Amelia Maria Lanzi Doniselli

Milano, 8 Aprile 1892 – Milano, 17 Novembre 1965
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Biografia

Figlia di Achille Lanzi, giornalista e redattore del quotidiano La Perseveranza, il 10 luglio 1906 conseguì la licenza complementare presso la Scuola annessa alla Scuola normale “Gaetana Agnesi” di Milano e l’anno seguente iniziò a frequentare l’Istituto femminile di ginnastica “Pietro Ravasio”.
Sempre a Milano, nel 1910 ottenne il diploma di abilitazione all’insegnamento elementare della Scuola normale “Carlo Tenca”, prestando poi servizio come praticante volontaria nella Scuola elementare maschile “Luigi Rossari”. Collaborò inoltre con l’Associazione “Per la scuola”, fondata nel 1907 e sostenuta dalla giunta municipale e dal ministro dell’istruzione pubblica, in qualità di vicesegretaria gratuita, occupandosi dei problemi di igiene e previdenza sociale degli alunni. In tale ruolo partecipò all’Esposizione internazionale di igiene sociale tenutasi a Roma dal 1911 al 1912 e nello stesso anno si occupò delle pratiche amministrative per l’assistenza odontoiatrica agli allievi delle scuole comunali presso l’Istituto stomatologico italiano.
Iscrittasi in seguito al Corso di perfezionamento per i licenziati dalle scuole normali dell’Accademia scientifico-letteraria di Milano, il 7 luglio 1913 ottenne l’abilitazione all’insegnamento della calligrafia nelle scuole tecniche e normali.
Maestra elementare in diversi istituti milanesi, fra i quali la Scuola maschile Pestalozzi, il 9 maggio 1915 venne assunta come assistente presso l’Istituto civico di pedagogia e psicologia sperimentale, diretto dal fisiologo Casimiro Doniselli. Il laboratorio, da poco ubicato nei nuovi locali all’interno del complesso delle scuole di viale Lombardia, nella periferia nord della città, effettuava ricerche sull’orientamento scolastico, sulla psicofisiologia del lavoro e della fatica.
Durante la prima guerra mondiale, quando Doniselli fu richiamato come capitano medico sul fronte dell’Ortigara, la Lanzi lo sostituì nella gestione del laboratorio, cercando di tutelare l’esistenza dell’istituto seguendo le indicazioni del direttore: si incontrò a tal fine più volte con l’assessore Luigi Veratti (per discutere della costruzione del progettato Istituto civico di fisiologia, in realtà mai realizzato), con il professore di letteratura italiana dell’Accademia scientifica-letteraria Michele Scherillo e con il neurologo Carlo Besta, allora impegnato nella realizzazione del Centro neurochirurgico della Guastalla e dell’Istituto neurologico pro feriti cerebrali Vittorio Emanuele III, al quale mostrò il laboratorio.
Fidanzatasi con Casimiro Doniselli al termine del conflitto, lo sposò il 7 giugno 1919, abbandonando da quel momento l’attività lavorativa per dedicarsi alla famiglia: dal matrimonio nacquero due figli, Ernesto e Luigi, quest’ultimo disperso durante la campagna di Russia nel corso della seconda guerra mondiale.
Nel 1945, insieme al marito, fu detenuta per un breve periodo nel carcere di Torino.

Dario De Santis
23/12/2016

Bibliografia

Redondi, P. (2008). Educare per la vita. L’istituto civico di psicologia sperimentale, in Canadelli, E. & Zocchi, P. (Eds.). Milano scientifica 1875-1924, Vol. II, Milano: Sironi, 277-301.

Fonti archivistiche

Archivio privato Casimiro Doniselli, Civate (Lecco), Appendice, Carte di Amelia Maria Lanzi (1898-1966).

Fonte iconografica

Archivio privato Casimiro Doniselli, Civate (Lecco).
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