Musatti: a proposito di suggestione

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Negli anni di insegnamento a Padova, Vittorio Benussi si dedicò in modo particolare a ricerche fondate sull'impiego della suggestione e dell'ipnosi, da lui considerate – insieme alla psicoanalisi – come strumenti di analisi della vita psichica. Cesare Musatti partecipò agli esperimenti del maestro, raccolse e curò le sue lezioni dell'anno accademico 1921-22, e si impadronì delle tecniche ipno-suggestive da questi utilizzate. Benché non abbia pubblicato nulla di specifico fino al 1943, egli si occupò a fondo del fenomeno suggestivo e dell'ipnosi, nonché del loro legame con la dottrina psicoanalitica.
Nel Fondo Musatti sono presenti le bozze di due lettere sull'argomento, in cui Musatti risponde minutamente a due studiosi, il cui nome ci è ignoto. Uno di questi aveva richiesto la sua opinione circa un problema giuridico relativo al fenomeno della suggestione; l'altro lo aveva invitato ad esprimersi sul tema dei riflessi condizionati nell'ultimo Pavlov e sull'impiego del concetto di suggestione nell'ambito della psicologia delle folle. Entrambe le lettere risalgono agli anni padovani. Si può supporre che la prima lettera sia posteriore al 1931, anno che segnò l'ingresso di Musatti nel campo della psicologia giuridica con la pubblicazione dell'opera Elementi di psicologia della testimonianza. La seconda lettera risulta invece di più difficile datazione; essa fornisce a Musatti l'occasione per discutere, oltre che del fenomeno suggestivo, anche di un importante indirizzo della psicologia contemporanea – la psicologia obiettivistica sovietica.

Lettera s.d. indirizzata a "Egregio Avvocato"
Interrogato circa il problema se l'azione suggestiva possa costituire un reato, Musatti espone diffusamente il fenomeno della suggestione, e invita a distinguere una suggestione in senso tecnico e una suggestione in senso vago e generico. Con la prima si deve intendere quel fenomeno che si ottiene con procedimenti particolari e che consiste nella creazione di un «rapporto suggestivo» fra due soggetti, in base al quale le rappresentazioni suscitate nell'uno dalle parole o dai gesti dell'altro acquistano per il primo carattere di realtà (definizione di Benussi); la seconda è invece quel fenomeno che si manifesta continuamente tra gli uomini, seppur in gradi diversi, e che consiste nell'azione che un soggetto esercita su un altro facendo leva sui suoi fattori emotivi. L'incapacità di distinguere tra i due significati di suggestione – così come tra i fenomeni di credulità e suggestibilità, di persuasione e suggestione, di ipnosi e suggestione – è secondo Musatti all'origine delle controversie giuridiche in materia. Solo un'analisi dettagliata, caso per caso, potrebbe stabilire il carattere lecito o meno dell'azione suggestiva, la quale di per sé non è giuridicamente rilevante. Musatti correda le sue affermazioni delle seguenti indicazioni bibliografiche: V. Benussi, La suggestione e l'ipnosi come mezzi di analisi psichica reale, Bologna, 1925, e Suggestione e psicoanalisi, Milano-Messina, 1932; H. Bernheim, Automatisme et suggestion, Paris, 1917; Kaufmann, Suggestion und Hypnose, Berlin, 1920; P. Schieder, Ueber das Wesen der Hypnose, Berlin, 1922; Adam, Einfuehrung in die Psychotherapie, Muenchen, 1925; P. Janet, Les médications psychologiques, Paris, 1919; A. Bostroem, Methodik der Erziehung des hypnotischen Schlafes bei Menschen, in Handbuch der Biologie, 1925; A.A. Friedlaender, Die Hypnose und die Hypnonarcose, 1920.

