici pubblicazioni nell’ambito della genetica. Importanti anche gli studi successivi sulla trasmissione ereditaria dell’atrofia muscolare progressiva tipo Charcot-Marie (1934), sulla mioclonoepilessia di Unverricht (1937), sul modo di trasmissione del sordomutismo ereditario (1939), sulla retinite pigmentosa con disturbi mentali (1940), sulla sclerosi cerebrale diffusa familiare (1941).
Nel 1938 partecipò alla seconda Giornata genealogica italiana con una relazione sulla “Metodologia delle ricerche di genetica in psichiatria”. Seguirono altre pubblicazioni sui criteri metodologici per lo studio dell’ereditarietà e della demenza precoce; sulle variazioni fenotipiche familiari di malattie ereditarie del sistema nervoso; sulla trasmissione ereditaria di malattie allergiche associate (emicrania, edema di Quincke, orticaria, ecc.); sui modi atipici della trasmissione ereditaria della corea di Huntington; sul fattore ereditario nell’apoplessia cerebrale; sull’ereditarietà del morbo di Parkinson.
Non mancarono infine gli studi di carattere anatomo-patologico, clinico e sperimentale, sia in campo neurologico che psichiatrico.
 
Silvia Molinari
29/07/2020
 

Bibliografia

Manfredi, M. (2010). Lionello De Lisi e la scuola neurologica genovese (pp. 188-189). In 100 anni della Società italiana di neurologia. Siena: Tipografia Senese.
Pescetto, G. (1961). In memoriam: G. Pintus. Acta geneticae medicae et gemellologiae, 10(1), 137-138.
Sarteschi, P. (1960). Necrology of prof. Giuseppe Pintus. Sistema Nervoso, 12, 269-273.
 
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