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Se è noto che il Laboratorio attrasse, per via della sua “singolare personalità di scienziato e di artista” (Benussi, 1932, p. V), discepoli, amici e figure di prim’ordine come Concetto Marchesi, dando vita a un centro di studi impegnativi e d’avanguardia e di incontri gradevoli tra “spiriti liberi” (Kerbaker, 1994), poco si sa dei primi studenti che presero parte alle lezioni e soprattutto alle esercitazioni, svolgendo per Benussi anche il ruolo di soggetti sperimentali. Cesare Musatti (1928) raccontò di giovani di ogni facoltà, verosimilmente tra i migliori.
Consultando i Registri delle lezioni e delle esercitazioni di psicologia sperimentale, e gli Annuari dell’ateneo padovano conservati presso il Centro per la storia dell'Università di Padova (CSUPD) nell’intervallo temporale 1919-1922, è stato possibile iniziare a rispondere a questo curioso interrogativo.
Il primo corso di Benussi, 10 incontri di “lezioni introduttive” (di circa 2 ore l’uno, al pomeriggio), si tenne tra il 2 e il 23 maggio 1919. Nell’a.a. 1919-1920 alle 54 lezioni (tra il 14 gennaio e il 29 maggio 1920) si unirono 122 ore di “lezioni integrative-esercitazioni pratiche” per 10 allievi. Nell’a.a. 1920-1921 il corso fu di 53 lezioni, dal 10 novembre 1920 al 27 maggio 1921. Tra gli altri Ernesto Gastaldo, brillante studente di medicina, assistette alle spiegazioni e alle dimostrazioni di Benussi, e ne custodì il profondo insegnamento per tutta la vita (Gastaldo et al., 2008). Infine, nell’a.a. 1921-1922 si tennero 52 lezioni, dal 14 novembre 1921 al 10 maggio 1922. A titolo di esempio, alcuni argomenti furono: la metodologia sperimentale; la percezione dello spazio e del tempo; la valutazione di collettività; l’introspezione; la suggestione e l’ipnosi; i quozienti respiratori e la verità testimoniale (si vedano, nell’Archivio Vittorio Benussi, le serie Didattica 6, Didattica 7 e Didattica 8).
Il primo nucleo delle esercitazioni partì il 4 dicembre 1920 e terminò il 29 maggio 1921, per un totale di 84 lezioni (di circa 2 ore l’una, alla mattina). Il Laboratorio era collocato in “una stanzetta solitaria sul fiume”, in Via S. Francesco 7 (Benussi, 1922; 1932, p. V; si vedano, nell’Archivio Benussi, le fotografie degli apparecchi ivi conservati). In modo interessante, Benussi annotò di volta in volta sul registro i cognomi dei presenti, permettendoci così di identificarne almeno 22 e calcolare che, in media, presero parte ad ogni incontro 6 persone, con un minimo di 1 (quasi sempre Musatti) e un massimo di 13.
I cognomi rinvenuti, elencati di seguito con minime annotazioni principalmente derivate dai “Fascicoli personali studenti” (CSUPD), hanno trovato parziale riscontro negli scritti di Musatti (1986), Cattonaro (1996), Reichmann (1997), Antonelli (2006) e nell’Archivio Vittorio Benussi (si vedano ad esempio i fascicoli relativi alle impronte palmari e alle esperienze di suggestione sul soggetto Signorelli).
– Cardini Augusto (Gaiarine, Treviso, 13/02/1892). Matricola: 15/5. Laureato in Filosofia il 15/08/1923.
– Cramarossa Augusto (Bari, 09/01/1893). Matricola: 54/5. Studiò Giurisprudenza a Napoli fino al 1923, quindi a Padova; si trasferì presso l’Università di Bari nel 1927.
– Dall’Oglio Maria (Forlì, 26/10/1896). Matricola: 163/2. Laureata in Filosofia il 21/03/1923.
– De Marchi Silvia (Pavia, 25/02/1897). Matricola: 117/3. Laureata in Filosofia il 26/06/1924. La sua tesi, “Contributi alla psicologia giudiziaria”, è consultabile sulla piattaforma Phaidra dell’Università di Padova. Il suo “Manifesto di laurea”, simpaticamente firmato dai membri più stretti della “famiglia b.” (Benussi, n.d.r.), riconosce che questo fu il primo elaborato sperimentale prodotto dal Laboratorio.
