Cartolina dello psichiatra Giuseppe Vidoni (1884-1951) a Giulio Cesare Ferrari (3)

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[Dott. Giusep]pe [1] Vidoni

Genova, li 3 ottobre 1921

Via Tripoli, 2-6, Telef. 31-351
 
[Egr. sig. pro]f.,
non avendola veduto a Genova (come spe[ravo]), [mi] permetto di disturbarla per gli estratti [2] dei quali ho bisogno. Non li ho ricevuti ed avendoli cercati non ho saputo nulla. Bisogna proprio che Ella abbia la cortesia di interessarsene presso il tipografo, giacché il reclamo deve esser fatto dal mittente (se ha già spedito). Mi viene in pensiero che abbia sbagliato indirizzo, perché nella busta con la quale mi è arrivato il fascicolo (15 giorni fa) vedo scritto n. 17, invece, di n. 2, interno 6. Il 17 non esiste. Il fascicolo mi è arrivato poiché conosciuto dal porta lettere, ma se la spedizione è stata fatta come plico raccomandato non è possibile che mi arrivi. Mi dispiace darle questi disturbi, ma conti che ho bisogno degli estratti anche per i piani pratici che devo svolgere qui e per i quali mi riconoscono buone speranze. Con ossequi
Dr. G. Vidoni
 
[1] Lacerazione nella cartolina per asportazione del francobollo.
[2] G. Vidoni, Un gruppo di delinquenti minorenni studiati col "metodo" di Binet e Simon, in «Rivista di psicologia», 1921, pp. 181-198. Sulla rivista dello stesso anno (1921, p. 284) comparve anche la recensione di O. Bonazzi all'articolo di Vidoni Appunti sulle ultime statistiche carcerarie, comparso nelle «Note e riviste di psichiatria», 1921, n. 1. L'anno successivo uscì sulla rivista di Ferrari un altro articolo di Vidoni, Note sulla "scala metrica" di Binet e Simon e sull'"esame psicologico sommario" di Francia e Ferrari, in «Rivista di psicologia», 1922, pp. 70-80.
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