Cartolina del pedagogista Giuseppe Luigi (Gino) Ferretti (1880-1950) a Giulio Cesare Ferrari

Vai al menù contestuale

Caro Ferrari,
Dunque ci vedremo presto. Io intanto darò l'ultima mano al saggio [1]: temo forte, però, di non poterlo ridurre di molto: vi si oppongono il mio desiderio di renderlo leggibile e poi il fatto che dovrei nel caso sopprimere quei documenti di poesia infantile in cui riposano le mie analisi e conclusioni! Il lavoro non ha poi il carattere di una nota preliminare: e conserverà il suo valore anche quando ne avrò rifuso una parte nel vol. di cui ti ho parlato.
Scrivimi in tempo della tua venuta!
Ora saluti affettuosi, e grazie
Tuo Gino Ferretti
 
Roma 50. Via Forlì 30
26/III.921

[1] Una parte del saggio "La poesia e i fanciulli", che Ferretti aveva proposto a Ferrari nella lettera precedente (Ferretti a Ferrari Roma, 19/03/1921).
back to top