– Gasparini Evelino (Altivole, Treviso, 20/09/1900). Matricola: 24/4. Laureato in Lettere il 13/12/1923.
– Ghiringhelli Giannina (Duemiglia, Cremona, 12/02/1899). Matricola: 23/4. Iscritta al Corso di laurea in Filosofia nel 1919.
– Incalza Angelo (Francavilla Fontana, Lecce, 21/12/1891). Matricola: 147/3. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Macerata il 19/03/1916, si iscrisse al Corso di laurea in Filosofia a Padova nel 1918.
– Krückel Elsa (Trieste, 28/06/1902). Matricola: 101/5. Laureata in Filosofia il 29/06/1925.
– Malacchini Vasto (Oppeano, Verona, 06/05/1900). Matricola: 30/4. Laureato in Lettere il 15/12/1923 e successivamente in Filosofia il 20/12/1926.
– Minella Gustavo (Venezia, 14/09/1893). Matricola: 39/2. Laureato in Filosofia il 17/11/1920.
– Musatti Cesare (Venezia, 21/09/1897). Matricola: 174/2. Laureato in Filosofia il 03/11/1921.
– Ottolenghi Achille (Venezia, 20/03/1902). Matricola: 194/12. Laureato in Giurisprudenza nel luglio 1924.
– Papafava dei Carraresi Novello (Padova, 01/06/1899). Matricola: 139/3. Laureato in Filosofia il 10/05/1922. Dagli “Atti del Rettorato del ‘900” inerenti al Gabinetto di psicologia sperimentale (CSUPD) si evince che questi e l’amico Giovanni Visconti Venosta ne sostennero economicamente il pieno allestimento.
– Pigatti Maria (Vicenza, 15/01/1898). Matricola: 130/3. Iscritta al Corso di laurea in Filosofia nel 1918, si trasferì a Messina nel gennaio 1921.
– Poloni Evelina (Livorno, 08/03/1900). Matricola: 132/3. Laureata in Filosofia il 21/03/1923 e in Lettere nel 1924.
– Pozzato Albina (Vicenza, 25/08/1901). Matricola: 37/4. Laureata in Lettere il 14/12/1923.
– Rimini Carlotta (Venezia, 24/01/1902). Matricola: 154/4. Iscritta al Corso di laurea in Filosofia nel 1920, si trasferì a Milano nel 1921.
– Sartorelli Carolina (Venezia, 24/03/1900). Matricola: 41/4. Laureata in Filosofia il 30/06/1923, proseguì gli studi in Lettere.
– Signorelli Margherita (Cortona, Arezzo, 30/08/1891). Matricola: 188/2. Laureata in Filosofia il 26/06/1924.
– Vezza Angelo (Pescantina, Verona, 16/02/1895). Matricola: 191/2. Laureato in Lettere il 03/07/1920, concluse anche gli studi in Filosofia il 28/03/1923.
– Zambaldo Cirillo (Tregnago, Verona, 28/03/1893). Matricola: 39/2. Laureato in Filosofia il 27/11/1924 e in Lettere il 28/06/1926.
– Zannier Pietro (Clanzetto, Udine, 30/12/1897). Matricola: 93/4. Laureato in Lettere il 05/11/1921, proseguì gli studi in Filosofia.
Durante l’a.a. successivo le 30 esercitazioni (dal 20 novembre 1921 al 21 maggio 1922) impegnarono la sede poco più ampia di Corte Capitaniato 5, entro la Reggia Carrarese. Benussi prese nota solo del numero dei frequentanti: una media di 28 persone, con un minimo 22 e un massimo di 34.
Quindi, Musatti e De Marchi occuparono senz’altro, per talento e dedizione, il posto d’onore nella “famiglia” che si raccolse attorno a Benussi, tanto da meritare l’epiteto di “benussiani” (Maver Lo Gatto, 2001). Tuttavia, il numero degli allievi fu presto variegato e notevole, ad esempio se rapportato al totale degli iscritti al Corso di laurea in Filosofia in quegli anni (24 nell’a.a. 1919-1920, 18 nell’a.a. 1920-1921 e 43 nell’a.a. 1921-1922; CSUPD): quanto esposto è quindi lacunoso e auspichiamo di poterlo integrare e arricchire.
