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con la collaborazione di Ilaria Fiori (per la regestazione del Carteggio)
L’archivio del fisiologo e psicologo sperimentale Casimiro Doniselli (1876-1960), direttore dal 1912 al 1945 dell’Istituto civico di psicologia sperimentale di Milano, è conservato dagli eredi a Civate (Lecco), nella casa di campagna dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Grazie alla disponibilità della famiglia e a un progetto cofinanziato dal Comune di Civate, il fondo è stato inventariato e digitalizzato a cura del Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Il materiale era conservato, senza alcun ordine apparente, nello studio civatese di Doniselli, dove si trova tuttora anche un cospicuo fondo librario. L’archivio è stato riordinato tra il 2013 e il 2016, condizionato in fascicoli e riposto in 54 faldoni. Raccoglie il carteggio, i manoscritti e i documenti scientifici e personali di Doniselli, oltre a una raccolta fotografica comprensiva di album di famiglia e fotografie relative alle sue pubblicazioni di ambito fisiologico e psicologico. Insieme alla documentazione di Doniselli sono state rinvenute le carte e le fotografie riguardanti la moglie, Amelia Maria Lanzi, che prima di sposarsi, negli anni intorno alla prima guerra mondiale, fu la sua assistente all’Istituto civico di psicologia sperimentale. Questa documentazione è stata raccolta in un’appendice dell’archivio Doniselli.
Il fondo è stato suddiviso in 11 partizioni archivistiche: “Carteggio scientifico”, “Carteggio con i famigliari”, “Documenti personali”, “Documenti scientifici”, “Documenti relativi alla guerra”, “Proprietà famigliari”, “Materiali a stampa”, “Fotografie diverse”, “Oggetti”, “In memoria di Casimiro Doniselli”, “Appendice – Carte di Amelia Maria Lanzi”.
Il Carteggio scientifico è stato separato da quello famigliare. La partizione dedicata al carteggio scientifico, suddivisa nelle quattro serie “Lettere a Doniselli”, “Lettere di Doniselli”, “Lettere della moglie Amelia Maria Lanzi”, e “Lettere di altri ad altri”, testimonia l’attività dello studioso soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, anche se non mancano lettere del periodo precedente. Tra i corrispondenti, si segnalano alcuni grandi nomi del panorama culturale e scientifico del tempo, come il fisiologo sperimentale di origini lituane Elie de Cyon (1843-1912), lo psicologo francese Henri Piéron (1881-1964), il fondatore dell’Università Cattolica, padre Agostino Gemelli (1878-1959), il direttore dell’Istituto nazionale di ottica di Arcetri-Firenze Vasco Ronchi (1897-1988) e lo psicologo Marcello Cesa-Bianchi, che ereditò da Doniselli la direzione dell’Istituto civico di psicologia sperimentale di Milano. Sono inoltre presenti scambi epistolari con le collaboratrici dell’Istituto, Maria Luisa Aurelio, Enrica Corti e Carmela Curtoni Ferrari, oltre a un nutrito carteggio, iniziato nel 1915 e proseguito fino al 1933, con l’assistente Amelia Maria Lanzi (1892-1965), che nel 1919 diventò sua moglie. Proprio in virtù di questo ruolo, le lettere tra Doniselli e la futura moglie sono state inserite in questa partizione e non nel carteggio famigliare. Quest’ultimo raccoglie le lettere scambiate tra Doniselli e i famigliari, tra cui il padre, il medico Alfredo Doniselli, e i figli Ernesto e Luigi Doniselli. La partizione “Carteggio con i famigliari” è suddivisa nelle serie “Lettere a Doniselli” e “Lettere di Doniselli”. Trattandosi di lettere private, si è deciso di fornire unicamente le date croniche e topiche delle lettere, omettendo i regesti e le scansioni dei documenti. Allo stesso modo, la partizione “Proprietà famigliari” descrive solo sommariamente i documenti riguardanti le proprietà fondiarie della famiglia Doniselli e non è corredata dalle immagini dei materiali.
I “Documenti personali” contengono attestati, diplomi e documenti relativi agli incarichi universitari di Doniselli, ma anche i materiali relativi alla sua formazione, come le pagelle del Liceo Parini di Milano, i suoi certificati anagrafici e il diploma di laurea all’Università di Torino. Per quanto riguarda i “Documenti scientifici”, vi sono confluiti i documenti relativi alla didattica da lui svolta presso l’Accademia scientifico-letteraria e in seguito presso l’Università degli Studi di Milano, i manoscritti di molte delle sue opere giovanili e della maturità, alcune delle quali inedite, e una grande quantità di appunti vari, spesso di difficile lettura e non datati. Vi si trova per esempio la stesura preparatoria di “Udito e sensi generali” (1927), oltre a differenti versioni di uno scritto rimasto inedito a cui Doniselli lavorò nel corso degli anni Cinquanta dopo il suo trasferimento a Civate, dal titolo “Generalità e premesse sul significato dei termini ‘senso geometrico’ e ‘senso aritmetico’”. Particolarmente significativa risulta la serie dedicata all’attività di Doniselli come direttore dell’Istituto civico di psicologia sperimentale, in cui sono conservate le relazioni annuali del lavoro svolto, le proposte da lui inviate al Comune di Milano in materia di orientamento professionale, vari articoli di giornale sulle attività dell’Istituto e altro materiale stampa, tra cui le Guide dell’Istituto stesso e ritagli di giornale.
