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La Guardia psichiatrica ospedaliera, la cui realizzazione fu affidata all’Ufficio tecnico dell’ospedale, fu inaugurata ufficialmente il 16 novembre 1963 dal professore Carlo Lorenzo Cazzullo, che ne fu il direttore fino al 1989. Si trattava di un padiglione modello, che intendeva rispondere alle esigenze di una disciplina medica, quella psichiatrica, che alla metà del Novecento acquisiva nuove possibilità di cura e nuovi approcci terapeutici. La struttura offriva circa 50 posti letto di degenza, oltre a laboratori, gabinetti diagnostici, aula didattica e locali di soggiorno e di servizio. Un piano, opportunamente isolato, fu destinato ad alloggi per il personale di assistenza. Il padiglione fu fornito di apparecchiature medico-scientifiche all’avanguardia, donate da vari benefattori grazie all’intermediazione dello stesso Cazzullo.
Negli anni l’edificio fu sottoposto a opere di ristrutturazione tra cui, nel 1978, l’aggiunta di un Day Hospital per l’assistenza ai tossicodipendenti.
Daniela Scala
25/10/2015
Anonimo (1979). Il day ospital psichiatrico. La Ca’ Granda, 3, 15-29.
Cazzullo, C.L. (1983). I vent’anni di attività del Padiglione Guardia II. La Ca’ Granda, 6, 5-6.
Cazzullo, C.L. (1984). Venti anni di psichiatria a Milano e in Italia. L’Ospedale Maggiore, 1, 68-74.
Galimberti, P.M. & Rebora, S. (a cura di) (2005). Il Policlinico. Milano e il suo ospedale. Milano: Nexo, 210-213.
Fin dal 1951 era in funzione presso l’Ospedale Niguarda di Milano (amministrato dall'Ospedale Maggiore) un servizio di guardia psichiatrica collegato al reparto Neurodeliri. Nel giugno 1960 il Consiglio degli Istituti ospitalieri decise di creare un’analoga struttura presso la sede originaria dell'Ospedale Maggiore, il Policlinico di Milano, collocato nel centro storico della città, sia perché i malati mentali acuti fossero accolti in una sede più centrale, sia perché fosse offerto una servizio di psichiatria d’urgenza che andasse a integrare la Guardia-Pronto soccorso già in funzione nell’ospedale di via Francesco Sforza: da qui la denominazione di “Guardia II” comunemente data al padiglione. A tal fine gli amministratori dell’Ospedale Maggiore dirottarono sul progetto i finanziamenti che sarebbero dovuti servire alla ricostruzione dei padiglioni Biffi e Moscati, distrutti dai bombardamenti bellici e che tra il 1951 e il 1952 furono invece demoliti.
La Guardia psichiatrica ospedaliera, la cui realizzazione fu affidata all’Ufficio tecnico dell’ospedale, fu inaugurata ufficialmente il 16 novembre 1963 dal professore Carlo Lorenzo Cazzullo, che ne fu il direttore fino al 1989. Si trattava di un padiglione modello, che intendeva rispondere alle esigenze di una disciplina medica, quella psichiatrica, che alla metà del Novecento acquisiva nuove possibilità di cura e nuovi approcci terapeutici. La struttura offriva circa 50 posti letto di degenza, oltre a laboratori, gabinetti diagnostici, aula didattica e locali di soggiorno e di servizio. Un piano, opportunamente isolato, fu destinato ad alloggi per il personale di assistenza. Il padiglione fu fornito di apparecchiature medico-scientifiche all’avanguardia, donate da vari benefattori grazie all’intermediazione dello stesso Cazzullo.
Negli anni l’edificio fu sottoposto a opere di ristrutturazione tra cui, nel 1978, l’aggiunta di un Day Hospital per l’assistenza ai tossicodipendenti.
Daniela Scala
25/10/2015
Bibliografia
Anonimo (1963). Inaugurato al Policlinico il padiglione di Guardia Psichiatrica. La Ca’ Granda, 6, 6-11.Anonimo (1979). Il day ospital psichiatrico. La Ca’ Granda, 3, 15-29.
Cazzullo, C.L. (1983). I vent’anni di attività del Padiglione Guardia II. La Ca’ Granda, 6, 5-6.
Cazzullo, C.L. (1984). Venti anni di psichiatria a Milano e in Italia. L’Ospedale Maggiore, 1, 68-74.
Galimberti, P.M. & Rebora, S. (a cura di) (2005). Il Policlinico. Milano e il suo ospedale. Milano: Nexo, 210-213.