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Il coordinamento di tutte le strutture psichiatriche esistenti, ivi compresi dispensari, centri di salute mentale, ex succursali ospedaliere, fu affidato alla Sovraintendenza psichiatrica, che collegava operativamente l’attività delle sedi. Il primo sovraintendente fu il prof. Carlo Petrò, dirigente del Servizio di igiene e profilassi mentale (SIPM), presso la cui sede centrale in via Riva di Villasanta (poi via Pancrazi) fu ospitata la Sovraintendenza fino al 1972.
Daniela Bellettati e Flores Reggiani
09/08/2019
La Sovraintendenza all’assistenza psichiatrica fu creata intorno al 1968 nell’ambito della programmazione della psichiatria di settore, che prevedeva l’assistenza ai malati di mente di Milano e della provincia secondo una ripartizione territoriale in cinque zone. Ogni zona faceva capo a un ospedale psichiatrico (Pini, Antonini, Cerletti, Fatebenefratelli di Cernusco e di S. Colombano) collegato a una rete di strutture territoriali.
Il coordinamento di tutte le strutture psichiatriche esistenti, ivi compresi dispensari, centri di salute mentale, ex succursali ospedaliere, fu affidato alla Sovraintendenza psichiatrica, che collegava operativamente l’attività delle sedi. Il primo sovraintendente fu il prof. Carlo Petrò, dirigente del Servizio di igiene e profilassi mentale (SIPM), presso la cui sede centrale in via Riva di Villasanta (poi via Pancrazi) fu ospitata la Sovraintendenza fino al 1972.
Daniela Bellettati e Flores Reggiani
09/08/2019