Vai al menù contestuale
Nel 1873 si laureò con una tesi sulla memoria sensoriale e nel 1876 completò la sua formazione con una tesi postdottorale sulla psicofisica, Zur Grundlegung der Psychophysik [Sui fondamenti della psicofisica], pubblicata nel 1878.
Nel 1881 successe a Lotze sulla cattedra di Filosofia dell'Università di Gottinga, dove rimase fino al pensionamento, ottenuto nel 1921. Sempre a Gottinga fondò nel 1887 l'Istituto di psicologia, che divenne un centro all'avanguardia nel contesto della psicologia sperimentale dell'epoca e accolse studenti provenienti da tutto il mondo: fra gli altri, si annoverano Alfred Binet, Erich Rudolf Jaensch, Adolf Jost, David Katz, Oswald Kroh, Oswald Külpe, Lillian J. Martin, Eleanor McGamble, Alfons Pilzecker, Géza Révész, Edgar Rubin e Friedrich Schumann.
Müller fu inoltre tra i fondatori, nel 1904, della Gesellschaft für experimentelle Psychologie [Società di psicologia sperimentale], di cui mantenne la direzione fino al 1927. È ricordato nella storia della psicologia per i suoi contributi nel campo della psicofisica, nello studio della percezione visiva (specie del colore) e soprattutto della memoria.
Verena Zudini
18/09/2010
Katz, D. (1935). Georg Elias Müller. Psychological Bulletin, 32(6), 377380.
Katz, D. (1936). Georg Elias Müller. Acta Psychologica, 1(2), 234240.
Kroh, O. (1935). Georg Elias Müller. Ein Nachruf. Zeitschrift für Psychologie, 134(3), 150190.
Révész, G. (1936). G.E. Müller. 20.VII.1850-23.XII.1934. Acta Psychologica, 1(2), 233.
Sprung, L., & Sprung, H. (2000). Georg Elias Müller and the beginnings of modern psychology. In G.A. Kimble & M. Wertheimer (a cura di), Portraits of pioneers in psychology. Volume 4 (pp. 71-91). Mahwah, NJ: Erlbaum.
Biografia
Cresciuto in una famiglia religiosa, cominciò a studiare storia e filosofia all'Università di Lipsia, trasferendosi poi nel 1869 a Berlino, dove ebbe occasione di conoscere le opere di Rudolf Hermann Lotze. Interrotti gli studi per recarsi a combattere come volontario nella guerra franco-prussiana del 1870-71, li riprese poi a Gottinga, dove si stabilì definitivamente divenendo allievo dello stesso Lotze.Nel 1873 si laureò con una tesi sulla memoria sensoriale e nel 1876 completò la sua formazione con una tesi postdottorale sulla psicofisica, Zur Grundlegung der Psychophysik [Sui fondamenti della psicofisica], pubblicata nel 1878.
Nel 1881 successe a Lotze sulla cattedra di Filosofia dell'Università di Gottinga, dove rimase fino al pensionamento, ottenuto nel 1921. Sempre a Gottinga fondò nel 1887 l'Istituto di psicologia, che divenne un centro all'avanguardia nel contesto della psicologia sperimentale dell'epoca e accolse studenti provenienti da tutto il mondo: fra gli altri, si annoverano Alfred Binet, Erich Rudolf Jaensch, Adolf Jost, David Katz, Oswald Kroh, Oswald Külpe, Lillian J. Martin, Eleanor McGamble, Alfons Pilzecker, Géza Révész, Edgar Rubin e Friedrich Schumann.
Müller fu inoltre tra i fondatori, nel 1904, della Gesellschaft für experimentelle Psychologie [Società di psicologia sperimentale], di cui mantenne la direzione fino al 1927. È ricordato nella storia della psicologia per i suoi contributi nel campo della psicofisica, nello studio della percezione visiva (specie del colore) e soprattutto della memoria.
Verena Zudini
18/09/2010
Bibliografia
Boring, E.G. (1950). History of experimental psychology. 2. edizione. New York: Appleton-Century-Crofts.Katz, D. (1935). Georg Elias Müller. Psychological Bulletin, 32(6), 377380.
Katz, D. (1936). Georg Elias Müller. Acta Psychologica, 1(2), 234240.
Kroh, O. (1935). Georg Elias Müller. Ein Nachruf. Zeitschrift für Psychologie, 134(3), 150190.
Révész, G. (1936). G.E. Müller. 20.VII.1850-23.XII.1934. Acta Psychologica, 1(2), 233.
Sprung, L., & Sprung, H. (2000). Georg Elias Müller and the beginnings of modern psychology. In G.A. Kimble & M. Wertheimer (a cura di), Portraits of pioneers in psychology. Volume 4 (pp. 71-91). Mahwah, NJ: Erlbaum.