Oggi, vent’anni fa, moriva Paolo Bozzi (1930-2003), psicologo, filosofo e musicista, uno degli esponenti più autorevoli della psicologia di orientamento fenomenologico.
Nato a Gorizia, dove frequentò in gioventù Carlo Rubbia, futuro fisico e Premio Nobel, fu assistente di Gaetano Kanizsa all’Università di Trieste, e poi egli stesso docente di psicologia a Padova, Trento e Trieste.
Si occupò prevalentemente di fenomenologia sperimentale, di psicologia della musica (suonava il violino e componeva) e di filosofia della psicologia.