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Roma (27)
Via Villa Patrizi 18
Carissimo collega,
Ho finito, dopo qualche anno di lavoro, di scrivere un libro: Psicologia e sociologia del linguaggio [1], e desidererei pubblicarne qualche paragrafo o capitolo, prima della pubblicazione completa. V'è un capitolo: La conversazione dei mediocri e lo stile personale che è compreso in una parte: Il linguaggio e la personalità. Mi sembra che il capitolo in questione non sarebbe disadatto alla sua Rivista di Psicologia. I soggetti trattati sono, a un dipresso, i seguenti.
I luoghi comuni della conversazione. Osservazioni d'ordine qualitativo e quantitativo circa il modo di parlare dei mediocri. Le caratteristiche della conversazione banale (con molti esempi).
La conversazione e la psicologia collettiva. La bellezza del silenzio. L'utilità della conversazione, anche banale.
Linguaggio e stile. Che cosa è lo stile? Stile e personalità. Ma se lo stile è prodotto artificiale, come si può parlare di stile e personalità? Un esempio: Rabelais. Il gusto individuale e la scelta delle parole. Il dizionario speciale delle scuole letterarie. Romantici e classici. Decadenti. Lo stile dei "visivi": i visivi dei gesti e i visivi dei colori. Lo stile degli "auditivi": il senso musicale e la scelta delle parole. Lo stile sobrio: lo stile scientifico. Stile e ambiente.
Il lavoretto dovrebbe portare come titolo: Il linguaggio e la personalità [2]; come sottotitolo: La conversazione etc., ed essere preceduto da due linee di spiegazione che lo inquadrano nel resto del lavoro.
Ma è un po' lungo. Credo occuperà circa 30 facciate, ossia circa due fogli di stampa della sua rivista. Ma si potrebbe stampare in caratteri tipografici più piccoli, come varietà. Che cosa ne dice?
La saluto cordialmente e la prego di credermi
Il suo aff.mo
A. Niceforo
P.S. Sono ad Aquila, e poi andrò in campagna presso Chieti, ma mi scriva pure a Roma al sopra indicato indirizzo.
[1] Non esiste un'opera di Niceforo con questo titolo. Si tratta forse di Linguaggio segno rivelatore della personalità, Milano, Vallardi, s.d.
[2] A. Niceforo, La personnalité et le langage, in «Rivista di psicologia», 1930, pp. 1-21. La rivista ospiterà anche, diversi anni dopo la morte di Ferrari, l'articolo di Niceforo Homo loquens: a proposito dello studio psicologico del linguaggio e dei vari modi di parlare, in «Rivista di psicologia» nel 1936, p. 65-71.
[L'Aquila], 14 agosto [1930]
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Ho finito, dopo qualche anno di lavoro, di scrivere un libro: Psicologia e sociologia del linguaggio [1], e desidererei pubblicarne qualche paragrafo o capitolo, prima della pubblicazione completa. V'è un capitolo: La conversazione dei mediocri e lo stile personale che è compreso in una parte: Il linguaggio e la personalità. Mi sembra che il capitolo in questione non sarebbe disadatto alla sua Rivista di Psicologia. I soggetti trattati sono, a un dipresso, i seguenti.
I luoghi comuni della conversazione. Osservazioni d'ordine qualitativo e quantitativo circa il modo di parlare dei mediocri. Le caratteristiche della conversazione banale (con molti esempi).
La conversazione e la psicologia collettiva. La bellezza del silenzio. L'utilità della conversazione, anche banale.
Linguaggio e stile. Che cosa è lo stile? Stile e personalità. Ma se lo stile è prodotto artificiale, come si può parlare di stile e personalità? Un esempio: Rabelais. Il gusto individuale e la scelta delle parole. Il dizionario speciale delle scuole letterarie. Romantici e classici. Decadenti. Lo stile dei "visivi": i visivi dei gesti e i visivi dei colori. Lo stile degli "auditivi": il senso musicale e la scelta delle parole. Lo stile sobrio: lo stile scientifico. Stile e ambiente.
Il lavoretto dovrebbe portare come titolo: Il linguaggio e la personalità [2]; come sottotitolo: La conversazione etc., ed essere preceduto da due linee di spiegazione che lo inquadrano nel resto del lavoro.
Ma è un po' lungo. Credo occuperà circa 30 facciate, ossia circa due fogli di stampa della sua rivista. Ma si potrebbe stampare in caratteri tipografici più piccoli, come varietà. Che cosa ne dice?
La saluto cordialmente e la prego di credermi
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A. Niceforo
P.S. Sono ad Aquila, e poi andrò in campagna presso Chieti, ma mi scriva pure a Roma al sopra indicato indirizzo.
[1] Non esiste un'opera di Niceforo con questo titolo. Si tratta forse di Linguaggio segno rivelatore della personalità, Milano, Vallardi, s.d.
[2] A. Niceforo, La personnalité et le langage, in «Rivista di psicologia», 1930, pp. 1-21. La rivista ospiterà anche, diversi anni dopo la morte di Ferrari, l'articolo di Niceforo Homo loquens: a proposito dello studio psicologico del linguaggio e dei vari modi di parlare, in «Rivista di psicologia» nel 1936, p. 65-71.
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