In qualità di ufficiale medico, comandante di un ospedaletto da campo someggiato sull’Ortigara durante la prima guerra mondiale, Doniselli ha lasciato inoltre un’importante testimonianza relativa alla Grande Guerra, arricchita da numerose fotografie, raggruppate, insieme a vari ritagli di giornale, nella serie “Documenti relativi alla guerra”. In questa partizione di trovano anche alcuni documenti relativi alla seconda guerra mondiale, tra cui documentazione riguardante la detenzione nel 1945 dei coniugi Doniselli nel carcere di Torino e la scomparsa del figlio Luigi durante la campagna in Russia. Nella partizione “Fotografie diverse” sono state raccolte le fotografie e i negativi, oltre ad alcuni album famigliari, che ritraggono Doniselli, alcuni membri della sua famiglia, alcuni amici. Il fondo conserva infine alcuni oggetti appartenuti a Doniselli, come medaglie, onorificenze al valor militare e gli stampi per le illustrazioni di “Udito e sensi generali” (1927), e un album fotografico “In memoriam” realizzato per il suo funerale. Nei “Materiali a stampa” si trovano numerosi ritagli di giornale raccolti dallo stesso Doniselli e suddivisi a seconda delle tematiche affrontate, dalla scienza alla filosofia, dalla musica all’attualità.
Il fondo Doniselli è arricchito da un’appendice di carte riguardanti la moglie Amelia Maria Lanzi. Analogamente a quanto fatto per le partizioni dell’archivio Doniselli, la partizione è articolata in “Carteggio scientifico”, “Carteggio con i famigliari”, “Attestati, diplomi, certificati”, “Fotografie” e “Documenti in memoria”. I carteggi sono stati suddivisi tra lettere inviate e ricevute dalla Lanzi, con una divisione tra il carteggio di natura scientifica e quello di natura prettamente famigliare, scambiato soprattutto con i figli Ernesto e Luigi. Come per Doniselli, per il carteggio famigliare si forniscono unicamente le date croniche e topiche, senza le scansioni dei documenti. La serie “Attestati” permette di ricostruire la carriera scolastica e professionale della Lanzi, mentre le fotografie e gli album “In memoria” comprendono materiali fotografici relativi alla Lanzi e alla sua famiglia.
Inventario a cura di Elena Canadelli
con la collaborazione di Ilaria Fiori (per la regestazione del Carteggio)
L’archivio del fisiologo e psicologo sperimentale Casimiro Doniselli (1876-1960), direttore dal 1912 al 1945 dell’Istituto civico di psicologia sperimentale di Milano, è conservato dagli eredi a Civate (Lecco), nella casa di campagna dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Grazie alla disponibilità della famiglia e a un progetto cofinanziato dal Comune di Civate, il fondo è stato inventariato e digitalizzato a cura del Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Il materiale era conservato, senza alcun ordine apparente, nello studio civatese di Doniselli, dove si trova tuttora anche un cospicuo fondo librario. L’archivio è stato riordinato tra il 2013 e il 2016, condizionato in fascicoli e riposto in 54 faldoni. Raccoglie il carteggio, i manoscritti e i documenti scientifici e personali di Doniselli, oltre a una raccolta fotografica comprensiva di album di famiglia e fotografie relative alle sue pubblicazioni di ambito fisiologico e psicologico. Insieme alla documentazione di Doniselli sono state rinvenute le carte e le fotografie riguardanti la moglie, Amelia Maria Lanzi, che prima di sposarsi, negli anni intorno alla prima guerra mondiale, fu la sua assistente all’Istituto civico di psicologia sperimentale. Questa documentazione è stata raccolta in un’appendice dell’archivio Doniselli.
Il fondo è stato suddiviso in 11 partizioni archivistiche: “Carteggio scientifico”, “Carteggio con i famigliari”, “Documenti personali”, “Documenti scientifici”, “Documenti relativi alla guerra”, “Proprietà famigliari”, “Materiali a stampa”, “Fotografie diverse”, “Oggetti”, “In memoria di Casimiro Doniselli”, “Appendice – Carte di Amelia Maria Lanzi”.
