Il fondo Giuseppe Melli

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Il fondo di Giuseppe Melli è conservato presso la Biblioteca comunale "Giuseppe Melli" di San Pietro Vernotico (Brindisi).
La sua storia coincide con quella della biblioteca stessa, ossia con la donazione di Federico Melli, deceduto il 2 ottobre 1940. Egli stabilì, con testamento olografo del 2 dicembre 1939, di nominare erede universale di tutti i suoi beni il Comune di San Pietro Vernotico, con l'obbligo d'istituire un ospedale in onore del figlio Ninetto, morto prematuramente a soli 19 anni. Oltre ai suoi beni, Federico Melli donava al Comune la biblioteca del fratello Giuseppe, precisando: "L'Amministrazione comunale avrà la massima cura della biblioteca di mio fratello, la quale potrà chiamarsi Biblioteca comunale di Giuseppe Melli, e curerà in modo speciale perché né libri, né scritti venissero manomessi o andassero dispersi. I locali, dove detti libri sono attualmente, possono servire esclusivamente a tale scopo". L'accettazione da parte dell'ente locale avvenne il 25 gennaio 1941, successivamente confermata e autorizzata dalla Prefettura di Brindisi nel settembre dello stesso anno.
Dopo un primo riordino iniziale del fondo, costituito da circa diecimila volumi, venne istituita, per iniziativa del Comune, la Commissione comunale di vigilanza che nel 1943 nominò il primo bibliotecario, il sacerdote don Giuseppe Di Bari.
Inizialmente la biblioteca era posta nei locali di via San Pietro, nello stesso Palazzo Melli, ma in seguito fu trasferita dapprima in via Volturno, dove rimase per molti anni, poi in via Lecce, in locali presi in affitto dal Comune, e infine in via S. Antonio, nei locali comunali che oggi la ospitano.
La documentazione archivistica è costituita da carteggio, studi e ricerche di Giuseppe Melli. In particolare si segnalano sei manoscritti ("La Scienza della vita – Psicologia e Scienze Morali"; "Immanuel Kant"; "Storia della Filosofia (da Leibniz a Hume)"; "Storia della Filosofia [da Bacone a Spinoza]"; "La filosofia greca"; "La Filosofia di Schopenhauer"), oltre a lettere e cartoline autografe, frutto dei rapporti di Melli con le personalità della cultura dell'epoca e con la sua famiglia.
La corrispondenza, compresa tra il 1916 e il 1939, è conservata in 8 faldoni e al suo interno è suddivisa per anno, non essendo ancora stata oggetto di un vero e proprio riordino.

Valentina Pennetta

Bibliografia

Levante, D. (2004). La biblioteca comunale "Giuseppe Melli" di San Pietro Vernotico: da "libreria privata" a "biblioteca pubblica". Analisi di un percorso. Kronos, Supplemento, 1, 27-37.
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