Cartolina dello psicologo e pedagogista Guido Della Valle (1884-1962) a Giulio Cesare Ferrari

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Napoli, 22 maggio 1922
Piazza Salvator Rosa, 259
Illustre Collega,
Il prof. Sen. F. Masci [1] , mio antico e caro maestro, da gran tempo infermo, non essendo in grado di scrivere personalmente mi ha affidato il gradito incarico di pregarLa di volere esprimere il suo autorevole giudizio, nella apprezzatissima Rivista di psicologia, intorno alla sua ultima opera Pensiero e conoscenza [2] testé inviataLe in omaggio dalla Ditta Bocca per incarico dell'autore.
Ella gode, meritatamente, di tale reputazione nel mondo scientifico che la sua parola contribuirà senza dubbio a richiamare l'attenzione dei competenti intorno a questa intensa opera del quasi ottantenne pensatore abruzzese che per tanti decenni occupò la cattedra di filosofia teoretica dell'Università di Napoli [3] .
Con saluti memori e cordiali mi creda
Suo aff.mo amico
Guido Della Valle
 
P.S. Ho provveduto a fare abbonare la Scuola pedagogica (da me diretta) e la Biblioteca Universitaria di Napoli alla sua pregiata Rivista di psicologia che ho sempre seguito con grande interesse.
 
[1] Il filosofo neokantiano Filippo Masci (1844-1922), allievo di Bertrando Spaventa, docente all'Università di Napoli.
[2] F. Masci, Pensiero e conoscenza, Torino, Fratelli Bocca, 1922.
[3] La recensione, affidata a Giuseppe Tarozzi, fu pubblicata sulla «Rivista di psicologia» del 1922, pp. 189-194. In apertura, Ferrari comunicava la morte, nel frattempo avvenuta, del prof. Masci, «illustre maestro [che] ha lasciato una traccia profonda nella storia del pensiero italiano contemporaneo: traccia che apparirà più luminosa quando la filosofia rincomincerà ad essere intesa anche da noi più come studio di problemi, che come adozione di dottrine».
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