Scuola di servizio sociale di Firenze

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La Scuola di servizio sociale di Firenze nacque nel gennaio 1947 su iniziativa di un gruppo di docenti universitari che si occupavano di scienze sociali e psico-pedagogiche, di medicina sociale, economia, statistica e lavoro.
Collocata in via Laura n. 48 presso l'Università degli studi di Firenze, la Scuola venne autorizzata dal Ministero della pubblica istruzione nell'ottobre 1947 e faceva parte del Comitato italiano di servizio sociale con sede a Roma. Si proponeva di dare un'adeguata preparazione a coloro che, forniti di diploma di scuola media-superiore, dovevano svolgere funzioni professionali come assistenti sociali. Il primo direttore era Giuliano Mazzoni, esperto di legislazione dell'assistenza sociale e di diritto sindacale e del lavoro.
Il percorso di studi prevedeva un corso biennale che rilasciava un diploma, basato su una preparazione metodologica e professionale di assistente sociale. L'esame finale consisteva in un elaborato scritto di inchieste, documentazioni e studi sociali, dopo un tirocinio pratico di minimo 300 ore. Dal 1949-50 vennero istituiti due indirizzi: al primo, che rilasciava il diploma di “esperto del lavoro”, fu aggiunto quello di “assistente sociale”. Al primo anno le materie erano comuni; al secondo si differenziavano. Tra i docenti dell’Università di Firenze, e non, si ricordano Alessandro Levi per Elementi di sociologia e diritto civile, Giovanni Michelucci per Urbanistica e edilizia popolare, Carlo Morandi per Storia economica, Giovanni Calò per Pedagogia, Alberto Marzi per Psicologia generale e applicata. Marzi insegnava anche Psicologia del lavoro in un indirizzo, e Storia e teoria dell’assistenza sociale nell’altro. Nel secondo anno, per esperti del lavoro si studiava anche Diritto internazionale del lavoro e problemi dell'emigrazione, Tecnica sindacale e dei contratti collettivi, Ragioneria e controversie. Il secondo anno per assistente sociale si concentrava piuttosto sullo studio dell’organizzazione sanitaria e ospedaliera, sulla criminologia e delinquenza minorile con Alberto Frosali, e sulla psicologia dell'infanzia e neuropsichiatria con Sergio Levi, il direttore dell’Istituto Umberto I, che era uno degli istituti dove si svolgeva il praticantato. Infatti, al termine del corso biennale seguiva la pratica dell’assistenza sociale del lavoro e rispettivamente nei servizi sociali, presso gli ospedali cittadini, le colonie estive, il Tribunale dei minori, l’Istituto dei Ciechi, e quelli per gli invalidi ecc.
La Scuola vide crescere rapidamente il numero di iscritti, passando da 45 nell'anno scolastico 1946-47 a 136 nel 1949-50, con un picco di iscrizioni femminili che arrivarono a superare la metà del totale: da 12 iscritte nel primo anno a 182 nel 1955-56. Nonostante ricevesse dei contributi dall'Ente nazionale delle scuole italiane di servizio sociale (ENSISS) e da altri enti, la Scuola aveva molte difficoltà nel far fronte alle spese e garantire le aule a tutti gli studenti.
Dall'anno accademico 1970-71, cominciò ad operare come struttura universitaria, amministrata dal Consiglio di amministrazione dell’Università, quale azienda speciale con un proprio bilancio e spese di gestione a proprio carico.
Tra difficoltà procedurali e burocratiche, il direttore Mazzoni si dimise per contrasti con il Consiglio di amministrazione, e altrettanto fecero tre assistenti sociali che lamentavano troppi iscritti e pochi compensi. La situazione si aggravò quando la Facoltà di giurisprudenza, dopo aver ospitato per oltre vent'anni la Scuola, dichiarò l'impossibilità di continuare a causa dell'eccessivo aumento di studenti. Furono così concessi come sede provvisoria i locali dell'ex Cinema Lux in via Gino Capponi, non adatti però al regolare svolgimento delle lezioni.
Una volta passata all’Università, la Scuola perse i contributi del Ministero del lavoro e dell'ENSISS; ne chiese perciò allo Stato, alla Regione Toscana e ad altri enti pubblici e privati. Nel febbraio 1980 si trasferì in via dei Servi 20. Ebbe come direttore un allievo di Marzi, Saulo Sirigatti, docente di psicologia. L'amministrazione comunale si interessò affinché la Pia Casa di lavoro concedesse alla Scuola, per farvi lezione, alcuni suoi locali in via Malcontenti.

Serena Berti e Patrizia Guarnieri
30/12/2015

Fonti archivistiche

Biblioteca di scienze sociali, Università di Firenze, Archivio Scuola servizio sociale (in corso di riordino).
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