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L'archivio si trovava originariamente in due stanze dell'abitazione di famiglia, una delle quali adibita a studio della psicoanalista; i fascicoli, ciascuno con l'indicazione del contenuto sulla camicia, erano collocati in armadi e cassetti.
La documentazione, che risale grosso modo al cinquantennio 1960-2010, è pervenuta all’Aspi in 5 scatoloni ed è stata organizzata nel settembre 2018 in 39 buste, suddivisa nelle seguenti serie tematiche: "Interventi a convegni e seminari"; "Materiale clinico"; "Corrispondenza"; "Materiali di studio e di lavoro" (scritti scientifici, relativi prevalentemente al tema delle adozioni, alla psicologia del bambino); "Attività presso enti e associazioni" (Centro milanese di psicoanalisi, Società psicoanalitica italiana, Società italiana di psicologia, Centro Benedetta d’Intino); "Materiali a stampa e in fotocopia".
Dal momento che il materiale clinico (fascicoli dei pazienti, appunti delle sedute di analisi, disegni dei bambini analizzati, corrispondenza con i genitori e con i colleghi in merito ai casi clinici) è preponderante rispetto al resto dei documenti, l’archivio è protetto dalla normativa sulla privacy e non è attualmente consultabile.
Il fondo librario, invece, comprendente circa 800 volumi, è stato catalogato dalla Biblioteca di ateneo ed è consultabile attraverso l'opac.
Paola Zocchi
12/05/2015 (aggiornamento 01/10/2018)
Il fondo archivistico e librario di Claudia Artoni Schlesinger è conservato presso l'Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell'Università di Milano-Bicocca, a cui è stato donato nel dicembre 2013 dagli eredi.
L'archivio si trovava originariamente in due stanze dell'abitazione di famiglia, una delle quali adibita a studio della psicoanalista; i fascicoli, ciascuno con l'indicazione del contenuto sulla camicia, erano collocati in armadi e cassetti.
La documentazione, che risale grosso modo al cinquantennio 1960-2010, è pervenuta all’Aspi in 5 scatoloni ed è stata organizzata nel settembre 2018 in 39 buste, suddivisa nelle seguenti serie tematiche: "Interventi a convegni e seminari"; "Materiale clinico"; "Corrispondenza"; "Materiali di studio e di lavoro" (scritti scientifici, relativi prevalentemente al tema delle adozioni, alla psicologia del bambino); "Attività presso enti e associazioni" (Centro milanese di psicoanalisi, Società psicoanalitica italiana, Società italiana di psicologia, Centro Benedetta d’Intino); "Materiali a stampa e in fotocopia".
Dal momento che il materiale clinico (fascicoli dei pazienti, appunti delle sedute di analisi, disegni dei bambini analizzati, corrispondenza con i genitori e con i colleghi in merito ai casi clinici) è preponderante rispetto al resto dei documenti, l’archivio è protetto dalla normativa sulla privacy e non è attualmente consultabile.
Il fondo librario, invece, comprendente circa 800 volumi, è stato catalogato dalla Biblioteca di ateneo ed è consultabile attraverso l'opac.
Paola Zocchi
12/05/2015 (aggiornamento 01/10/2018)