Il fondo Roberto Ardigò

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Soggetto produttore

La biblioteca e l'archivio di Roberto Ardigò sono conservati presso la Biblioteca universitaria di Padova, in un fondo denominato "Biblioteca Ardigò".
Il fondo passò dopo la morte di Ardigò all'allievo Giovanni Marchesini, i cui eredi lo vendettero successivamente a Filippo Canal. Infine fu offerto da Pietro Canal, nipote di Filippo, alla Biblioteca Universitaria di Padova, che lo acquisì nel 1984. Parte dei manoscritti ardigoiani, immessi nel mercato antiquario, erano già stati acquistati dalla Biblioteca nel 1935.
La sezione archivistica, separata dalla sezione a stampa e collocata nel magazzino Manoscritti, è ripartita nei due nuclei acquisiti in tempi diversi, individuati rispettivamente dalle collocazioni Mss. n.provv. 223-262 (acquisito nel 1935, contenuto in due grandi buste d'archivio) e Mss. N.S. 322-403 (acquisito nel 1984, costituito da 43 volumi rilegati, di cui 4 album di lettere, e da materiale non rilegato conservato in 34 custodie di pelle, 6 grandi buste d'archivio e 1 cartella). La disposizione del nucleo più cospicuo (Mss. N.S. 322-403) rispetta l'ordinamento presente al momento dell'acquisto, ascrivibile a Filippo Canal, il cui stemma e nome risultano impressi in oro sulle legature dei volumi e sulle custodie in pelle.
L'archivio comprende in particolare le redazioni autografe di molte opere di Ardigò, spesso nelle diverse fasi di stesura, e documenti di carattere privato, tra cui lettere, note, abbozzi di lavori e appunti di studio: materiali che permettono di ripercorrere, oltre alla genesi degli scritti, il percorso umano e spirituale del filosofo. L'epistolario conserva oltre 500 lettere scritte da Ardigò a corrispondenti diversi e a lui indirizzate da personaggi di rilievo della cultura del periodo, come lo storico Pasquale Villari, autore del saggio La filosofia positiva e il metodo storico, il filosofo Giovanni Marchesini, allievo di Ardigò e direttore della Rivista di filosofia, il giornalista Alberto Mario, direttore della Rivista repubblicana.
La sezione delle opere a stampa (catalogate nel Sistema bibliotecario padovano) include anche una cospicua quantità di libri appartenuti a Marchesini, nonostante la distinzione non appaia sempre evidente. Il venditore Filippo Canal ripartiva così il fondo librario: 275 volumi di sicura appartenenza ad Ardigò con note autografe, 450 volumi di sicura appartenenza a Marchesini, 1700 volumi di argomento filosofico compresi tra la fine Ottocento e il 1920 appartenuti con buona probabilità ad Ardigò, 60 scatole contenenti estratti. L'ordinamento topografico, suddiviso in quattro sezioni (A-D), rispecchia questa articolazione.
Il fondo ardigoiano della Biblioteca universitaria è la raccolta più ricca e organica dei materiali di questo autore. Altre carte e documenti sono reperibili presso alcuni istituti di Mantova, tra cui l'Archivio di Stato (fondo del Liceo Virgilio), la Biblioteca comunale, il Circolo cittadino e il Gabinetto di lettura.

Lavinia Prosdocimi
12/09/2011

Bibliografia

Atti (2001) del Convegno di studi Roberto Ardigò, "una vita interamente dedicata alla scienza, alla scuola". Padova, 21 ottobre 1999. Quaderni per la storia dell'Università di Padova, 34, 1-228 (si vedano in particolare i contributi di W. Büttemeyer, "I manoscritti psicologici di Roberto Ardigò", pp. 83-98, e G.P. Mantovani, "L'archivio personale di Roberto Ardigò", pp. 201-223).
Barile, E. & Mantovani, G. (1984-1985) (a cura di). Catalogo dei Mss. al numero provvisorio (mss. 223-262); Biblioteca Ardigò. Sezione manoscritti. Mss. N.S. 322-403. Catalogo.
Büttemeyer, W. (1990-2000) (a cura di). R. Ardigò. Lettere edite ed inedite. Frankfurt am Main: P. Lang.
Mantovani, G.P. (2003 ). Le "carte" del filosofo. Il fondo "R. Ardigò" della Biblioteca Universitaria di Padova. Trieste: Lint.
Regione Lombardia (1998). I fondi speciali delle biblioteche lombarde. Censimento descrittivo a cura dell'Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, II. Milano: Editrice Bibliografica.
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