Le carte di Piero Martinetti

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Soggetto produttore

L’archivio di Piero Martinetti afferisce a due fondazioni: la Fondazione Casa e archivio Piero Martinetti (Onlus) di Castellamonte (Torino) e la Fondazione Piero Martinetti di Torino. Quest’ultima ha depositato il materiale archivistico martinettiano presso l’Accademia delle scienze di Torino.
Il nucleo principale della documentazione conservato dalla Fondazione di Castellamonte è stato versato nel 2005 dalla famiglia Scavini. Donata a fine anni Quaranta dalla sorella del filosofo, Teresa, al giornalista Celeste Ferdinando Scavini, tale documentazione era in precedenza custodita presso il Centro studi canavesani di Rivarolo Canavese, di proprietà della famiglia Scavini. 
La Fondazione Martinetti di Torino venne costituita invece nel 1955 per iniziativa di Giole Solari e Cesare Goretti (eredi, insieme a Nina Ruffini, della biblioteca e delle carte di lavoro del filosofo), con la collaborazione di Arrigo Olivetti, ed ha la proprietà della biblioteca del filosofo e delle sue carte di lavoro. Il patrimonio librario è stato collocato presso la biblioteca della Facoltà di lettere, nella sede del Rettorato dell’Università di Torino, le carte di lavoro presso l’Accademia delle scienze di Torino.
 
Documentazione presso la Fondazione Casa e archivio Piero Martinetti (Onlus) 
Il materiale del Fondo Scavini, che copre un arco cronologico compreso tra il 1862 e il 1982, consiste in testi inediti, diari, appunti di studio e di lettura, corrispondenza con famigliari, studiosi, amici e allievi, fotografie, documenti privati delle famiglie Martinetti e Bertogliatti (la famiglia materna). Comprende inoltre alcuni manoscritti delle opere e diverse edizioni di libri ed articoli del filosofo, nonché dattiloscritti, tesi di laurea ed estratti di pubblicazioni inviati a Martinetti da colleghi e da allievi. Oltre a questo nucleo originario conferito dalla famiglia Scavini, la Fondazione ha ricevuto in donazione altri fondi, in particolare il fondo Zunino e il fondo Vigorelli, comprendenti lettere e altri documenti.
Prima ordinatrice delle carte è stata Teresa Martinetti, che le ha raccolte e annotate perché fossero di testimonianza della vita e della personalità del fratello; una prima descrizione si deve invece ad Amedeo Vigorelli (Vigorelli, 1997). Dopo la costituzione della Fondazione è iniziato il lavoro sistematico di riordino e catalogazione del materiale, svolto prima da Domenico Dario Curtotti e poi da Luca Natali. L’attuale ordinamento deriva da un progetto di riordino svolto in collaborazione con l’Accademia delle scienze di Torino, che ha la finalità di rendere disponibili gli inventari dei fondi afferenti alle due fondazioni martinettiane.
Per l’accesso è disponibile un inventario cartaceo e informatizzato: L’archivio storico dell’Accademia delle scienze di Torino dal passato alla modernità.
 
Documentazione presso l’Accademia delle scienze di Torino
Il materiale conservato all’Accademia copre un arco cronologico compreso tra il 1898 e il 1961 e consiste quasi esclusivamente in documentazione di studio e di lavoro. Si tratta prevalentemente di studi preparatori per lezioni e pubblicazioni, e di una ricca collezione di schede bibliografiche di testi filosofici, in particolare sulle filosofie e le religioni orientali.
L’archivio, costituito da 143 unità archivistiche, è stato strutturato in tre serie: “Studi”; “Rapporti e opere di altri studiosi: Cesare Goretti, Gioele Solari”; “Eredità Martinetti. Gestione”. Cercando di rispettare il più possibile l’ordine con il quale il fondo è pervenuto all’Accademia, il materiale della prima serie è ordinato per argomento, mentre le due serie successive sono ordinate cronologicamente.
Per l’accesso si fa sempre riferimento all’inventario informatizzato L’archivio storico dell’Accademia delle scienze di Torino dal passato alla modernità.

Matteo Fiorani
29/12/2017

Bibliografia

Vigorelli, A. (1997). Il Fondo Martinetti di Rivarolo Canavese. Rivista di storia della filosofia, 52(2), 383-389.
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