Il fondo Giovanni Vailati

Vai al menù contestuale

Soggetto produttore

Il fondo archivistico e librario di Giovanni Vailati è conservato presso la Biblioteca di filosofia dell'Università degli studi di Milano. Il fondo fu donato nel marzo 1959 all'allora Istituto di storia della filosofia (ora Dipartimento di filosofia), dal nipote di Giovanni, Enzo Vailati.
A questo materiale che costituiva l'originario corpus del fondo, furono aggiunte, per cura di Ferruccio Rossi Landi, fotocopie delle lettere di Vailati ritrovate nei vari istituti che conservavano le carte di corrispondenti del filosofo. In questo modo fu acquisita una notevole quantità di scritti in fotocopia che venne conservata insieme agli originali senza l'indicazione dell'archivio di provenienza, né la specifica data di acquisizione.
Costituito da due sezioni principali, la biblioteca e l'archivio vero e proprio, il corpus vailatiano fu in parte riordinato nel corso degli anni immediatamente successivi alla donazione; consultato da studenti e professori, parzialmente pubblicato, non si provvide mai ad un'inventariazione di tutto il materiale.
Nel 1960 la biblioteca, costituita da circa 1400 volumi, fu catalogata con l'attribuzione di un numero di catena contraddistinto dalla sigla "GV" e organizzata in dieci serie nominate con le lettere dalla A alla J in base al formato. Il lavoro venne svolto da giovani laureati dell'ateneo coordinati dall'allora direttrice della biblioteca universitaria Giuliana Sapori.
Conservati insieme alle monografie si trovavano anche un migliaio di estratti di articoli di riviste italiane e straniere. Essi furono sommariamente disposti in ordine alfabetico di autore e rilegati in trenta volumi identificati dalla sigla "Misc. Vailati". Ne fu redatto un elenco e la maggior parte dei fascicoli fu descritta nello schedario cartaceo della biblioteca dell'Università.
Del materiale manoscritto, invece, fu catalogata solo la corrispondenza. Le lettere inviate a Vailati da circa 220 corrispondenti, per un totale di quasi 1500 unità, conservate in gruppi privi di qualsiasi strumento di corredo, furono ordinate per autore e ogni lettera fu contrassegnata da un numero romano che indicava l'ordine di consegna al Dipartimento.
Negli anni successivi alla donazione, l'epistolario fu quasi integralmente trascritto da alcuni ricercatori dell'ateneo, tra cui Maria Assunta Del Torre, poi divenuta titolare di una delle cattedre di Storia della filosofia. Tale lavoro confluì nel 1971 nell'edizione dell'Epistolario di Giovanni Vailati a cura di Giorgio Lanaro, con introduzione di Mario Dal Pra, allora direttore dell'Istituto di storia della filosofia, e con un "Ricordo di Giovanni Vailati" di Luigi Einaudi. In questo testo furono pubblicati i carteggi ritenuti maggiormente significativi dal curatore e un elenco di tutte le lettere allora rinvenute. Si tratta di uno strumento fondamentale, che fotografa lo stato di parte dei materiali agli inizi degli anni Settanta e che illumina sulle perdite da allora occorse al fondo.
Solo alcune delle buste originali furono conservate unite alle lettere, la maggior parte fu stralciata e privata del francobollo, impossibile dire se dallo stesso Vailati o da altri, a costituire un fascicolo di buste vuote. Il restante materiale costituente il fondo (manoscritti e materiale per la stampa) non fu mai inventariato, ma ugualmente dato in consultazione al pubblico.
Nel novembre 1996 fu avviato un radicale intervento di riordino e inventariazione di tutto il fondo, in vista di una nuova schedatura e della stesura di un inventario dell'intero corpus, sia bibliografico che archivistico. I volumi e gli estratti furono catalogati nel Sistema bibliotecario nazionale (SBN), mentre per il materiale archivistico fu compilato un catalogo pubblicato nel 1998 a cura di Lucia Ronchetti.
Nel novembre 2018 un nuovo intervento, svolto da studenti di archivistica tirocinanti sotto la supervisione del personale della biblioteca, ha portato a una revisione dell'inventario Ronchetti e alla conversione in formato elettronico tramite l'applicativo xDams.
Il materiale archivistico è suddiviso in sei serie, comprendenti rispettivamente la corrispondenza (fascicoli 1-237), i manoscritti (fascicoli 238-348), il materiale per la stampa (fascicoli 349-431), gli estratti (fascicoli 432-1656), le nuove acquisizioni (fascicoli 1657-1671) e gli atti relativi al fondo (fascicoli 1672-1677).
Nei fascicoli della "Corrispondenza" (1867-1938), intestati ai singoli corrispondenti, insieme alle lettere si trova anche del materiale non propriamente epistolare: biglietti da visita, estratti e fotocopie di pubblicazioni di carteggi acquisite negli anni successivi alla donazione. A seguito del carteggio suddiviso per corrispondenti, sono stati collocati sei fascicoli che raccolgono: parti di cartoline postali non altrimenti identificabili; indirizzi, elenchi di nomi di pugno di Vailati; inviti a congressi, banchetti, inaugurazioni; pubblicità, comunicazioni di istituti di cultura, editori, riviste, antiquari; fatture e ricevute bancarie; buste vuote.
La serie dei "Manoscritti" (1827-1908) comprende quaderni scolastici di Vailati e altri quaderni di parenti e conoscenti confluiti nel fondo, ma anche i "notes", ossia le agende usate da Vailati a partire dal 1880, in cui sono segnate in forma tachigrafica citazioni, indirizzi, note spese, lettere spedite e ricevute.
Nella serie dei "Materiali per la stampa" (1891-1909) sono confluiti appunti e manoscritti di Vailati in vista di pubblicazioni. Dei vari lavori, sono presenti in molti casi le diverse fasi di elaborazione.
Seguono gli "Estratti" (1891-1909), ossia più di 1200 testi rilegati in volumi.
Nelle "Nuove acquisizioni" (1905-1998) è conservato materiale riguardante a vario titolo Vailati e le sue carte, acquisito dal Dipartimento di filosofia nel corso degli anni.
Infine la serie "Atti relativi al fondo" comprende il carteggio relativo alla donazione, le note riguardanti i primi interventi di riordino, gli atti relativi al convegno del 1963, gli accordi inerenti alla pubblicazione dell'epistolario e quanto pertiene alla consultazione del fondo.

Laura Frigerio
07/02/2013 (aggiornamento di Yuri Gallo, 25/11/2022)
back to top