Lettera del generale Armando Diaz, capo di Stato maggiore dell’esercito italiano, al senatore Lodovico Mortara, ministro di grazia e giustizia
Il capo di Stato maggiore dell'esercito
Roma, 3. IX. 919
Eccellenza,
Sono vivamente grato all'E.V. per il gentile pensiero avuto nell'inviarmi i due fascicoli della Rivista di psicologia contenenti i pregevoli articoli del Prof. Ferrari [1] .
E' argomento di cui particolarmente mi interesso come fondamento di molto utili riflessioni ed applicazioni, soprattutto nel campo militare di cui il primo e più importante elemento è sempre l'uomo.
Le sarò molto grato se vorrà far pervenire all'egregio Prof. Ferrari i miei sentiti ringraziamenti, lieto se in avvenire mi sarà concesso conoscerlo ed intrattenermi con lui dei suoi studi che molto apprezzo per il bene che può scaturirne.
Con la più deferente considerazione ed ossequio
Devot. ed aff.
A. Diaz
A S.E.
il Senatore L. Mortara
Ministro di Grazia e Giustizia
Vedi lettera di Mortara a Ferrari
[1] La «Rivista di psicologia» ospitò numerosi articoli di Ferrari sulla prima guerra mondiale:Osservazioni psicologiche sui feriti della nostra guerra, 1915, n. XI, pp. 161-186; Saggio di interpretazione psicologica dei metodi tedeschi di guerra, 1916, n. XII, pp. 68-100; Varietà e variazioni del coraggio in guerra, 1916, n. XII, pp. 119-126; Il morale del soldato italiano in campo, in «Rivista di psicologia», 1916, vol. XII, pp. 184-217; La pseudo-catatonia da guerra, 1918, n. XIV, pp. 119-124; Il disastro di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto, 1919, n. XV, pp. 145-191.Probabilmente in questo caso Diaz si riferisce agli ultimi due, pubblicati nel 1918-19.