Angelo De Vincenti

Cantello-Ligurno (Varese), 10 Marzo 1848 – Pavia, 5 Marzo 1913
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Biografia

Angelo De Vincenti nacque da Gabriele, ricevitore di finanza a Giaggiolo, sul confine italo-svizzero, e da Eugenia Biffi, sorella del celebre neuropsichiatra Serafino, sposatisi a Milano nel 1846. Desiderando seguire la professione dello zio, si iscrisse alla Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Pavia. Nel 1866, mentre era ancora studente, come molti altri goliardi partecipò alla terza guerra di indipendenza, arruolandosi nelle truppe di Giuseppe Garibaldi, in particolare nel IV Reggimento del Corpo volontari italiani comandato dall'ufficiale e ingegnere Giovanni Cadolini, incaricato della difesa della Valcamonica.
Rientrato all'Ateneo pavese, non solo ebbe illustri docenti, tra i quali Cesare Lombroso (Antropologia, Clinica delle malattie mentali e Medicina legale), Paolo Mantegazza (Patologia generale, sperimentale e Psichiatria), Eusebio Oehl (Fisiologia), ma ebbe anche l'occasione di stringere duratura amicizia con alcuni compagni di corso destinati essi stessi alla notorietà, come lo pneumologo Carlo Forlanini, il ginecologo Luigi Mangiagalli e l’ortopedico Pietro Panzeri.
Subito dopo la laurea, nel 1871, su consiglio dello zio Serafino Biffi e del suo amico e collega Andrea Verga – per lui sempre insigni maestri – si recò in varie nazioni europee: inizialmente in Francia per partecipare ai corsi tenuti alla Salpêtrière di Parigi dal celebre Jean-Martin Charcot, poi in Svizzera, Austria e Germania, dove la frequentazione di corsi e di cliniche all'avanguardia gli permise di perfezionarsi ulteriormente nelle patologie e terapie neurologiche e psichiatriche.
Ritornato a Milano, divenne, oltre che collaboratore dello zio Biffi presso il Manicomio privato di San Celso, anche continuatore dell'indirizzo clinico nell'assistenza degli alienati e nella cura delle patologie neurologiche. In particolare, ad Angelo De Vincenti si deve l'inizio e lo sviluppo della neurologia come scienza e come pratica autonoma nel capoluogo lombardo, poiché fu lui a creare la Sezione neuropatologica dell'Ospedale Maggiore di Milano. Suo nipote, il neuropsichiatra Eugenio Medea (figlio della sorella Luigia De Vincenti, detta Bice), così lo descrive: «Pure competentissimo nel campo psichiatrico (avendo avuto come maestro Serafino Biffi), egli diede alla neurologia come branca autonoma un impulso e, senza avere mai salito una cattedra, fu per molti giovani medici un maestro assai utile. Dotato di vivacissimo ingegno, di un'acutezza diagnostica fra le più rare, ha formato un buon numero di giovani particolarmente preparati nel campo della neurologia» (Medea 1964-65, pp. 54-55).
Con alcuni colleghi e amici, fra cui il già citato Pietro Panzeri, già ideatore nel 1882 di ambulatori con prestazioni gratuite per i poveri, De Vincenti fu tra i principali fondatori nel 1892 del Policlinico di via Fieno, che dopo parecchi anni venne trasformato nella grande Poliambulanza di via Arena, divenuta successivamente la più ampia Poliambulanza Giuseppe Ronzoni (1922), la quale, con l'aggiunta sezione ospedaliera, assunse una notevole importanza in città. Lo stesso Charcot, con il quale De Vincenti aveva mantenuto sempre rapporti di amicizia, quando venne chiamato a Milano per un consulto, volle rivedere il suo antico allievo nel suo ambulatorio, congratulandosi per quell'iniziativa.
Angelo De Vincenti fu inoltre uno dei primissimi a intuire l'importanza della psicoterapia nel trattamento delle psiconevrosi, precedendo di molti anni, nella pratica, quell'indirizzo che, particolarmente per merito del ginevrino Paul Charles Dubois, si diffuse poi in tutto il mondo. Le peculiarità di De Vincenti consistevano in una dialettica semplice, in una profonda empatia nei confronti dei malati, nel desiderio fattivo di alleviarne le sofferenze.
Oltre alle perizie, poco ha lasciato di scritto, ma le relazioni che egli redigeva per i congressi della Società freniatrica italiana (fondata a Roma nel 1873), della quale fu per molti anni segretario, sono così dense di idee e lucide nell'esposizione, che segnano le tappe progressive della psichiatria italiana.
Notevole fu la sua attività filantropica, che concretizzò in vita con le proprie risorse economiche e dopo la morte grazie a numerosi lasciti testamentari.
Oltre che alla citata Poliambulanza, fondò o fu attivo promotore e animatore di molte istituzioni di pubblica utilità, fra cui: l'Asilo Regina Elena, l'Asilo Mariuccia, l'Istituto pedagogico forense per minorenni traviati, la Società Verga-Biffi per bambini poveri e la Colonia balneare per bambini gracili di Salice Terme (Pavia), dove la cittadinanza, in segno di gratitudine, gli ha eretto una statua nel bellissimo parco.
Anche le città di Varese e di Milano, riconoscenti, gli hanno intestato rispettivamente il nome di una via.
Angelo De Vincenti, ricoverato all'Ospedale di Pavia nella clinica chirurgica di Iginio Tansini, dopo grave malattia morì mercoledì 5 marzo 1913. Le esequie furono celebrate a Milano nella chiesa di Sant'Eufemia e la sua salma, accanto a quello dello zio Serafino Biffi, riposa nella cappella di famiglia al Cimitero monumentale.

Elisabetta Zanarotti Tiranini
19/11/2016

Bibliografia

Armocida G., (2002). Serafino Biffi e i suoi nipoti: Angelo De Vincenti ed Eugenio Medea. Una famiglia di neuropsichiatri tra Milano e Varese. Rivista di Storia della medicina, 12(1-2), 87-100.
Armocida, G. & Serra, R. (2013). Angelo De Vincenti, un neuropatologo benefattore. Terra e gente. Appunti e storie di lago e di montagna, 121-128.
Gorini, I. (2007). Il neurologo Angelo De Vincenti e le terme di Salice. Medicina nei secoli, 2, 647-652.
Medea, E. (1964-65). Come, quando, dove, li ho conosciuti: profili di grandi medici. Milano: Edizioni Minerva medica.
Panzeri, P. & De Vincenti, A. (1891). La Poliambulanza in Milano dal maggio 1882 al gennaio 1891: relazione dei medici dirigenti al Consiglio di amministrazione. Tip. del Riformatorio Patronato.
Zanarotti Tiranni, E. (2004). La luce nella mente. Eugenio Medea, precursore della neuropsichiatria e riabilitazione infantile. Ponte Lambro (CO): La Nostra Famiglia.

Fonte iconografica

Istituto scientifico “Eugenio Medea” Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini (Lecco), Archivio Eugenio Medea.
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