Il fondo Agostino Pirella

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Soggetto produttore

L’archivio e la biblioteca di Agostino Pirella, donati nel 2018 dal figlio Martino alla sede aretina dell’Università di Siena, sono attualmente conservati presso la Biblioteca di area umanistica di Arezzo.
L’attività di riordino delle carte ha avuto inizio nel gennaio 2019 e si è conclusa nel 2020; quelle strettamente personali sono state trattenute dall’erede, mentre altro materiale documentario conservato nella casa di Gorizia è stato donato nel 2022.
Le circa 35 scatole che raccoglievano inizialmente la documentazione ripercorrono in qualche parte le tappe geografiche della vita di Pirella, con i relativi spostamenti: Parma (1948-1955), Mantova (1955-1965), Gorizia (1965-1971), Arezzo (1971-1979) e Torino (1979-2017). Fin dall’inizio è emerso con evidenza come i documenti fossero solo in parte ordinati in fascicoli e buste, mentre per la maggior parte si presentavano sciolti, riuniti in scatole in modo del tutto casuale, tipologicamente diversi (lettere, opuscoli, dattiloscritti) e con estremi cronologici molto ampi e senza indicazioni relative al contenuto. Dopo un’analisi approfondita dei materiali è stato possibile evidenziare la struttura organizzativa del fondo con le principali serie, trovando un preziosissimo appoggio in alcuni appunti autografi che individuavano, in una sorta di mappatura, le precise partizioni in cui lo stesso Agostino aveva raggruppato la sua produzione documentaria. Questa suddivisione è stata poi allargata e riportata alle altre tipologie individuate. Il lavoro di riordino ha cercato quindi di mantenere la struttura originale delle unità titolate dallo stesso Pirella, che presentavano una documentazione per lo più omogenea e rispondente al titolo. L’archivio conserva anche quella parte di documenti (appunti, dépliant e ritagli) che sono stati trovati all’interno dei volumi della biblioteca di Agostino Pirella, raccolti in appositi fascicoli e segnalati nelle serie di appartenenza.
Alla fine del riordino le serie, con le relative sottoserie, sono risultate diciannove, tra cui si segnalano in particolare gli “Scritti miei”, ossia gli autografi e i dattiloscritti di Agostino Pirella; la “Corrispondenza”; i materiali relativi alla rivista letteraria Criteri, fondata e diretta da Pirella agli inizi degli anni ’50; e la serie “Agende, Notes, Taccuini”, che consta di oltre 400 pezzi risalenti a un arco cronologico compreso tra il 1952 e il 2005, con schizzi e annotazioni di vario genere riguardanti l’attività professionale, gli studi, i viaggi, le piccole spese, ma anche appunti personali, contatti telefonici e indirizzi, disegni e versi poetici.
L’inventario archivistico, accessibile dalla piattaforma di ricerca Onesearch del Sistema bibliotecario di ateneo, è stato pubblicato nel 2022 per le Edizioni ETS con il titolo Uno psichiatra umanista: tra le carte e gli scritti di Agostino Pirella, a cura di Beatrice Biagioli, Lucilla Gigli e Marica Setaro, con prefazione di Massimo Bucciantini.
La biblioteca, la cui parte più consistente riguarda ovviamente la psichiatria, comprende riviste, testi universitari di Agostino Pirella, libri di filosofia, politica, letteratura, arte, musica, enciclopedie e dizionari. Attualmente è in corso di catalogazione.

Beatrice Biagioli e Lucilla Gigli
24/11/2022
 

Bibliografia

Biagioli, B., Gigli, L., & Setaro, M. (a cura di) (2022). Uno psichiatra umanista: tra le carte e gli scritti di Agostino Pirella. Inventario e bibliografia, pref. di M. Bucciantini. Pisa: Edizioni ETS.
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