Lettera dello psicologo Mario Ponzo (1882-1960) a Giulio Cesare Ferrari (6)

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Prof. Mario Ponzo / Roma (134) / Via Arno, 88 Tel. 864314

Roma, 9 agosto 1932

Caro Ferrari,
grazie della lettera e dell'onore che mi fai di rappresentare la tua rivista al Congresso. Tu avrai ad ogni modo per essa il cenno-resoconto sul Congresso. Mi rincresce assai non averti visto in occasione delle tue ripetute corse a Roma. Sì, veramente, nel registro dei telefoni non figura ancora il mio nome e l'istituto non può ancora disporre di un telefono!
Mia moglie avrebbe avuto piacere di salutarti qui nel nostro "home" di Roma.
Hai scritto la tua lettera in un momento di umoraccio nero. Qualunque possa essere la ragione della preoccupazione tua, la fai più grossa certo di quanto non sia.
Deciditi dunque a fare la volata in Svezia, anche se il medico ha trovato una pressione un po' più alta del normale! Il ritrovarti con amici vecchi e nuovi te la farà abbassare nuovamente.
Buone cose intanto a te ed ai tuoi da noi tutti. Dacci presto nuovamente tue notizie e che queste siano buone!
Tuo aff.mo
M. Ponzo
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