Le carte di Pietro Paolo Fusco

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Le carte di Pietro Paolo Fusco sono conservate presso gli eredi a Milano. Si tratta di ciò che rimane di un archivio probabilmente molto più ampio, che a causa delle tragiche circostanze della morte di Fusco, delle vicende belliche e della vendita della casa di famiglia a San Lorenzello (Benevento) è andato in gran parte disperso.
La documentazione comprende un certificato di frequenza al corso di idroiatria tenuto dal professor Domenico Franco all'Università di Napoli (1903); il diploma di laurea in medicina e chirurgia all'Università di Napoli (1905); il decreto prefettizio di nomina a medico condotto del Comune di San Lorenzello (1906) e il successivo attestato di benservito da parte del regio commissario comunale (1912); due lettere di nomina a medico fiduciario per Cerreto Sannita della Compagnia nazionale assicuratrice di Roma e della Mutua italiana (1908); una comunicazione del sindaco di Cerreto Sannita in cui si esprime l'apprezzamento del Consiglio sanitario provinciale nei confronti di Fusco e del farmacista Umberto Franco per l'attivazione del Dispensario medico chirurgico gratuito (1908); un certificato di frequenza al Corso di perfezionamento in sanità marittima ed igiene navale per i medici di bordo, tenuto all'Istituto d'igiene dell'Università di Napoli (1910); la delibera di attestato di ben servito con cui il Consiglio comunale di San Lupo prende atto della lettera di commiato dal medico condotto Fusco (1911); i certificati dell'attività svolta presso l'Ospedale civile Vittorio Emanuele III di Tripoli dal 1913 al 1916; un diploma di benemerenza della Croce rossa italiana per il servizio gratuito prestato come direttore dell'Ambulatorio della Dhara Grande di Tripoli (1914); l'attestato di nomina a capitano medico della Croce rossa italiana (1917); le agende di guerra del 1917-18; l'attestato del conferimento della medaglia di bronzo al merito della Croce rossa italiana alla memoria del capitano medico Fusco (1918).
Sono inoltre presenti un album di cartoline illustrate indirizzate alla moglie e alla figlia; circa 25 poesie manoscritte; una novella giovanile intitolata "Nel sogno dell'arte"; alcune lettere alla moglie, di cui due da Tripoli (1913-14) e le altre dal fronte; una lettera al padre e un telegramma al suocero in cui annuncia la nascita della figlia Licia (1915); l'Albo d'oro dei medici caduti in guerra; diverse fotografie, tra cui quelle dell'esperienza all'Ospedale di Tripoli; vari materiali a stampa, tra cui articoli di giornale, recensioni, commemorazioni; la delibera del Comune di San Lorenzello di intitolare la via Arenella al capitano medico Pietro Paolo Fusco (1952).
Gli eredi conservano anche la maggior parte delle pubblicazioni di Fusco, alcune delle quali, tuttavia, solo in fotocopia.

Paola Zocchi
30/10/2013
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