Per ora, ci aiutano a concludere le parole tratte dalla commemorazione del Prof. Catellani per il socio dell’Accademia di scienze, lettere ed arti prematuramente scomparso (adunanza del 22 gennaio 1928): “nella nostra Università […] subito venne circondato dalla stima dei colleghi e dei discepoli, conquistando soprattutto il cuore di questi col candore del suo animo, colla profondità del suo sapere, col suo entusiasmo per la ricerca scientifica e colla sua paterna bontà” (AA.VV., 1928, p. 5).
Andrea Bobbio e Pietro Cordiano
25/01/2018
Antonelli, M. (a cura di) (2006). Vittorio Benussi. Sperimentare l’inconscio. Scritti (1905-1927). Milano: Cortina.
Benussi, V. (1922). La più giovane scienza dello studio di Padova. In AA.VV. Settimo Centenario dell’Università di Padova (p. 47). Padova: Drucker.
Benussi, V. (1932, a cura di Silvia Musatti De Marchi). Suggestione e psicanalisi. Messina: Principato.
Bobbio, A. (2017). Alcune note su Vittorio Benussi a Padova. Congressino 2017. In onore di Mario Zanforlin. Venezia, 23 giugno 2017.
Canfora, L. (2007). Marchesi, Concetto. Dizionario biografico degli italiani, 69.
Cattonaro, E. (1996). Psicologia a Padova. I pionieri veneti della psicologia italiana. Padova: Il Poligrafo.
Gastaldo, G. et al. (2008). Il dottor Gastaldo, medico. Ponzano Veneto, TV: Arida.
Kerbaker, A. (1994). Ex Libris Cesare L. Musatti. Milano: Scheiwiller.
Maver Lo Gatto, A. (2001). Le lettere di Evel Gasparini a Giovanni Maver. Europa orientalis, 20, 1, 211-398.
Mogavero, V. (2014). Papafava dei Carraresi, Novello. Dizionario biografico degli italiani, 81.
Musatti, C. (1928). La scuola di psicologia di Padova (1919-1923). Rivista di psicologia, 24, 26-42.
Musatti, C. (1966). Benussi, Vittorio. Dizionario biografico degli italiani, 8.
Musatti, C. (1986). Il mio mondo giovanile nell’antica Padova. Belfagor, XLI, I, 81-94.
Reichmann, R. (1997). Vittorio Benussi a settant’anni dalla morte (1927-1997). Ricerche di psicologia, 4, 21, 149-188.
Reichmann, R. (2012). Musatti, Cesare. Dizionario biografico degli italiani, 77.
Sgambati, E. (1999). Gasparini, Evelino. Dizionario biografico degli italiani, 52.
Centro per la storia dell'Università di Padova (CSUPD), Registri delle lezioni e delle esercitazioni di psicologia sperimentale; Annuari della Regia Università di Padova; Fascicoli personali studenti; Atti del Rettorato del ‘900.
Domenica 27 novembre 1927, giorno delle esequie di Vittorio Benussi celebrate nel Duomo di Padova, il Gazzettino pubblicò un articolo dal titolo Un illustre scienziato scomparso che così descriveva l’atmosfera che egli aveva creato attorno a sé: “aveva fuso la sua scuola in una famiglia. Amava circondarsi di giovani, e aveva nell’anima un così gran desiderio di gioventù, che dai giovani era ricercato ed amato”.
Se è noto che il Laboratorio attrasse, per via della sua “singolare personalità di scienziato e di artista” (Benussi, 1932, p. V), discepoli, amici e figure di prim’ordine come Concetto Marchesi, dando vita a un centro di studi impegnativi e d’avanguardia e di incontri gradevoli tra “spiriti liberi” (Kerbaker, 1994), poco si sa dei primi studenti che presero parte alle lezioni e soprattutto alle esercitazioni, svolgendo per Benussi anche il ruolo di soggetti sperimentali. Cesare Musatti (1928) raccontò di giovani di ogni facoltà, verosimilmente tra i migliori.
Consultando i Registri delle lezioni e delle esercitazioni di psicologia sperimentale, e gli Annuari dell’ateneo padovano conservati presso il Centro per la storia dell'Università di Padova (CSUPD) nell’intervallo temporale 1919-1922, è stato possibile iniziare a rispondere a questo curioso interrogativo.