Lettera s.d. indirizzata a "Caro Dottore"
Musatti ribatte in maniera dettagliata al suo interlocutore che, sulla base della lettura di Massenpsychologie und Ich-Analyse di Freud (1921) e delle ultime opere di Pavlov, gli aveva scritto avanzando alcune interpretazioni in merito ai fenomeni suggestivi e alla nozione di riflesso condizionato. Nella sua risposta, Musatti non maschera la sua diffidenza nei confronti di tali interpretazioni, che rappresentano a suo parere degli sconfinamenti, su terreni impropri, di concetti sorti nel campo specifico della ricerca sperimentale. Da una parte, infatti, Musatti contesta l'impiego del concetto di «riflesso condizionato» – diffuso anche in certi lavori di psichiatria italiani – per definire il legame che si stabilisce tra determinate rappresentazioni e determinate comportamenti, e ribadisce la natura puramente fisiologica, e non psicologica, di tale concetto. E aggiunge: «Naturalmente tutta la vita psichica è funzione del sistema nervoso, ma ha un senso fare appello a nozioni di fisiologia del sistema nervoso solo quando queste chiariscono effettivamente un qualche aspetto dei fenomeni psichici che si considerano. Altrimenti si dà l'impressione della superficialità». Dall'altra parte, Musatti invita a considerare con cautela la riconduzione dei fenomeni suggestivi al concetto di libido, compiuta da Freud in Massenpsychologie, e richiede che l'eventuale applicazione della nozione di suggestione alla psicologia delle folle sia subordinata a una precisa determinazione dei fenomeni suggestivi – una determinazione che sia cioè ricavata dallo studio e dalla pratica sperimentale. Una maggiore considerazione meriterebbero, a questo riguardo, i contributi offerti da Benussi e dai più recenti indirizzi psicoanalitici. Così Musatti precisa la sua posizione: «I fenomeni suggestivi, pur senza avere carattere patologico, sono qualche cosa di specifico; e bisogna partire da una chiara nozione del modo come il rapporto suggestivo si instaura ed agisce, quale può essere ricavato solo da uno studio di quelle situazioni artificiali che vanno sotto il nome di esperienze ipno-suggestive, per poter applicare questa nozione ai fenomeni della folla. Altrimenti il termine suggestione diventa il comune denominatore per tutte le forme dell'azione che gli uomini esercitano gli uni sugli altri e per la sua generalità diventa del tutto inintelligibile».

Marina Manotta

Bibliografia

Antonelli, M. (a cura di) (2006). Vittorio Benussi. Sperimentare l'inconscio. Scritti (1905-1927). Milano: Cortina.
Benussi, V. (1925a). La suggestione e l'ipnosi come mezzi di analisi psichica reale. In Atti del IV Congresso Nazionale di Psicologia Firenze 1923 (pp. 35-65). Firenze: Stab. Tip. Bandettini. Pubblicato anche in Rivista di Psicologia21, 1-22. Ripubblicato in M. Antonelli (a cura di) (2006) (pp. 191-212).
Benussi, V. (1925b). La suggestione e l'ipnosi come mezzi di analisi psichica reale. Bologna: Zanichelli. Ripubblicato in M. Antonelli (a cura di) (2006) (pp. 213-350).
 Benussi, V. (1932). Suggestione e psicanalisi. Messina-Milano: Principato. Opera postuma a cura di S. Musatti De Marchi.
 Freud, S. (1921). Massenpsychologie und Ich-Analyse. Leipzig: Internationaler Psychoanalytischer Verlag; trad. it. di E. Panaitescu, Psicologia delle masse e analisi dell'io, in S. Freud, Opere, vol. 9. Torino: Bollati Boringhieri.
 Musatti, C.L. (1931). Elementi di psicologia della testimonianza. Padova: Cedam.
 Musatti, C.L. (1938). Gli indirizzi della psicologia contemporanea nei loro fondamenti psicologici. Studi Urbinati, Serie B, 1/2, 1-41.
 Musatti, C.L. (1943). Ipnosi e suggestioneIn Dizionario di criminologia (pp. 483-485). Milano: Vallardi.
 Musatti, C.L. (1951). Teoria pavloviana dei riflessi condizionati. In Associazione Italia-URSS (Ed.),Scienza e cultura nell'URSS. Atti del Convegno di informazione sui recenti studi e ricerche sovietiche (pp.165-171). Roma: Dell'Orso.
 Musatti, C.L. (1954). La suggestione. Psicologia Sociale4 -5.
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