Psicoterapia e scienze umane

Vai al menù contestuale

La rivista Psicoterapia e scienze umane venne fondata nel 1967 da Pier Francesco Galli nell’ambito del “Gruppo milanese per lo sviluppo della psicoterapia” (organizzazione attiva dal 1960) che, a livello editoriale, era già caratterizzato da due iniziative: la collana Feltrinelli “Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica” (fondata da Pier Francesco Galli e Gaetano Benedetti nel 1960, con 87 titoli pubblicati) e la collana Boringhieri “Programma di psicologia psichiatria psicoterapia” (fondata da Pier Francesco Galli nel 1964, con circa 300 titoli a tutt’oggi pubblicati). In seguito furono fondate altre collane, come la collana Bollati Boringhieri “L’osservazione psicoanalitica” nel 1992 (24 titoli) e la collana Einaudi “Tracce dalla psicoanalisi”.
Lo scopo della rivista, che prosegue oggi in continuità storica e formale con le attività avviate nel 1960, era prima di tutto quello di servire da stimolo critico per le associazioni professionali e i servizi di salute mentale soprattutto riguardo ai temi della formazione, della teoria della tecnica e del rapporto tra psicoterapia e scienze umane, nel confronto tra colleghi di orientamenti diversi. Si intendeva poi, attraverso una prospettiva interdisciplinare, stabilire un collegamento con il dibattito internazionale, per porre rimedio al ritardo italiano e porre l’attenzione ai processi formativi, nel loro legame concreto tra pratica clinica e costruzione della teoria.
In linea con i presupposti degli esordi, nel corso del tempo Psicoterapia e scienze umane ha pubblicato interventi su tematiche psicoanalitiche accanto a quelli di discipline come psicologia, psichiatria, sociologia, filosofia, antropologia, pedagogia e storia. Indipendente da ogni associazione o istituzione, la rivista non ha mai fatto pubblicità e non ha professato interessi “di scuola”, ma si è proposta come strumento al servizio dello sviluppo della psicoterapia in Italia, allo scopo di stimolare, dall’esterno, altre iniziative, scuole o associazioni.
A partire dagli anni Ottanta, per accentuare il suo carattere di “servizio”, all’interno del periodico sono state avviate una serie di rubriche, tra cui “Classici della ricerca psicoanalitica” (con 30 classici pubblicati dal 1989 al 1999), “Casi clinici” (dal 1987), “Recensioni”, e “Riviste” (che dal 1984 pubblica in ogni numero gli indici di varie riviste internazionali e italiane e la segnalazione commentata di articoli selezionati). Inoltre dal n. 4 del 2004 è iniziata la rubrica “Tracce”, curata da Pier Francesco Galli e Alberto Merini all’interno del progetto “Mummia ridens”, che si propone di pubblicare “materiali, editi o inediti”, che tentano di ricostruire una “specie di storia della psicologia, della psichiatria e della psicoterapia”.
Del comitato editoriale della rivista, nel corso degli anni, hanno fatto parte: Alessandro Ancona, Tullio Aymone, Gaetano Benedetti, Arno von Blarer, Enzo Codignola, Johannes Cremerius, Merton Max Gill, Emanuele Gualandri, Klaus Horn, Eustachio Loperfido, Giambattista Muraro, Berta Neumann, Paul Parin, Tito Perlini, Michele Ranchetti, Paul Roazen, Tullio Seppilli, Helmuth Thomä, Judith Valk, Joseph Weiss.
Attualmente la rivista è diretta da Pier Francesco Galli, Marianna Bolko e Paolo Migone (responsabile). Fanno parte del Comitato di consulenza, tra gli altri, Morris Eagle di Los Angeles, Lawrence Friedman di New York, Frank Sulloway di Berkeley, Jerome C. Wakefield di New York, Drew Westen di Atlanta. Vari membri della redazione provengono dalle comunità psicoanalitiche tedesca e svizzera (il gruppo di Psicoterapia e scienze umane mantiene dalle origini stretti rapporti con il “Seminario psicoanalitico di Zurigo”) e, negli Stati Uniti, dal gruppo di David Rapaport (rinominato, dopo la morte di George S. Klein, “Rapaport-Klein Study Group”).
Nel 2016 la rivista ha compiuto 50 anni di pubblicazione ininterrotta, e per l’occasione ha pubblicato un numero speciale con le risposte a una serie di domande poste alle figure più rappresentative della disciplina a livello internazionale.
Psicoterapia e scienze umane è indicizzata dalle principali banche dati, tra cui Scopus, PEP Web e Web of Science, ed è l’unica rivista italiana di psicoterapia, e anche di psicoanalisi, indicizzata in Web of Science.

Paolo Migone
22/11/2017

Bibliografia

Babini, V.P. (2007). I quarant’anni della rivista “Psicoterapia e scienze umane”. Psichiatri oggi, 9(1), 23-25. Disponibile online.
Borrelli, F. (2017). Cinquant’anni di Psicoterapia e scienze umane. Il manifesto, inserto Alias Domenica, 12 febbraio, 3. Disponibile online
Burgio, A. (2006). Una grande rivista per la psiche. Il manifesto, 31 dicembre, 13. Disponibile online.
Galli, P.F. (1986). Psicoterapia, psicoanalisi e psichiatria nei primi anni 1960. Appunti per una storia. Il piccolo Hans, 50, 173-190. Ristampa: Psicoterapia e scienze umane, 45(1), 2011, 75-88. Traduzione inglese disponibile online.
Galli, P.F. (2005). La contestazione del congresso di Milano del 1968 della Società italiana di psichiatria, con note sulla storia del Gruppo milanese per lo sviluppo della psicoterapia. Psicoterapia e scienze umane, 39(4), 511-519.
Galli, P.F. (2006). In viaggio con i libri: 1959-2006. Psicoterapia e scienze umane, 40(3), 719-735.
Mattioli, F. (1987). I vent’anni di un binomio impegnativo. la Rivisteria, 10, 30-33. Ristampa: Psicoterapia e scienze umane, 46(2), 2012, 416-422. Disponibile online.
Pagnini, A. (2016). Inchiesta sulla psiche. Il Sole 24 Ore, 11 dicembre, 30. Disponibile online.
Vegetti Finzi, S. (2016). La psicoanalisi è un cantiere aperto. Corriere della sera, 22 dicembre, 40-41. Disponibile online.
Viganò, C. (1984). La psicoanalisi in Italia. Conversazione con Pier Francesco Galli. Parte I: L’istituzione psicoanalitica. Freudiana, 4, 109-116. Ristampato col titolo La psicoanalisi e l’istituzione psicoanalitica in Italia: Psicoterapia e scienze umane, 43(1), 2009, 95-104. Disponibile online
back to top