Il primo corso di Benussi, 10 incontri di “lezioni introduttive” (di circa 2 ore l’uno, al pomeriggio), si tenne tra il 2 e il 23 maggio 1919. Nell’a.a. 1919-1920 alle 54 lezioni (tra il 14 gennaio e il 29 maggio 1920) si unirono 122 ore di “lezioni integrative-esercitazioni pratiche” per 10 allievi. Nell’a.a. 1920-1921 il corso fu di 53 lezioni, dal 10 novembre 1920 al 27 maggio 1921. Tra gli altri Ernesto Gastaldo, brillante studente di medicina, assistette alle spiegazioni e alle dimostrazioni di Benussi, e ne custodì il profondo insegnamento per tutta la vita (Gastaldo et al., 2008). Infine, nell’a.a. 1921-1922 si tennero 52 lezioni, dal 14 novembre 1921 al 10 maggio 1922. A titolo di esempio, alcuni argomenti furono: la metodologia sperimentale; la percezione dello spazio e del tempo; la valutazione di collettività; l’introspezione; la suggestione e l’ipnosi; i quozienti respiratori e la verità testimoniale (si vedano, nell’Archivio Vittorio Benussi, le serie Didattica 6, Didattica 7 e Didattica 8).
Il primo nucleo delle esercitazioni partì il 4 dicembre 1920 e terminò il 29 maggio 1921, per un totale di 84 lezioni (di circa 2 ore l’una, alla mattina). Il Laboratorio era collocato in “una stanzetta solitaria sul fiume”, in Via S. Francesco 7 (Benussi, 1922; 1932, p. V; si vedano, nell’Archivio Benussi, le fotografie degli apparecchi ivi conservati). In modo interessante, Benussi annotò di volta in volta sul registro i cognomi dei presenti, permettendoci così di identificarne almeno 22 e calcolare che, in media, presero parte ad ogni incontro 6 persone, con un minimo di 1 (quasi sempre Musatti) e un massimo di 13.
I cognomi rinvenuti, elencati di seguito con minime annotazioni principalmente derivate dai “Fascicoli personali studenti” (CSUPD), hanno trovato parziale riscontro negli scritti di Musatti (1986), Cattonaro (1996), Reichmann (1997), Antonelli (2006) e nell’Archivio Vittorio Benussi (si vedano ad esempio i fascicoli relativi alle impronte palmari e alle esperienze di suggestione sul soggetto Signorelli).
– Cardini Augusto (Gaiarine, Treviso, 13/02/1892). Matricola: 15/5. Laureato in Filosofia il 15/08/1923.
– Cramarossa Augusto (Bari, 09/01/1893). Matricola: 54/5. Studiò Giurisprudenza a Napoli fino al 1923, quindi a Padova; si trasferì presso l’Università di Bari nel 1927.
– Dall’Oglio Maria (Forlì, 26/10/1896). Matricola: 163/2. Laureata in Filosofia il 21/03/1923.
– De Marchi Silvia (Pavia, 25/02/1897). Matricola: 117/3. Laureata in Filosofia il 26/06/1924. La sua tesi, “Contributi alla psicologia giudiziaria”, è consultabile sulla piattaforma Phaidra dell’Università di Padova. Il suo “Manifesto di laurea”, simpaticamente firmato dai membri più stretti della “famiglia b.” (Benussi, n.d.r.), riconosce che questo fu il primo elaborato sperimentale prodotto dal Laboratorio.
– Gasparini Evelino (Altivole, Treviso, 20/09/1900). Matricola: 24/4. Laureato in Lettere il 13/12/1923.
– Ghiringhelli Giannina (Duemiglia, Cremona, 12/02/1899). Matricola: 23/4. Iscritta al Corso di laurea in Filosofia nel 1919.
– Incalza Angelo (Francavilla Fontana, Lecce, 21/12/1891). Matricola: 147/3. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Macerata il 19/03/1916, si iscrisse al Corso di laurea in Filosofia a Padova nel 1918.
– Krückel Elsa (Trieste, 28/06/1902). Matricola: 101/5. Laureata in Filosofia il 29/06/1925.
– Malacchini Vasto (Oppeano, Verona, 06/05/1900). Matricola: 30/4. Laureato in Lettere il 15/12/1923 e successivamente in Filosofia il 20/12/1926.
– Minella Gustavo (Venezia, 14/09/1893). Matricola: 39/2. Laureato in Filosofia il 17/11/1920.
– Musatti Cesare (Venezia, 21/09/1897). Matricola: 174/2. Laureato in Filosofia il 03/11/1921.
– Ottolenghi Achille (Venezia, 20/03/1902). Matricola: 194/12. Laureato in Giurisprudenza nel luglio 1924.
