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Catania, 24 luglio 1899: gli invia la sua memoria La condizione giuridica del marito nella famiglia matriarcale nella quale, attraverso il metodo di ricerca della giurisprudenza etnologica estende l'indagine sulla struttura del matrimonio nell’epoca matriarcale. Gli studi compiuti a riguardo hanno dimostrato l’esistenza del matrimonio “sine manu” (basato sul consenso degli sposi) e la sua diffusione nel matriarcato, ma non hanno chiarito la posizione giuridica del marito di fronte alla famiglia della moglie. Nella sua opera Mazzarella dimostra come nell’epoca matriarcale l’unica forma matrimoniale praticata fosse quella caratterizzata dal vincolo di dipendenza del marito di fronte alla famiglia della moglie, che costituisce la nota fondamentale dell’ "ambil anak" dei Malesi.
Di conseguenza la fase più remota dell’evoluzione del matrimonio nel matriarcato sarebbe quella che lui definisce "fase ambiliana". L’ "ambil anak" e altre forme simili erano da tempo conosciute dagli etnologi, ma il risultato al quale è giunto è la dimostrazione dell’universalità di queste tipologie matrimoniali nell’epoca matriarcale.
Per attenersi ai canoni della giurisprudenza etnologica ha utilizzato consuetudini di carattere giuridico; il materiale da lui raccolto però potrebbe estendersi qualora si ricercassero le sopravvivenze ambiliane nelle tradizioni popolari, nelle lingue, nei miti, nei monumenti. Propone pertanto di rintracciare in una serie di ulteriori lavori i residui del matrimonio ambiliano nei diversi campi, avvalendosi del sussidio del Volk-lore, della mitologia, della linguistica. Spera che Vignoli possa accogliere benevolmente la sua memoria in considerazione anche del fatto che il suo lavoro prova come la giurisprudenza etnologica, originata e sviluppata da Post, cominci ad essere coltivata anche in Italia. Lo prega di presentare copia del suo lavoro al R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, del quale Vignoli è insigne componente.
Per la regestazione si ringrazia Ilaria Fiori.
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1 lettera del giurista Giuseppe Mazzarella (1868-1958) a Vignoli:Catania, 24 luglio 1899: gli invia la sua memoria La condizione giuridica del marito nella famiglia matriarcale nella quale, attraverso il metodo di ricerca della giurisprudenza etnologica estende l'indagine sulla struttura del matrimonio nell’epoca matriarcale. Gli studi compiuti a riguardo hanno dimostrato l’esistenza del matrimonio “sine manu” (basato sul consenso degli sposi) e la sua diffusione nel matriarcato, ma non hanno chiarito la posizione giuridica del marito di fronte alla famiglia della moglie. Nella sua opera Mazzarella dimostra come nell’epoca matriarcale l’unica forma matrimoniale praticata fosse quella caratterizzata dal vincolo di dipendenza del marito di fronte alla famiglia della moglie, che costituisce la nota fondamentale dell’ "ambil anak" dei Malesi.
Di conseguenza la fase più remota dell’evoluzione del matrimonio nel matriarcato sarebbe quella che lui definisce "fase ambiliana". L’ "ambil anak" e altre forme simili erano da tempo conosciute dagli etnologi, ma il risultato al quale è giunto è la dimostrazione dell’universalità di queste tipologie matrimoniali nell’epoca matriarcale.
Per attenersi ai canoni della giurisprudenza etnologica ha utilizzato consuetudini di carattere giuridico; il materiale da lui raccolto però potrebbe estendersi qualora si ricercassero le sopravvivenze ambiliane nelle tradizioni popolari, nelle lingue, nei miti, nei monumenti. Propone pertanto di rintracciare in una serie di ulteriori lavori i residui del matrimonio ambiliano nei diversi campi, avvalendosi del sussidio del Volk-lore, della mitologia, della linguistica. Spera che Vignoli possa accogliere benevolmente la sua memoria in considerazione anche del fatto che il suo lavoro prova come la giurisprudenza etnologica, originata e sviluppata da Post, cominci ad essere coltivata anche in Italia. Lo prega di presentare copia del suo lavoro al R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, del quale Vignoli è insigne componente.
Per la regestazione si ringrazia Ilaria Fiori.