Intervista ad Angelo Majorana. Parte 5 – Il manicomio, il rifiuto del cibo e l’aggressività

Vai al menù contestuale

Intervista a cura di Bernadette Majorana (Catania, 2002)

In questa quinta parte dell'intervista, Angelo Majorana (1910-2007) parla del manicomio e della sua tipica organizzazione in padiglioni, suddivisi a seconda delle patologie.
Facendo riferimento all’Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, dove aveva lavorato in gioventù, ricorda in particolare il reparto dei pazienti “sudici” e quello “di osservazione”, dove venivano accolti i pazienti al momento del loro ingresso, in modo che gli psichiatri potessero formulare una prima diagnosi e smistarli nei vari padiglioni.
Parla poi del “negativismo orale”, ossia del rifiuto del cibo, che all’epoca veniva curato con l’alimentazione forzata (immobilizzando il paziente), e dell’aggressività, che oggi risulta più gestibile grazie ai progressi delle conoscenze nel campo della chimica e della farmacologia.

22/06/2022
 
back to top