– Papafava dei Carraresi Novello (Padova, 01/06/1899). Matricola: 139/3. Laureato in Filosofia il 10/05/1922. Dagli “Atti del Rettorato del ‘900” inerenti al Gabinetto di psicologia sperimentale (CSUPD) si evince che questi e l’amico Giovanni Visconti Venosta ne sostennero economicamente il pieno allestimento.
– Pigatti Maria (Vicenza, 15/01/1898). Matricola: 130/3. Iscritta al Corso di laurea in Filosofia nel 1918, si trasferì a Messina nel gennaio 1921.
– Poloni Evelina (Livorno, 08/03/1900). Matricola: 132/3. Laureata in Filosofia il 21/03/1923 e in Lettere nel 1924.
– Pozzato Albina (Vicenza, 25/08/1901). Matricola: 37/4. Laureata in Lettere il 14/12/1923.
– Rimini Carlotta (Venezia, 24/01/1902). Matricola: 154/4. Iscritta al Corso di laurea in Filosofia nel 1920, si trasferì a Milano nel 1921.
– Sartorelli Carolina (Venezia, 24/03/1900). Matricola: 41/4. Laureata in Filosofia il 30/06/1923, proseguì gli studi in Lettere.
– Signorelli Margherita (Cortona, Arezzo, 30/08/1891). Matricola: 188/2. Laureata in Filosofia il 26/06/1924.
– Vezza Angelo (Pescantina, Verona, 16/02/1895). Matricola: 191/2. Laureato in Lettere il 03/07/1920, concluse anche gli studi in Filosofia il 28/03/1923.
– Zambaldo Cirillo (Tregnago, Verona, 28/03/1893). Matricola: 39/2. Laureato in Filosofia il 27/11/1924 e in Lettere il 28/06/1926.
– Zannier Pietro (Clanzetto, Udine, 30/12/1897). Matricola: 93/4. Laureato in Lettere il 05/11/1921, proseguì gli studi in Filosofia.
Durante l’a.a. successivo le 30 esercitazioni (dal 20 novembre 1921 al 21 maggio 1922) impegnarono la sede poco più ampia di Corte Capitaniato 5, entro la Reggia Carrarese. Benussi prese nota solo del numero dei frequentanti: una media di 28 persone, con un minimo 22 e un massimo di 34.
Quindi, Musatti e De Marchi occuparono senz’altro, per talento e dedizione, il posto d’onore nella “famiglia” che si raccolse attorno a Benussi, tanto da meritare l’epiteto di “benussiani” (Maver Lo Gatto, 2001). Tuttavia, il numero degli allievi fu presto variegato e notevole, ad esempio se rapportato al totale degli iscritti al Corso di laurea in Filosofia in quegli anni (24 nell’a.a. 1919-1920, 18 nell’a.a. 1920-1921 e 43 nell’a.a. 1921-1922; CSUPD): quanto esposto è quindi lacunoso e auspichiamo di poterlo integrare e arricchire.
Per ora, ci aiutano a concludere le parole tratte dalla commemorazione del Prof. Catellani per il socio dell’Accademia di scienze, lettere ed arti prematuramente scomparso (adunanza del 22 gennaio 1928): “nella nostra Università […] subito venne circondato dalla stima dei colleghi e dei discepoli, conquistando soprattutto il cuore di questi col candore del suo animo, colla profondità del suo sapere, col suo entusiasmo per la ricerca scientifica e colla sua paterna bontà” (AA.VV., 1928, p. 5).
Andrea Bobbio e Pietro Cordiano
25/01/2018
Bibliografia
AA.VV. (1928). Atti e memorie della Regia Accademia di scienze, lettere ed arti in Padova, XLIV, 1927-1928.Antonelli, M. (a cura di) (2006). Vittorio Benussi. Sperimentare l’inconscio. Scritti (1905-1927). Milano: Cortina.
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Sgambati, E. (1999). Gasparini, Evelino. Dizionario biografico degli italiani, 52.
Fonti archivistiche
Aspi Archivio storico della psicologia italiana, Università di Milano-Bicocca, Archivio Vittorio BenussiCentro per la storia dell'Università di Padova (CSUPD), Registri delle lezioni e delle esercitazioni di psicologia sperimentale; Annuari della Regia Università di Padova; Fascicoli personali studenti; Atti del Rettorato del ‘900.