Lettera di William Mackenzie [1] a Giulio Cesare Ferrari

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Kaiserhof / Telephon 4605-4609

Elberfeld, 19 settembre 1912

Chiar.mo Prof. Ferrari,
Mille grazie per la Sua lettera oltre ogni dire cortese, della quale Le sono tenutissimo.
L'amico Assagioli [2] ed io stiamo utilizzando la medesima, insieme al suo articolo [3], come una delle basi critiche ai nostri esperimenti.
Per ora posso dirLe con certezza che questi offrono uno straordinario interesse. Sarò molto lieto di parlarne a lungo con Lei ed anche, se crederà, di fornirLe notizie per la Sua bella Rivista.
Non so se Le ho già scritto che terrò sull'argomento un discorso al prossimo Congresso delle Scienze a Genova [4]. Dato il mio non poco lavoro di coordinazione e di preparazione che fino a quel momento mi terrà occupato, Le proporrei di scegliere insieme quanto possa eventualmente interessarLa pel suo periodico, dopo la conferenza, e le conversazioni che spero bene di fare con Lei.
Il suo articolo trovasi ora qui in numero sufficiente di esemplari. Anche il Sig. Krall [5] m'incarica di ringraziarLa e salutarLa; ed io aggiungo di mio, la preghiera di non troppo tener conto di sue apparenti mancanze in fatto di risposte e simili. Il disgraziato, pur essendo persona gentilissima, è nella impossibilità assoluta di far fronte al pelago di corrispondenze nel quale i suoi cavalli lo hanno cacciato. Tanto è vero che ha dovuto prendere due signorine steno-dattilografe apposite, le quali… non bastano!
Abbiamo fondato (coi firmatari della "Erklärung") una "Gesellschaft für experimentelle Tierpsychologie", nella speranza di mettere ordine ed intensità nelle ulteriori ricerche simili a quelle già iniziate. Ella sarà quanto prima pregato di far parte dell'areopago dei "Mitarbeiter" come meglio Le spiegherà l'amico Assagioli.
Scusi la fretta di questa mia, che vorrebbe esser più lunga, e mi creda con rinnovati ringraziamenti e coi migliori saluti,
Suo dev.mo
W. Mackenzie
 
[1] William Mackenzie (1877-1970), biologo, filosofo e parapsicologo inglese, nato e vissuto per lo più in Italia, docente di filosofia biologica all'Università di Genova dal 1939 al 1945. Si rese celebre in seguito allo studio, negli anni 1912-1913, in compagnia di Claparède, Maeterlinck e Assagioli, dei famosi cavalli "calcolatori e pensanti" di Elberfeld. Dopo la guerra realizzò a Bruxelles il primo studio di calcolo trascendentale sotto ipnosi.
[2] Roberto Assagioli (1888-1974), psichiatra e teosofo, fondatore della "psicosintesi", fu uno dei primi divulgatori scientifici del pensiero di Freud in Italia.
[3] G.C. Ferrari, La "Scuola dei cavalli" a Elberfeld, in «Rivista di psicologia», 1912, pp. 461-478. Nello stesso volume si trova anche l'articolo di W. MacKenzie, I cavalli pensanti di Elberfeld, pp. 479-517. Successivamente, nella rivista del 1914, comparvero i seguenti articoli sul medesimo tema: Vittorio Ricciarelli, Ricerche originali sulla psicologia di un cavallo (Nota preventiva), pp. 151-157 e G.C. Ferrari, Esperimenti di controllo per le ricerche di K. Krall sulle facoltà matematiche dei cavalli, pp. 158-160.
[4] Si tratta della VI Riunione della Società italiana per il progresso delle scienze, tenutasi a Genova nell'ottobre 1912.
[5] Karl Krall (1863-1929), negoziante di bigiotterie a Elberfeld, in Germania, il quale a partire dal 1909 sostituì un anziano maestro di scuola, Wilhelm von Osten, nella sperimentazione di un sistema di istruzione elementare per cavalli, pubblicando, proprio nel 1912, l'opuscolo Animali pensanti.
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