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Dopo la liberazione e l'avvio dell'attività terapeutica, Flescher decise di creare una rivista intorno a cui raccogliere i membri della Società psicoanalitica italiana, allora in fase di ricostituzione. La rivista, il cui titolo per esteso era Psicoanalisi applicata alla medicina, pedagogia, sociologia, letteratura ed arte, uscì nel settembre 1945 presso l'editrice Scienza moderna di Roma e pubblicò articoli dello stesso Flescher, di Nicola Perrotti, Giovanni Dalma, Claudio Modigliani, Cesare Musatti, Alessandra Tomasi Di Palma ed Emilio Servadio; dedicò inoltre largo spazio a recensioni e riassunti di opere straniere.
«Scopo principale della nostra rivista», affermava Flescher, «è appunto di informare il mondo medico e intellettuale italiano sul progresso nella conoscenza della psiche umana che si è fatto e continuamente si fa nei paesi cui il destino ha risparmiato la soppressione delle libertà politiche e civili». Sul secondo numero della rivista apparve la traduzione della nota conferenza di Thomas Mann del 1926 Il posto di Freud nella storia dello spirito moderno; sul terzo numero la traduzione del lavoro di Heinrich Meng, I riflessi della psicoanalisi sulla maturazione etica. Il terzo numero pubblicò gli Atti del primo Congresso italiano di psicoanalisi, tenutosi a Roma nell'ottobre 1946; il quarto e ultimo fascicolo, che uscì nel 1947 pur recando la data dell'anno precedente, pubblicò lo Statuto della Società psicoanalitica italiana, riorganizzata nel 1946. Nell'articolo 3 dello Statuto la rivista di Flescher veniva designata quale organo ufficiale per la pubblicazione degli atti della Società.
Con la partenza di Flescher per l'America, la rivista cessò le pubblicazioni. In questo breve spazio di vita essa ebbe comunque notevole diffusione e importanza e contribuì alla crescita dell'interesse culturale e scientifico intorno alla psicoanalisi.
Marina Manotta
18/10/2010
Flescher, J. (1945). Introduzione. Psicoanalisi, 1(1), 1-2.
Gaddini, E. (1971). Il movimento psicoanalitico in Italia. In M. L. Mascagni, A. Gaddini, & R. De Benedetti Gaddini (a cura di) (1989), Eugenio Gaddini. Scritti (1953-1985) (pp. 240-262). Milano: Raffaello Cortina. Scritto inedito.
Musatti, C.L. (1955). Presentazione. Rivista di psicoanalisi, 1(1), 3-10.
Reichmann, R. (1996-1999). Vita e opere di Cesare Musatti, 3 voll. Milano: Arpa.
La rivista Psicoanalisi fu fondata nel 1945 da Joachim Flescher, uno psichiatra ebreo polacco, profugo in Italia, che era divenuto discepolo di Edoardo Weiss e aveva scritto nel 1944 La dottrina psicoanalitica degli istinti, il primo libro di psicoanalisi uscito in Italia alla fine del conflitto.
Dopo la liberazione e l'avvio dell'attività terapeutica, Flescher decise di creare una rivista intorno a cui raccogliere i membri della Società psicoanalitica italiana, allora in fase di ricostituzione. La rivista, il cui titolo per esteso era Psicoanalisi applicata alla medicina, pedagogia, sociologia, letteratura ed arte, uscì nel settembre 1945 presso l'editrice Scienza moderna di Roma e pubblicò articoli dello stesso Flescher, di Nicola Perrotti, Giovanni Dalma, Claudio Modigliani, Cesare Musatti, Alessandra Tomasi Di Palma ed Emilio Servadio; dedicò inoltre largo spazio a recensioni e riassunti di opere straniere.
«Scopo principale della nostra rivista», affermava Flescher, «è appunto di informare il mondo medico e intellettuale italiano sul progresso nella conoscenza della psiche umana che si è fatto e continuamente si fa nei paesi cui il destino ha risparmiato la soppressione delle libertà politiche e civili». Sul secondo numero della rivista apparve la traduzione della nota conferenza di Thomas Mann del 1926 Il posto di Freud nella storia dello spirito moderno; sul terzo numero la traduzione del lavoro di Heinrich Meng, I riflessi della psicoanalisi sulla maturazione etica. Il terzo numero pubblicò gli Atti del primo Congresso italiano di psicoanalisi, tenutosi a Roma nell'ottobre 1946; il quarto e ultimo fascicolo, che uscì nel 1947 pur recando la data dell'anno precedente, pubblicò lo Statuto della Società psicoanalitica italiana, riorganizzata nel 1946. Nell'articolo 3 dello Statuto la rivista di Flescher veniva designata quale organo ufficiale per la pubblicazione degli atti della Società.
Con la partenza di Flescher per l'America, la rivista cessò le pubblicazioni. In questo breve spazio di vita essa ebbe comunque notevole diffusione e importanza e contribuì alla crescita dell'interesse culturale e scientifico intorno alla psicoanalisi.
Marina Manotta
18/10/2010
Bibliografia
David, M. (1966). La psicoanalisi nella cultura italiana. Torino: Boringhieri.Flescher, J. (1945). Introduzione. Psicoanalisi, 1(1), 1-2.
Gaddini, E. (1971). Il movimento psicoanalitico in Italia. In M. L. Mascagni, A. Gaddini, & R. De Benedetti Gaddini (a cura di) (1989), Eugenio Gaddini. Scritti (1953-1985) (pp. 240-262). Milano: Raffaello Cortina. Scritto inedito.
Musatti, C.L. (1955). Presentazione. Rivista di psicoanalisi, 1(1), 3-10.
Reichmann, R. (1996-1999). Vita e opere di Cesare Musatti, 3 voll. Milano: Arpa.