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Preg.mo Signor Professore,
La ringrazio del cortese invio della "Rivista di psicologia" del maggio-agosto. Vi ho letto col massimo interesse l'articolo "Il disastro di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto" [1] , nel quale con acuta disamina Ella analizza i fattori psicologici che hanno condotto alla catastrofe che, per poco, non compromise l'avvenire d'Italia. Alle di Lei osservazioni e conclusioni io pienamente mi associo. Mi sia solo concesso di esprimere la mia piacevole meraviglia nel non vedere contemplato tra le cause del disastro il malgoverno degli uomini al quale la Commissione d'inchiesta attribuisce la cagione predominante dello stesso disastro, giudicando causa affatto secondaria il disfattismo proveniente dal Paese.
Con distinto ossequio
Dev.mo
Generale L. Cadorna
[1] G.C. Ferrari, Il disastro di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto. Psicologia della guerra di movimento, in «Rivista di psicologia», 1919, pp. 145-191.
Villar Pellice (Torino), 26 agosto 1919
Preg.mo Signor Professore,
La ringrazio del cortese invio della "Rivista di psicologia" del maggio-agosto. Vi ho letto col massimo interesse l'articolo "Il disastro di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto" [1] , nel quale con acuta disamina Ella analizza i fattori psicologici che hanno condotto alla catastrofe che, per poco, non compromise l'avvenire d'Italia. Alle di Lei osservazioni e conclusioni io pienamente mi associo. Mi sia solo concesso di esprimere la mia piacevole meraviglia nel non vedere contemplato tra le cause del disastro il malgoverno degli uomini al quale la Commissione d'inchiesta attribuisce la cagione predominante dello stesso disastro, giudicando causa affatto secondaria il disfattismo proveniente dal Paese.
Con distinto ossequio
Dev.mo
Generale L. Cadorna
[1] G.C. Ferrari, Il disastro di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto. Psicologia della guerra di movimento, in «Rivista di psicologia», 1919, pp. 145-191.