Piero Varenna

Milano, 25 Luglio 1890 – Milano, 12 Gennaio 1953
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Biografia

Laureato a Pavia nel 1916, partecipò come volontario alla prima guerra mondiale, prestando servizio in qualità di medico di battaglione sull’Ortigara, sull’altopiano della Bainsizza e in Albania.
Rientrato a Pavia dopo la guerra, dal 1919 al 1920 fu assistente presso l’Ospedale San Matteo e successivamente, dal 1920 al 1925, occupò il posto di assistente effettivo presso la Clinica neurologica dell’Università di Pavia, avendo ottenuto la nomina ministeriale su proposta del direttore, professor Casimiro Mondino. Dal 1922 al 1925 ebbe inoltre un posto fisso di studio presso l’Istituto di anatomia patologica dell’ateneo pavese, allora diretto da Achille Monti, dove curò in particolare gli aspetti istopatologici di alcuni lavori di neurologia.
Nel 1923 conseguì la libera docenza in Clinica delle malattie nervose e mentali e nel 1929 vinse il concorso per il posto di direttore dell’Ospedale psichiatrico provinciale di Novara, ma non occupò mai tale posizione, preferendo rimanere a Milano ad esercitare la libera professione.
Secondo quanto scrisse Giuseppe Carlo Riquier nel suo necrologio, “l’attività professionale, costellata da una ininterrotta serie di splendide affermazioni, non gli impedì di assumere nel 1932 il posto di primario neurologico nell’Ospedale San Luca di Milano per i mutuati dell’industria, di dare notevole impulso al reparto che gli era affidato e di mantenersi a contatto con l’ambiente accademico” (Riquier, p. 4).
Dopo aver ottenuto nel 1934 l’incarico di insegnamento di Fisiologia comparata e semeiotica del sistema nervoso presso la Scuola veterinaria di Milano, nel 1941 la Facoltà medica dell’Ateneo milanese gli affidò la direzione temporanea della Clinica delle malattie nervose e mentali e dell’annessa Scuola di specialità. Contemporaneamente l’ateneo lo incaricò della direzione della Divisione neurologica “Serafino Biffi” presso l’Ospedale Maggiore Policlinico. Nel giugno dello stesso anno 1941 fu nominato dall’Amministrazione dell’Ospedale Maggiore consulente di neurologia, elettrodiagnostica ed elettroterapia presso la Sezione Neurodeliri nel nuovo Ospedale di Niguarda e poco dopo, nel maggio 1942, direttore del “Reparto deliri”.
A Niguarda Varenna si rivelò un “provetto organizzatore e maestro, circondato da allievi volenterosi e capaci, [e] trasformò il ‘Neurodeliri’ in un centro diagnostico e terapeutico informato alle più moderne esigenze, sia istituendo il Pronto soccorso psichiatrico, sia ripristinando la Sezione neurologica autonoma” (Riquier, p. 4).
Coltivò con notevole profitto anche l’attività di ricerca, come testimonia la sua produzione scientifica sulle Atrofie muscolari e sulla Chirurgia del simpatico. Va inoltre ricordato un lavoro in collaborazione con Gian Maria Fasiani relativo ad una Sindrome discinetica unilaterale a carattere coreo-atetosico (emiballismo) trattata con la sezione del fascio piramidale crociato, “a testimonianza della sua solida preparazione nelle discipline biologiche e sussidiarie, della sua estesa cultura specifica e della vasta esperienza clinica” (Riquier, p. 3).
Varenna, che fu anche membro del Consiglio direttivo della Società italiana di neurologia, scomparve prematuramente il 12 gennaio 1953, togliendosi la vita. In seguito alla sua morte si istituì una Fondazione a lui intitolata, con lo scopo di assicurare un’efficace assistenza post-ospedaliera ai “mancati suicidi”. 

Paola Bianchi
10/12/2016

Bibliografia

Crippa, M.A., & Sironi, V.A. (a cura di) (2009). Niguarda un ospedale per l’uomo nel nuovo millennio. Arte e storia della cura alla Ca’ Granda di Milano. Cinisello Balsamo: Silvana editoriale.
Riquier, ​G.C. (1953). Pietro Varenna. Rivista sperimentale di freniatria, LXXVII(I-II).

Opere

(1920). L’isterismo nell’uomo. Pavia: Tip. Cooperativa.
(1922). Le atrofie muscolari. Pavia: Tip. Cooperativa.
(1923). Contributo alla fisiopatologia della regione centroparietale: osservazioni cliniche e anatomopatologiche (Clinica neuropatologica della R. Università di Pavia). Pavia: Tip. Cooperativa.
(1924, con E. Bortini). Risultati favorevoli della röntgenterapia su fibromioma sottosieroso dell’utero in emiplegica per ictus da embolia cerebrale. Pavia: Tip. Cooperativa.
(1933). La cura con la febbre: Piretoterapia. Cremona: Cremona Nuova.
(1933). Lo scopo del matrimonio dal punto di vista sociale e medico-legale. Cremona: Cremona Nuova.
(1936). Ottorino Rossi. Cremona: Cremona Nuova.
(1939). La bacterioterapia mista nelle malattie del sistema nervoso: osservazioni cliniche. Cremona: Cremona Nuova.

Fonti archivistiche

​Archivio storico dell’Ospedale Maggiore di Milano, Personale, Fascicoli dei dipendenti, Varenna Piero.
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