Servizio di igiene e profilassi mentale di Milano

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Il Servizio di igiene e profilassi mentale (SIPM) della Provincia di Milano nacque ufficialmente il 1° gennaio 1959.
Già nel 1924 operava in via Arena a Milano un Dispensario creato dalla Lega di igiene mentale per i dimessi dagli Istituti psichiatrici provinciali (IPP), al quale potevano rivolgersi anche i privati. Nel 1929 la Provincia deliberò di istituire altri dispensari di igiene mentale, di cui tre a Milano e quattro in provincia; nel 1932 risultavano però funzionanti solo due dispensari in città (Milano Sempione, collocato nell’ex casello daziario all’Arco della pace, e Milano Gaudenzio Ferrari, in via Gaudenzio Ferrari 18) e tre in provincia (rispettivamente a Lodi, Vimercate e Sesto San Giovanni). Queste strutture avevano come scopi il riconoscimento dei malati di mente iniziali, la propaganda di norme di igiene circa le malattie mentali e le loro cause, le cure ambulatoriali con distribuzione di medicinali ai malati poveri, l’assistenza domiciliare ai malati dimessi dai manicomi. Ciascun dispensario aveva attrezzatura propria e medici in servizio negli istituti psichiatrici provinciali.
Nel 1959, sulla base di questi dispensari, la Provincia accolse la proposta dello psichiatra Riccardo Bozzi, allora direttore generale degli IPP, e istituì il Servizio di igiene e profilassi mentale come istituto responsabile unico del servizio psichiatrico extraospedaliero, con compiti di cura dei dimessi dagli ospedali psichiatrici e progettazione e attuazione di attività di prevenzione del disagio mentale. Direttore del Servizio fu l’ex direttore dell’Ospedale psichiatrico “Paolo Pini” Carlo Petrò, nominato in seguito anche sovraintendente all’assistenza psichiatrica.
La sede centrale era collocata in via Riva di Villasanta 13 (l’attuale via Pancrazi), in una palazzina appositamente costruita e dotata di 20 locali che ospitavano gli uffici della dirigenza, lo schedario generale, la sede dell’équipe psicologica, il salone per le riunioni, una biblioteca, un dispensario di zona e due dispensari specialistici. Dal SIPM dipendevano altri sette dispensari di zona: tre a Milano e quattro in provincia (ad Abbiategrasso, Lodi, Mombello e Monza). Ad ogni dispensario di zona facevano capo undici condotte mediche, che si estendevano nel centro e nella periferia della città e in circa 18 comuni della provincia, per un raggio di circa 30 km.
Ogni dimesso dagli IPP riceveva l’invito a presentarsi al dispensario di zona, dove poteva ricevere assistenza ambulatoriale e dove la sua cartella clinica di dimissione veniva conservata microfilmata. Ai dimessi bisognosi veniva fornito anche un sussidio in denaro. Le équipe dei dispensari erano composte da medici psichiatri, assistenti sanitari e assistenti sociali. La presenza di questi ultimi all’interno di una struttura psichiatrica rappresentava una novità assoluta nel panorama di analoghe attività in Italia.
Il SIPM si ampliò in seguito con servizi dedicati ai pazienti encefalitici e alla neuropsichiatria infantile, con servizi ambulatoriali di elettroencefalografia ed elettroshock, con gruppi di discussione per i parenti degli ammalati, con attività per gli alcolisti, visite domiciliari ed ergoterapia.
In particolare l’ergoterapia fu avviata dapprima presso la sede centrale, poi nel 1966 fu aperto un laboratorio protetto in via Procaccini 14. Diviso in una sezione femminile e una maschile, il laboratorio accoglieva dimessi dagli ospedali psichiatrici che avevano residue capacità di lavoro, senza distinzione di diagnosi ed età. Gli ospiti erano organizzati come un organismo produttivo in grado di realizzare un prodotto economicamente accettabile. Le lavorazioni (effetti di guardaroba per le donne, montaggio di materiale elettrico e centro stampa per gli uomini) erano effettuate per conto dell’Amministrazione provinciale, che le liquidava tramite l’economato del SIPM, accreditando il compenso agli ospiti del laboratorio.
Nel 1975 risultavano attivi i seguenti servizi:
nove centri di igiene mentale per adulti (a Milano in via Procaccini 14, via Washington 38, via della Maggiolina 5, via Piolti de’ Bianchi 39, via Settembrini 32, viale Ortles presso il dormitorio; a Lodi in via Gorini 43; a Cernusco sul Naviglio presso l’Ospedale psichiatrico Fatebenefratelli; a San Colombano al Lambro presso l’Ospedale psichiatrico Fatebenefratelli);
due centri di neuropsichiatria infantile (a Milano, in via Settembrini 32 e in via Carissimi);
un servizio di psicodiagnostica (a Milano, in via Veracini 14);
un servizio di elettroencefalografia (a Milano, in via Veracini 14);
un laboratorio protetto (a Milano, in via Procaccini 14);
tre servizi centralizzati (a Milano, in via Pancrazi 14: Servizio per i drogati, Servizio per il Tribunale dei minorenni, Servizio ricerca).
Il SIPM concluse la propria attività nel 1978, in seguito alla riforma dei servizi psichiatrici nazionali seguita all’approvazione della cosiddetta “legge Basaglia” (Legge n. 180 del 13 maggio 1978 “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”).

Daniela Bellettati e Flores Reggiani
28/09/2015 (aggiornamento 28/06/2019)

Bibliografia

AA.VV. (1932). Beneficenza previdenza e assistenza sociale nella Provincia di Milano. Milano: Tip. Editrice librario di G. Pirola.
Garavaglia, G., & Garavaglia, N. (1969). Un secolo di assistenza psichiatrica nella Provincia di Milano. Milano: Amministrazione provinciale di Milano.
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