Intervista ad Angelo Majorana. Parte 4 – La psichiatria, il campo più misterioso della medicina

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Intervista a cura di Bernadette Majorana (Catania, 2002)

In questa quarta parte dell’intervista, Angelo Majorana (1910-2007) racconta di essersi dedicato alla psichiatria perché “era il campo più misterioso della medicina”, posto all’incrocio tra biologia, psicologia, sociologia, anatomia e anatomo-fisiologia.
Lo psichiatra e psicologo siciliano ricorda il grande sviluppo delle conoscenze neurologiche tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento, come la scoperta del centro del linguaggio, la cosiddetta “zona di Broca” (dal nome del neurologo francese Paul Broca, 1824-1880) nell’emisfero sinistro del cervello; ma ricorda anche il “carattere quasi letterario” che avevano le descrizioni delle malattie mentali fino alla metà del Novecento e la mancanza di strumenti terapeutici adeguati, motivo per cui la maggioranza dei pazienti finiva per affollare i manicomi.
Conclude infine citando i progressi della disciplina a partire dal secondo dopoguerra e in particolare la teoria del “cervello trino” (o “tripartito”) di Paul MacLean (1913-2007), in base alla quale la struttura dell’encefalo comprenderebbe tre diverse formazioni, corrispondenti all’evoluzione delle specie umane, tra cui un cervello “rettiliano” (R-complex), sede degli istinti innati, che governerebbe, ad esempio, la conoscenza e la scelta del territorio, tipiche degli animali.

30/04/2021
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