Cartolina di Giulio Cesare Ferrari alla fidanzata Emilia Giordani (1)

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[Avenza, 14 agosto 1900]

Carissima. Sono rimasto senza cartoline per cui bisogna che ti scriva in questo sudiciume [1]. Questo fatto e il raffreddore che ho preso in treno per il vento che tirava tarpano le ali alla mia fantasia per cui non ti so scrivere niente di interessante… fuorché che ti voglio bene, ma questo se anche può essere interessante, non hai bisogno che te lo scriva. Ti ho mandato una splendida poesia di D'Annunzio: falle fare il giro Maria e Padovani [2] perché già io l'ho tenuta per mio conto. È bellissima e devo a lei un po' del mio raffreddore. D'Annunzio è stato qui ospite di un mio cugino per studiare le cave di marmo, ma è ripartito col treno con cui arrivavo io. Qui ho trovato tutti bene e tutti mi hanno chiesto di te con simpatia ed interesse e ti salutano. Ho ricevute notizie di Mario [3] al quale ho già scritto. Probabilmente, se non prima, partirò da qui sabato mattina alle 4 per essere a Parigi domenica mattina alle 7. E' un po' tardi ma non posso andare prima (spec. se mi lasciano stare), tanto più che ho perso tutta la giornata d'oggi col raffreddore. Tante cose a tutti e a te mille bacioni.
Tuo G.C.
 
[1] La cartolina è macchiata nella parte superiore destra.
[2] Maria Carmi e Lisetta Padovani, amiche di Emilia Giordani.
[3] Mario Calderoni.
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