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Cariss. Ferrari,
Dunque mi metterò all'opera per le rassegne di fisiologia. Vorrei però sapere da te per quando dovrei aver pronto del lavoro fatto.
Per il resto ho parlato con la Norsa [2] , la quale conosce già la Rivista, e accetterebbe con piacere di rivistare negli argomenti di citologia, morfologia ed embriologia; ella dispone di parecchi buoni giornali del laboratorio di zoologia e del suo professore (Emery [3]); ma ho scritto accetterebbe, perché ora è costretta a lavorare moltissimo per prepararsi alla libera docenza; all'ottobre prossimo ella sarebbe completamente libera di lavorare con cura alle rassegne. Le ho detto che intanto mi prepari un elenco dei giornali migliori di cui può disporre, e che sentirò da te se fosse possibile per questi mesi ridurre un po' il lavoro di quei capitoli; altrimenti si provvederà altrimenti. Credo però che la Norsa sarebbe un buon elemento, serio, accurato, e guidato da una mente chiara e indipendente come quella di Emery.
Ho pure parlato con Masetti; egli non ha punto giornali e riviste utili a sua disposizione. Come si può fare? Di costà non potrebbe avere volta a volta giornali da rivistare? Se vieni al concerto vi ci troveremo, altrimenti scrivimi. Le mie condizioni poco liete e la voglia di lavorare in pace mi attaccano la mente alla speranza che mi hai fatto concepire. Che ne sarà? Un saluto affettuoso dal tuo
Beccari
[1] Nello Beccari (1883-1957), docente di anatomia comparata presso l'Università di Firenze, direttore del «Monitore zoologico italiano» e dell'«Archivio italiano di anatomia ed embriologia».
[2] La mantovana Elisa Norsa (1868-1939), assistente e preparatrice presso il gabinetto di Zoologia dell'Università di Bologna. Impegnata nel movimento di emancipazione femminile bolognese, nel 1900 sposò Raffaele Gurrieri, docente di medicina legale nello stesso ateneo e direttore della rivista «L'Università italiana», con il quale condivise l'esperienza editoriale.
[3] Carlo Emery (1848-1925), di origine svizzera, professore di zoologia all'Università di Bologna, noto soprattutto per i suoi studi sulle formiche e sulla metamorfosi dei pesci.
Bologna, 22 [maggio 1906]
Cariss. Ferrari,
Dunque mi metterò all'opera per le rassegne di fisiologia. Vorrei però sapere da te per quando dovrei aver pronto del lavoro fatto.
Per il resto ho parlato con la Norsa [2] , la quale conosce già la Rivista, e accetterebbe con piacere di rivistare negli argomenti di citologia, morfologia ed embriologia; ella dispone di parecchi buoni giornali del laboratorio di zoologia e del suo professore (Emery [3]); ma ho scritto accetterebbe, perché ora è costretta a lavorare moltissimo per prepararsi alla libera docenza; all'ottobre prossimo ella sarebbe completamente libera di lavorare con cura alle rassegne. Le ho detto che intanto mi prepari un elenco dei giornali migliori di cui può disporre, e che sentirò da te se fosse possibile per questi mesi ridurre un po' il lavoro di quei capitoli; altrimenti si provvederà altrimenti. Credo però che la Norsa sarebbe un buon elemento, serio, accurato, e guidato da una mente chiara e indipendente come quella di Emery.
Ho pure parlato con Masetti; egli non ha punto giornali e riviste utili a sua disposizione. Come si può fare? Di costà non potrebbe avere volta a volta giornali da rivistare? Se vieni al concerto vi ci troveremo, altrimenti scrivimi. Le mie condizioni poco liete e la voglia di lavorare in pace mi attaccano la mente alla speranza che mi hai fatto concepire. Che ne sarà? Un saluto affettuoso dal tuo
Beccari
[1] Nello Beccari (1883-1957), docente di anatomia comparata presso l'Università di Firenze, direttore del «Monitore zoologico italiano» e dell'«Archivio italiano di anatomia ed embriologia».
[2] La mantovana Elisa Norsa (1868-1939), assistente e preparatrice presso il gabinetto di Zoologia dell'Università di Bologna. Impegnata nel movimento di emancipazione femminile bolognese, nel 1900 sposò Raffaele Gurrieri, docente di medicina legale nello stesso ateneo e direttore della rivista «L'Università italiana», con il quale condivise l'esperienza editoriale.
[3] Carlo Emery (1848-1925), di origine svizzera, professore di zoologia all'Università di Bologna, noto soprattutto per i suoi studi sulle formiche e sulla metamorfosi dei pesci.