Martedì 26 marzo 2019, alle ore 17.30, presso la Sala Rodolfi dell’Università di Milano-Bicocca (edificio U6, IV piano, piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano) verrà inaugurata la mostra “Donne cancellate. Fotografie di Gin Angri dall’Archivio dell’Ospedale psichiatrico San Martino di Como”.
Dopo il successo ottenuto nel 2018 al Palazzo del Broletto di Como, la mostra approderà in Bicocca grazie al Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana e al Polo di Archivio Storico (PAST) della Biblioteca di Ateneo. Curata dall’associazione Oltre il Giardino onlus e realizzata dal fotografo Gin Angri con le immagini e i documenti tratti dalle cartelle cliniche femminili dell’ex manicomio San Martino, l’esposizione ripropone i volti e le storie delle ricoverate che in questo luogo consumarono la loro esistenza o parte di essa tra il 1882 e il 1948.
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La mostra sarà allestita nella galleria accanto all’Aula Magna (piano terra), con ingresso da via Piero e Alberto Pirelli 22 o da piazza dell’Ateneo 1. Sarà visitabile dal 25 marzo al 20 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 21.30, il sabato dalle 8.00 alle 13.30.
L’esposizione rientrerà negli eventi del Milano PhotoFestival, che si svolgerà dal 17 aprile al 30 giugno 2019.
PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE
SALUTI
Cristina Messa, Rettore dell’Università di Milano-Bicocca
Carmen Leccardi, Responsabile del Centro di ricerca interuniversitario “Culture di genere”, Università di Milano-Bicocca
Carlo Fraticelli, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST lariana
Massimo Clerici, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda ospedaliera San Gerardo di Monza
MODERA
Mauro Antonelli, Direttore del Centro Aspi, Università di Milano-Bicocca
INTERVENTI
L’internamento delle donne in manicomio tra ‘800 e ‘900
Candida Carrino, Storica della psichiatria
Il San Martino di Como, un manicomio di confine
Gianfranco Giudice, Filosofo e storico locale
Uno sguardo per riscattarsi
Roberto Mutti, Storico e critico della fotografia
Sarà presente il fotografo Gin Angri
Seguirà una visita guidata alla mostra
Ingresso libero e aperto a tutti