Biglietto di Gerolamo Mirto, docente di Clinica della malattie nervose e mentali all’Università di Palermo, a Giulio Cesare Ferrari

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Prof. Gerolamo Mirto
Piazza Castelnuovo 44
Palermo
 
Palermo, 30 aprile 1921
 
Stimatissimo Collega
Le invio la quota sociale dovuta per l'anno corrente. Tornerò a stimolare i colleghi per la propaganda utile; riescirò? Conto sull'aiuto di Massaro [1] e di Saffiotti. Vedremo. Non ho ricevuto il numero che mi promette della «Rivista di Psicologia»; attendo la tessera di socio. La prego vivamente di segnare il mio domicilio (Piazza Castelnuovo 44) perché io mi sono messo a riposo dal posto di Vice-Direttore del Manicomio, sicché ricevo più prontamente e più esattamente la posta a casa mia.
Quando ci riuniremo? Mi sembra utile far coincidere, a Roma, la nostra riunione [2] con quella della Società freniatrica: noi che siamo agli estremi dello Stivale ci troviamo impacciati a fare lunghi tratti di ferrovia in questi tempi e perciò cerchiamo le economie in tutto.
Mi voglia rammentare, Le stringo fortemente la mano
Suo dev.mo
G. Mirto
 
[1] Psichiatra del Manicomio di Palermo.
[2] Si tratta con ogni probabilità della riunione della Società italiana Pro anormali (Sipa), in seno alla quale il comitato siciliano era particolarmente attivo.
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