Il Carteggio scientifico è stato separato da quello famigliare. La partizione dedicata al carteggio scientifico, suddivisa nelle quattro serie “Lettere a Doniselli”, “Lettere di Doniselli”, “Lettere della moglie Amelia Maria Lanzi”, e “Lettere di altri ad altri”, testimonia l’attività dello studioso soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, anche se non mancano lettere del periodo precedente. Tra i corrispondenti, si segnalano alcuni grandi nomi del panorama culturale e scientifico del tempo, come il fisiologo sperimentale di origini lituane Elie de Cyon (1843-1912), lo psicologo francese Henri Piéron (1881-1964), il fondatore dell’Università Cattolica, padre Agostino Gemelli (1878-1959), il direttore dell’Istituto nazionale di ottica di Arcetri-Firenze Vasco Ronchi (1897-1988) e lo psicologo Marcello Cesa-Bianchi, che ereditò da Doniselli la direzione dell’Istituto civico di psicologia sperimentale di Milano. Sono inoltre presenti scambi epistolari con le collaboratrici dell’Istituto, Maria Luisa Aurelio, Enrica Corti e Carmela Curtoni Ferrari, oltre a un nutrito carteggio, iniziato nel 1915 e proseguito fino al 1933, con l’assistente Amelia Maria Lanzi (1892-1965), che nel 1919 diventò sua moglie. Proprio in virtù di questo ruolo, le lettere tra Doniselli e la futura moglie sono state inserite in questa partizione e non nel carteggio famigliare. Quest’ultimo raccoglie le lettere scambiate tra Doniselli e i famigliari, tra cui il padre, il medico Alfredo Doniselli, e i figli Ernesto e Luigi Doniselli. La partizione “Carteggio con i famigliari” è suddivisa nelle serie “Lettere a Doniselli” e “Lettere di Doniselli”. Trattandosi di lettere private, si è deciso di fornire unicamente le date croniche e topiche delle lettere, omettendo i regesti e le scansioni dei documenti. Allo stesso modo, la partizione “Proprietà famigliari” descrive solo sommariamente i documenti riguardanti le proprietà fondiarie della famiglia Doniselli e non è corredata dalle immagini dei materiali.
I “Documenti personali” contengono attestati, diplomi e documenti relativi agli incarichi universitari di Doniselli, ma anche i materiali relativi alla sua formazione, come le pagelle del Liceo Parini di Milano, i suoi certificati anagrafici e il diploma di laurea all’Università di Torino. Per quanto riguarda i “Documenti scientifici”, vi sono confluiti i documenti relativi alla didattica da lui svolta presso l’Accademia scientifico-letteraria e in seguito presso l’Università degli Studi di Milano, i manoscritti di molte delle sue opere giovanili e della maturità, alcune delle quali inedite, e una grande quantità di appunti vari, spesso di difficile lettura e non datati. Vi si trova per esempio la stesura preparatoria di “Udito e sensi generali” (1927), oltre a differenti versioni di uno scritto rimasto inedito a cui Doniselli lavorò nel corso degli anni Cinquanta dopo il suo trasferimento a Civate, dal titolo “Generalità e premesse sul significato dei termini ‘senso geometrico’ e ‘senso aritmetico’”. Particolarmente significativa risulta la serie dedicata all’attività di Doniselli come direttore dell’Istituto civico di psicologia sperimentale, in cui sono conservate le relazioni annuali del lavoro svolto, le proposte da lui inviate al Comune di Milano in materia di orientamento professionale, vari articoli di giornale sulle attività dell’Istituto e altro materiale stampa, tra cui le Guide dell’Istituto stesso e ritagli di giornale.
In qualità di ufficiale medico, comandante di un ospedaletto da campo someggiato sull’Ortigara durante la prima guerra mondiale, Doniselli ha lasciato inoltre un’importante testimonianza relativa alla Grande Guerra, arricchita da numerose fotografie, raggruppate, insieme a vari ritagli di giornale, nella serie “Documenti relativi alla guerra”. In questa partizione di trovano anche alcuni documenti relativi alla seconda guerra mondiale, tra cui documentazione riguardante la detenzione nel 1945 dei coniugi Doniselli nel carcere di Torino e la scomparsa del figlio Luigi durante la campagna in Russia. Nella partizione “Fotografie diverse” sono state raccolte le fotografie e i negativi, oltre ad alcuni album famigliari, che ritraggono Doniselli, alcuni membri della sua famiglia, alcuni amici. Il fondo conserva infine alcuni oggetti appartenuti a Doniselli, come medaglie, onorificenze al valor militare e gli stampi per le illustrazioni di “Udito e sensi generali” (1927), e un album fotografico “In memoriam” realizzato per il suo funerale. Nei “Materiali a stampa” si trovano numerosi ritagli di giornale raccolti dallo stesso Doniselli e suddivisi a seconda delle tematiche affrontate, dalla scienza alla filosofia, dalla musica all’attualità.
Il fondo Doniselli è arricchito da un’appendice di carte riguardanti la moglie Amelia Maria Lanzi. Analogamente a quanto fatto per le partizioni dell’archivio Doniselli, la partizione è articolata in “Carteggio scientifico”, “Carteggio con i famigliari”, “Attestati, diplomi, certificati”, “Fotografie” e “Documenti in memoria”. I carteggi sono stati suddivisi tra lettere inviate e ricevute dalla Lanzi, con una divisione tra il carteggio di natura scientifica e quello di natura prettamente famigliare, scambiato soprattutto con i figli Ernesto e Luigi. Come per Doniselli, per il carteggio famigliare si forniscono unicamente le date croniche e topiche, senza le scansioni dei documenti. La serie “Attestati” permette di ricostruire la carriera scolastica e professionale della Lanzi, mentre le fotografie e gli album “In memoria” comprendono materiali fotografici relativi alla Lanzi e alla sua famiglia.